MENZE, Sigismondo (Menčetić)
Arturo CRONIA
Poeta slavo, nato nel 1457 a Ragusa e morto ivi il 1527. Dopo una gioventu spensierata, si ravvide e fu anche rettore della repubblica di Ragusa.
Assieme con [...] G. Darsa (v.) appartiene al primo gruppo dei poeti ragusei in lingua slava. Scrisse poesie liriche per lo più d'argomento amoroso, imitando la poesia petrarchesca e popolaresca italiana del Quattrocento. ...
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SCACCIA, Sigismondo
Fulvio Maroi
Giureconsulto genovese, vissuto nella seconda metà del sec. XVI e nei primi decennî del XVII: esercitò in Roma lungamente l'avvocatura e scrisse numerose opere di argomento [...] processuale: Tractatus de iudiciis causarum civilium, criminalium et haeriticalium, libri 2 (Francoforte 1618); Tractatus de appellationibus in duas partes et viginti quaestiones divisus (Roma 1612, Venezia ...
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Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), figlia di Luigi il Grande d'Ungheria, sembrò garantirgli la successione in Ungheria e in Polonia, ma solo nel primo dei due paesi S. riuscì ad affermarsi dopo il suo matrimonio (1385). Sostenne ...
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POLCASTRO, Sigismondo
Francesco Bottaro
POLCASTRO, Sigismondo. – Figlio di Girolamo, giurisperito, di antica schiatta vicentina (‘de Porcastris’), e Maddalena Volpe, padovana, nacque forse a Vicenza [...] dolce, nelle quali si praticavano la raccolta del canneto, il pascolo, ma soprattutto la pesca.
L’affermazione sociale di Sigismondo Polcastro e della sua famiglia, entrata nel giro di pochi anni nel ceto dirigente cittadino di cui era espressione il ...
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TRECCHI, Sigismondo
Arianna Arisi Rota
– Nacque a Cremona il 10 dicembre 1780 dal barone Giacomo e da Marianna Mednyansky, nobildonna ungherese figlia di un tenente maresciallo dell’esercito austriaco.
I [...] nel 1769, dal 1774 era stato intendente a Pavia e poi a Como, quindi a Cremona. Un anno dopo la nascita di Sigismondo si trasferì a Milano dove servì la Casa d’Austria come sostituto dell’intendente generale di Finanza e presentò con successo domanda ...
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TIZIO, Sigismondo
Michele Lodone
TIZIO (de’ Ticci, Ticianus), Sigismondo. – Nacque nel 1458 a Castiglion Fiorentino, allora sottoposta a Firenze, ma con magistrature locali parzialmente autonome (Taddei, [...] , il maggiore, e Giovanni studiarono diritto; Agostino e Federigo studiarono medicina. Oltre agli stimoli ricevuti in famiglia, Sigismondo poté contare su buoni precettori, come Antonio Castelli e Giovanni Tami (Black, 1996), da cui imparò il latino ...
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BRANDOLINI, Sigismondo
Peter Partner
Di illustre famiglia romagnola di Bagnacavallo, il B. nacque da Tiberto e da Polisena Romagnola nella prima metà del sec. XV. Ci sono ignoti il luogo e l'anno esatto [...] ma negli ultimi giorni di quello stesso mese, ancora prima di raggiungere il fiume Sesia, i due fratelli lasciarono il servizio, Sigismondo con la scusa di una caduta da cavallo, e Leonello perché assalito da febbri. Il loro reparto, che era forte di ...
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CALCO (Calchi), Sigismondo
Marica Milanesi
Nacque a Milano il 21 maggio 1685 dal senatore Sigismondo, in una illustre famiglia. Uno dei suoi fratelli, Genesio (1667-1723), fu vescovo di Lucca; un altro, [...] Ludovico Maria (1669-1709), membro dell'Ordine domenicano, morì in fama di santità.
Il C. entrò giovanissimo nella Congregazione di S. Paolo, detta dei barnabiti, presso il cui collegio milanese di S. ...
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BONFIGLIO, Sigismondo (Cavaliere Sigismondo Pietro)
Sergio Cella
Nacque a Vasto di Goito (Mantova) il 9 agosto del 1822 da Pietro, che era un possidente agricolo, e da Teresa Botturi. Si iscrisse nel [...] 1843 alla facoltà politico-legale dell'università di Padova, ma due anni dopo ne venne allontanato, e quindi arrestato, come appartenente a un'organizzazione segreta; solo più tardi poté riprendere e compiere ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...