sincretismo Incontro fra culture diverse che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei. L’ambito in cui maggiormente è applicato tale concetto è quello religioso e la storia [...] molte le tracce dei culti africani portati oltreoceano dagli schiavi provenienti dal Golfo di Guinea. Una forte connotazione sincretica presentano, inoltre, molti movimenti di liberazione sorti in epoca coloniale dove i culti sono connessi a reali ...
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santeria
santería
Termine dispregiativo spagnolo per indicare un culto sincretico di origine cubana che associa elementi del cattolicesimo alla religione praticata dagli schiavi provenienti dall’od. [...] Nigeria, privilegiando la venerazione dei santi. Si sviluppò a partire dal sec. 17° come compromesso a cui ricorsero gli schiavi quando furono loro vietate le originarie pratiche animiste e si diffuse ...
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sincretica, percezione In psicologia, espressione (fr. perception syncrétique) con cui É. Claparède, rifacendosi a E. Renan, indica la funzione che nella psiche infantile assume la realtà esterna, non [...] particolari ma nel suo insieme, globalmente. Corrisponde all’espressione ‘funzione di globalizzazione’ di O. Decroly. Il ragionamento sincretico, studiato da psicologi come J. Piaget e H. Wallon, è collegato a una modalità di pensiero egocentrico ...
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OZEP, Fedor
Daniele Dottorini
Ozep, Fëdor (propr. Ocep, Fëdor Aleksandrovič)
Sceneggiatore e regista russo, nato a Mosca il 9 febbraio 1895 e morto a Los Angeles il 20 giugno 1949. Emigrato alla fine [...] degli anni Venti, regista apolide per eccellenza, O. fu un autore sincretico, capace di modificare e arricchire il suo stile con gli stimoli e le influenze provenienti dalle diverse tradizioni culturali e dalle correnti cinematografiche con cui entrò ...
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Compositore statunitense (n. New York 1946). Dopo gli studi alla Stanford University e all'Akademie für musik di Vienna, è stato allievo di G. Ligeti e G. von Einem. Molto intensa la sua attività didattica [...] in università e conservatori americani e inglesi (in partic. alla Yale school of music). B. privilegia un approccio sincretico alla composizione, approfondendo i modi attraverso i quali la musica classica può assimilarsi con la contemporaneità. Della ...
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Swahili
Tratto della costa (sahel in arabo) dell’Africa orientale interessato dallo sviluppo della cultura swahili che si estese da Kilwa fino a Mogadiscio e che trae le sue origini dalle colonie di [...] la Penisola Arabica e la Cina (12°-13° sec.). Le circa 40 città-Stato swahili (14° sec.) svilupparono un islam sincretico e furono unite dal kiswahili, lingua franca di ceppo bantu con numerosi prestiti dall’arabo, oggi lingua nazionale in Tanzania ...
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Pseudonimo dell’artista statunitense Marquis Lewis (n. Los Angeles 1979). Conosciuto per le sue complesse quanto esteticamente accattivanti calligrafie, è uno degli artisti americani più quotati e richiesti [...] da ogni particolare. Le origini multiculturali dell’artista sembrano aver influito nella generazione di questo sincretico alfabeto totemico, che può ricordare diverse tradizioni calligrafiche e di simbolismo grafico, dalla calligrafia araba ...
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Nyaya
Nyāya
Termine sanscr. usato in varie accezioni, tra cui «pensiero metodico», «legge razionale», «argomento sistematico», e che indica il sistema filosofico fondato sul Nyāyasūtra («Gli aforismi [...] filosofia indiana esso tende infatti a integrarsi con il N. fino a formare con esso un sistema sincretico, chiamato appunto Nyāyavaiśeṣika. La più antica traccia dossografica del N. come tradizione risale allo Ṣaḍḍarśanasamuccaya («Compendio dei ...
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Il termine (che nasce in Italia con l'Algarotti, ma è già in uso in Francia dal 1740) fu usato nel senso sostanzialmente esatto ma etimologicamente improprio di "concezione" e d'"invenzione" della danza. [...] di balletto - il coreografo ne è il primo, vero, unico, autore. Anche se un balletto si presenta, pertanto, come fatto spettacolare sincretico che unisce in sé varie altri arti - in particolare musica e pittura - è la danza che, ovviamente, ne è la ...
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KERBAKER, Michele
Ambrogio BALLINI
Indianista, glottologo e letterato, nato a Torino il 10 settembre 1835, morto a Napoli il 20 settembre 1914. Laureatosi ivi in lettere nel 1857, dopo alcuni anni d'insegnamento [...] , versioni poetiche, nelle quali all'eleganza del verso accoppiò la fedeltà dell'interpretazione. Vanno segnalati fra tutti l'inno sincretico all'Aurora (Napoli 1879) e la traduzione del celebre episodio di Nala e Damayantī (2ª ed., Torino 1884). Una ...
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sincretico
sincrètico agg. [tratto da sincretismo] (pl. m. -ci). – 1. Di sincretismo, relativo al sincretismo (più com. sincretistico). 2. In psicologia, percezione s. (fr. perception syncrétique), quella che, nella psiche infantile, accoglie...
sincretismo
s. m. [dal gr. συγκρητισμός, propriam., in origine, «coalizione dei Cretesi», abitualmente in lotta fra di loro, contro un nemico comune, comp. di σύν «con, insieme» e Κρήτη «Creta»]. – 1. Accordo o fusione di dottrine di origine...