In grammatica e in linguistica, nome s. (o s. in assoluto), parte del discorso che indica una singola persona, un singolo animale o una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose. Nella grammatica [...] , ma costituiva, insieme all’aggettivo, il nome, all’interno del quale si distinguevano le categorie della sostanza, cioè il sostantivo, e della qualità, cioè l’aggettivo. Solo nel Medioevo il s. fu considerato una parte del discorso autonoma dall ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto [...] -ino, -etto, -uccio. Per i nomi propri, il v. (detto anche ipocoristico) si forma, oltre che coi normali suffissi, anche con procedimenti propri, che in italiano consistono quasi sempre nel sopprimere ...
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REGOLA O REGOLO?
Sono due sostantivi di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo.
• Il femminile regola (dal latino regulam) significò dapprima ‘assicella di legno, regolo’ [...] ’acquisto di regoli in materiale plastico indeformabile
– un ‘piccolo re che comanda su un piccolo territorio o popolo’ (dal sostantivo latino regulum); in questa accezione, la forma è oggi rarissima
A un affamato regolo nov’esca offron d’anime e ...
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amare
Emilio Pasquini
Come i sostantivi ‛ amore ', ‛ amante ' e ‛ amanza ' (v.), anche il verbo non ha per lo più sfumature moralmente negative (o di lasciva) presso D.; è quindi sintomatico che la [...] -suppositiva) al participio passato per " chi è " (come in Rime XLII 13) o " chi venga amato " o, con valore di sostantivo, " la persona amata " (addirittura triplicato in Rime XLIV 9, 10 e 11). Ma già all'esordio dell'ultimo libro del Convivio D ...
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Titolo normalmente riferito, in greco, a sostantivi designanti una magistratura militare o politica, per dichiarare la pienezza di poteri che si accompagna a quella magistratura. I Greci chiamarono anche [...] a. il dittatore romano e più tardi con tale termine tradussero il latino imperator ...
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massimo
Ricorre soltanto nel Convivio, sempre riferito a sostantivi astratti, con varie sfumature di significato. Nell'accezione di " grandissimo ", quantitativamente, è detto della distanza che divide [...] la Terra dal cielo (III V 6), mentre, riferito a quel piacere altissimo di beatitudine, lo quale è massimo bene in Paradiso (XV 2), ne mette in luce l'eccellenza.
Si vedano anche gli altri casi: in massima ...
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mono-
[da μονο-, già usato come primo elemento compositivo di sostantivi e aggettivi, a sua volta derivato dall’agg. μόνος «uno», «unico»]. – Confisso di origine greca ancora oggi impiegato in parole [...] di «uno», «unico», «costituito da uno solo», «relativo a uno solo». Quando il confisso è usato in combinazione con sostantivi può formare composti usati anche con funzione aggettivale, che abitualmente non sono soggetti a variazione di genere o di ...
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ELEMENTARITA O ELEMENTARIETA?
La forma corretta è elementarità. Infatti i sostantivi che derivano da aggettivi terminanti in -are si formano con il ➔suffisso -ità.
VEDI ANCHE -ità, -ietà o -eità? ...
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-CIA, -GIA, -SCIA, PLURALE DEI NOMI IN
Nei plurali dei sostantivi femminili terminanti con le sillabe -cia o -gia non accentate, la grafia segue di solito una regola pratica:
– si conserva la i quando [...] la c e la g sono precedute da vocale
acacia ▶ acacie
ciliegia ▶ ciliegie
– si elimina la i quando c e g sono precedute da consonante
goccia ▶ gocce
spiaggia ▶ spiagge
Si tratta di una questione ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] tra le classi di parole erano più marcate nei siti centrali e posteriori. In accordo con l'ipotesi fatta, le risposte ai sostantivi a 30 Hz erano più forti nelle aree visive, mentre le risposte ai verbi a 30 Hz erano più forti in vicinanza delle ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...