tarso anatomia e medicina Parte dello scheletro del piede compresa tra il collo di questo e i metatarsi; è composto da 7 ossa disposte in 2 ordini: astragalo e calcagno, cuboide, scafoide e i 3 cuneiformi. [...] base dei t. prende origine una membrana fibrosa che si fissa sul contorno dell’orbita (legamento largo delle palpebre). Tarsite Infiammazione del t., per lo più secondaria a corrispondente malattia della congiuntiva o della cute; se primitiva, per lo ...
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(turco Tarsus) Città della Turchia (160.000 ab. ca.), presso la costa mediterranea, 80 km da Adana, nella prov. di Içel. Industrie tessili e conciarie. La sua importanza nell’antichità derivava dal fatto [...] che il fiume Tarso (ant. Cidno), su cui la città si trova, era navigabile.
È incerto se a T. si debbano collegare i Tursa (Teres) che con altri ‘Popoli del mare’ tentarono l’invasione dell’Egitto nel 2° millennio a.C. Dopo essere stata sotto i ...
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TARSO (ass. Tarzi; Tarzu; Ταρσός; Tarsus)
P. D'Amelio
Antica città della Cilicia sul fiume Cidno. Come pretesi fondatori di T. figurano nella tradizione classica e locale cilicia Sennacherib, Sardanapalo, [...] rodi, cicladici e greco-orientali) benché non suflicienti ad adottare la tesi di una colonia greca a Tarso. Di particolare interesse per la cronologia della ceramica protocorinzia alcuni vasi fra cui un aröballos datato, stratigraficamente ...
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Teologo e scrittore cristiano (Antiochia 330 circa - Tarso 392); nel 360 fondò ad Antiochia un asceterio che ebbe tra gli adepti s. Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia. Seguace di Melezio, sotto [...] l'imperatore Valente dovette fuggire in Armenia (372): da quel tempo data l'amicizia con s. Basilio. Vescovo di Tarso (378), fu da Teodosio, ratificando le decisioni del II concilio ecumenico (Costantinopolitano I del 381), proclamato modello dell' ...
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Filosofo stoico (1º sec. a. C.), direttore della Biblioteca di Pergamo, cercò, secondo Diogene Laerzio, di togliere dalle opere di Zenone i passi che più urtavano lo stoicismo del suo tempo. Fu a Roma per invito di Catone Uticense. Sono forse da attribuire a lui alcune tra le opere che la tradizione ascrisse al suo omonimo, figlio di Sandone ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità dello stile), e furono introdotti nelle scuole, in cui dominarono fino in epoca bizantina. Fra i numerosi commentarî è particolarmente degno di rilievo quello ...
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Filosofo stoico (2º sec. a. C.), scolaro e successore di Diogene di Seleucia nella direzione della scuola di Atene e maestro di Panezio. Si uccise in tarda età. Polemizzò col contemporaneo Carneade. Si occupò di logica (proponendo un'originale teoria del sillogismo a una sola premessa), di teologia, di mantica e di etica. Abbiamo di lui solo frammenti ...
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Variante del nome Archidamo (v.). Sono di solito citati con queste forme: 1. Archedamo, capo politico e militare dell'antica lega etolica di cui fu più volte stratego. Nella seconda guerra macedonica (200-197 [...] con Perseo re di Macedonia, e fu costretto a fuggire con lui dopo la sconfitta di Pidna (168) 2. Archedemo di Tarso, filosofo stoico, probabilmente scolaro di Diogene di Seleucia (quindi del sec. 2º a. C.). Secondo Plutarco si trasferì da Atene a ...
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Padre di Teone d'Alessandria, (il critico dei poeti alessandrini sotto Augusto e Tiberio), visse nell'ultimo secolo a. C.; più giovane d'età che Ammonio, l'allievo e successore d'Aristarco, come ci dicono gli scolî ad Aristofane (Vespe, 1239). Fu chiamato o si chiamò da sé Αριστοϕάνειος secondo Ateneo: titolo che comparisce anche alterato in Υευδαριστοϕάνειος per essere forse Artemidoro solo indirettamente ...
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tarso
s. m. [dal gr. ταρσός «graticcio a raggiera di vimini»; per estens., «disposizione delle dita, palma del piede» e «disposizione delle ciglia; palpebra»]. – 1. In anatomia umana e comparata, nome di due diverse formazioni: a. Parte dello...
tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...