Ultimo re di Roma (dal 534 al 509 a. C.); figlio o nipote di Tarquinio Prisco, sarebbe salito al regno alla morte di Servio Tullio. Stando alla tradizione antica, perseguitò i senatori e oppresse il popolo; [...] affermò tuttavia la supremazia di Roma sul Lazio, mantenne il primato sugli Etruschi e sugli Equi, abbellì Roma (tra l'altro, portando a termine la costruzione del tempio di Giove Capitolino). Fu cacciato ...
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(lat. Hernĭci) Antica popolazione nel bacino del fiume Sacco. Alleati con Roma al tempo di Tarquinio il Superbo, dopo alcune guerre al principio del 4° sec. a.C. furono sottomessi nel 360; tentarono di [...] sollevarsi ancora nel 306, ma furono subito vinti.
I loro centri più importanti furono Anagnia (Anagni), Ferentinum (Ferentino), Aletrium (Alatri), Verulae (Veroli) ...
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Romolo e i re di Roma
Mario Reale
Romolo rappresenta per M. il fondatore autoctono di Roma, sebbene, ovviamente, egli abbia presente l’importante tradizione troiana (ancora Sallustio, De bello Catilinae [...] », bastassero, vivendo ancora gli eredi spodestati del vecchio re, a conservare il regno (III iv). Nel capitolo su «TarquinioSuperbo», è notevole come M., ridotti, e anzi sottilmente negati, gli elementi favolistici della tradizione, su cui Livio a ...
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Scrittore e uomo politico (Bologna 1595 - ivi 1654). Arruolatosi nell'esercito spagnolo, combatté nelle Fiandre e in Piemonte, partecipando all'assedio di Verrua; fu più tardi alla corte di Filippo IV [...] duca di S. Lucar (1635), biografie moralizzate di personaggi storici (Romolo, 1629; David perseguitato, 1634; Tarquinio il Superbo, 1634; Coriolano e Alcibiade, 1648) e opere di storia contemporanea (Successi principali della monarchia di Spagna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le fabulae dei Romani
Licia Ferro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti (fabulae) rivestono grande importanza nella cultura romana: [...] Roma Sulla rocca di Roma si scava ormai senza sosta, in profondità, per gettare le fondamenta del grande tempio di Giove che TarquinioSuperbo ha voluto come segno di sé e del suo regno. Una mattina, all’improvviso, nella terra appare la testa di un ...
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GUICCIARDI, Francesco
Nadia Carnevale
Nacque a Modena nella seconda metà del sec. XVII. Trascorse gli anni di formazione nella sua città natale ed entrò ben presto alle dipendenze della corte ducale [...] di Sarri (protagonista).
Una delle ultime parti interpretate dal G., sempre per il pubblico napoletano, fu quella di Lucio TarquinioSuperbo in una riedizione del Turno Aricino, dramma su testo di S. Stampiglia via via posto in musica da compositori ...
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libertà
Il termine ricorre con alta frequenza nell’opera machiavelliana, in tutte le accezioni del latino libertas. Designa anzitutto la non dipendenza di un’entità politica, o nazionale, da altri: «molte [...] II xix 5); o una città che non subisca la prepotenza di un organo costituzionale, monarca compreso («in breve tempo [TarquinioSuperbo] spogliò Roma di tutta quella libertà ch’ella aveva sotto gli altri re mantenuta», Discorsi III v 4), o di colui ...
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TULLIA
Plinio FRACCARO
Moglie, secondo la tradizione, di Tarquinio il Superbo. Delle due figlie Tullie, che il re Servio aveva sposato ai due figli di Tarquinio Prisco, la maggiore, ch'era d'indole [...] con il cognato, insieme uccisero i rispettivi moglie e marito e si unirono infine fra loro in matrimonio. L. Tarquinio spogliò quindi del regno Servio, che fu ucciso, mentre fuggiva, dagli sgherri dell'usurpatore. Tullia, ritornando dal Foro dove ...
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Re etrusco di Chiusi che, secondo la tradizione vulgata romana, avrebbe tentato di ricondurre Roma sotto la signoria di Tarquinio il Superbo, assediando la città e ponendo il campo sul Gianicolo: respinto [...] più volte dai Romani, P. avrebbe desistito dall'impresa. Secondo un'altra tradizione, P. avrebbe ottenuto la resa di Roma (Tacito) imponendo un trattato per cui era vietato ai Romani l'uso del ferro, fatta ...
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Re di Roma (sec. 6º a. C.), sesto nella successione. Secondo una tradizione, figlio di Ocrisia, nobile latina divenuta schiava di Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, fu da questo elevato dall'originale [...] tempio), dopo un lungo regno (date tradizionali 578-535 a. C.), morì tragicamente, ucciso dal genero Lucio Tarquinio (il futuro re Tarquinio il Superbo), che agì d'accordo con la consorte Tullia, la quale poi con feroce gesto volle passare col carro ...
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nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che viene esplicitamente indicato): per nomi...
papavero
papàvero s. m. [lat. papāver -ĕris]. – 1. a. Genere di piante papaveracee (lat. scient. Papaver) comprendente un centinaio di specie dell’emisfero boreale, alcune delle quali sono coltivate nei giardini per la bellezza dei loro fiori;...