SIMEONE (ebraico Shim‛ün; greco Συμεών)
Giuseppe Ricciotti
1. Nome del secondo figlio di Giacobbe, e della tribù ebraica che discese da lui. Il racconto biblico (Genesi, XXIX, 33) mette l'origine del [...] della tribù di Giuda nel regno meridionale (o di Gerusalemme).
2. Simeone (ilVecchio). Personaggio del Nuovo Testamento di cui parla il solo Luca, II, 25-35, e a cui è attribuito il cantico Nunc dimittis. Era un anziano di Gerusalemme, giusto e pio ...
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Asceta (n. Sis in Cilicia 390 circa - m. 459); condusse vita penitente, prima in un monastero poi in una casupola presso Tell Neshim; quindi si ritirò su una colonna. Su di essa avrebbe vissuto 37 anni, senza mai scenderne, anzi senza potersi neanche sedere o sdraiare, procurandosi così terribili piaghe. Acquistò grande rinomanza come taumaturgo; di dubbia autenticità gli scritti a lui attribuiti. ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] l'Oronte, a pianta cruciforme, costruito dal vescovo Melezio nel 381. A esso si aggiunse l'altro celebre martyrium di S. SimeoneilVecchio (Qal῾at Sim῾an) sulla strada tra Antiochia e Aleppo, pure a pianta cruciforme con i bracci suddivisi in navate ...
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stiliti Asceti cristiani che per mortificazione si adattavano a vivere in cima a un pilastro o a una colonna. La pratica, di cui fu iniziatore s. SimeoneilVecchio, nella Chiesa greca durò anche dopo [...] lo scisma e presso i Russi fino al 15° secolo ...
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BUSSERO, Goffredo da
GG. Rondinini Soldi
Nacque a Milano l'8 ott. 1220, giorno festivo di S. Pelagia e di S. Simeoneilvecchio (secondo il martirologio romano), e fu battezzato dal prete Valo di S. [...] notizie del B.; questo ha indotto a collocare intorno a quell'anno la sua morte, ma la supposizione non è suffragata da alcun documento.
Il B. parla di altri suoi scritti in vari passi del Liber:cita un'opera in lode della Vergine (col. 265 A, n. 281 ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] Giovanni Battista e i suoi progenitori Zaccaria ed Elisabetta, i genitori di Maria, Gioachino e Anna, ilvecchioSimeone e la profetessa Anna e Lazzaro, il mendicante. Il loro culto è infatti diffuso in tutto l'Occidente, anche se, eccettuato ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] , ibid., 3 dicembre 1922; Inaugurazione della lapide a S. Simeone, "Corriere di Venezia", 22 gennaio 1923; L'inaugurazione della dal 1938, pp. 474-479; Maurizio Reberschak, Tra ilvecchio e il nuovo. Gruppi dirigenti e forme di potere: due casi, ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] riproposto con i Badoer del secolo successivo (151). Ma ilvecchio clan dogale pare proprio essersi estinto, almeno nel suo Sclavorum" Michele e poi consegnato allo zar dei bulgari, Simeoneil Grande. L'avventura si sarebbe poi conclusa con un ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] secondo la regola di Pacomio nel monastero Bianco; Simeone lo Stilita e i monasteri cenobitici concorrono fra e un altro Macario (il primo potrebbe essere Macario ilVecchio o l’Egiziano, mentre quest’ultimo Macario il Giovane o l’Alessandrino). La ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] era stata mutuata e restituita. Interessante è il caso di "Dolce, vedova di Simeone d'Aldigero del confinio di San Gregorio", Consilii Decern sub die ultima augusti 1506; del resto il Libro d'oro vecchio la conserva con la medesima rubrica a c. 29 ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
stilita
(o stilite) s. m. [dal gr. eccles. στυλίτης, der. di στῦλος «colonna»] (pl. -i). – Asceta cristiano che per mortificazione si adattava a vivere in cima a un pilastro o a una colonna (pratica propria dell’Oriente, che nella Chiesa greca...