In fonetica, ogni consonante la cui articolazione richieda non una chiusura momentanea (come nelle esplosive) ma solo un restringimento del canale vocale, tale che la corrente d’aria passandovi produca un rumore come di fruscio (donde il nome). È detta anche spirante e, per determinati aspetti, è sinonimo di costrittiva. L’italiano possiede cinque consonanti f.: la labiodentale sorda f, la labiodentale ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] tra 2000 e 4000 Hz. Oltre alla distribuzione, anche l’intensità del rumore fricativo concorre a differenziare i suoni sibilanti da quelli non sibilanti. Da un lato si collocano /p/ /f/ e /θ/, le fricative meno intense, dall’altro /s/ e /ʃ/, i cui ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] casa, che nell’Italia centro-meridionale ha conservato la pronuncia kàsa e si distingue da cassa ‹kàssa› per la diversa durata della sibilante, nell’Italia settentrionale è passato a kàʃa e si distingue da cassa ‹kàsa› non più per la durata ma per la ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) [...] tende a mantenere la sua qualità fonetica davanti ad affricata prepalatale sorda [ʧ], ovvero non subisce ➔ assimilazione in sibilante palatale sorda [ʃ]: pertanto scentrato («fuori centro, fuori asse») si pronuncerà [sʧenˈtrato] piuttosto che [ʃen ...
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In fonetica, si dice di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi superiori o in una zona della parte anteriore del palato duro. Quando la lingua articola in tale luogo una fricativa, [...] espirata attraverso la fessura di articolazione. Le frequenze acustiche più alte si hanno per l’articolazione postdentale. Sono sibilanti le fricative dentali tℏ, dℏ, quelle alveolari s, ʃ, e quelle retroflesse. Per le fricative articolate nella zona ...
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MANIERISMO
Ernesto Lugaro
. Psichiatria. - Modificazione particolare, strana e abituale, degli atti, dei gesti, del parlare, del contegno, che avviene senza alcun ragionevole motivo in certi alienati [...] ; parlano sottovoce, o con tono alterato, o bisbigliando, o con accento esotico, con inspirazioni forzate e sibilanti, con pause illogiche, modificando la propria scrittura con norme ortografiche strambe, con una bizzarra grafia, sovraccarica di ...
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. È la misurazione dell'acutezza uditiva. Essa più che altro è l'analisi quantitativa della facoltà uditiva, cioè misura la distanza alla quale sono percepiti i toni dei varî acumetri, riportandola a quella [...] :
La voce umana. - Vi sono dei rumori e dei fenomeni a varia tonalità, a seconda dei suoni in essi contenuti (sibilanti, labiali, esplosive, ecc.), che sono percepiti normalmente a distanza varia, misurata con approssimativa esattezza (v. i lavori di ...
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Gruppo di lingue indoeuropee che si distingue cronologicamente in antico iranico (7°-4° sec. a.C.: avestico e antico persiano), iranico medio (3° sec. a.C. fino all’invasione musulmana: pahlavī o sasanidico, [...] fase antica, dalla sostituzione di sonore a sonore aspirate (avestico baraiti di fronte a sanscrito bharati «egli porta»), di sibilanti a dorsali (avestico satem di fronte a latino centum «cento»). La fase dell’iranico medio vede il passaggio dal ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] filare» e [ˈfuːzo] «participio passato del verbo fondere» e solo nel toscano. Nell’italiano settentrionale la pronuncia della sibilante è infatti sonora, laddove nelle varietà centrali e meridionali è sorda. Prima di consonante sorda si ha solo /s ...
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TRACO-FRIGIO
Paul KRETSCHMER
. Dalla tradizione tramandata da Erodoto (VII, 73) che i Frigi avevano emigrato in Asia Minore dalla Penisola Balcanica e che discendevano dai Brigi (o Brygi) abitanti della [...] fonetico la lingua tracia appartiene al gruppo satem delle lingue indoeuropee: le palatali, cioè, sono rappresentate da sibilanti, per es., dizos, diza "fortezza" = greco τεῖχος. Naturalmente, data l'estensione del territorio, non mancano differenze ...
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sibilante
agg. e s. f. [part. pres. di sibilare, sul modello del fr. sifflant (part. pres. di siffler, che è il lat. sifilare, allotropo di sibilare, cfr. zufolare)]. – In fonetica, di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi...
sibilare
v. intr. [dal lat. sibilare, der. di sibĭlus «sibilo»] (io sìbilo, ecc.; aus. avere). – Emettere, produrre un sibilo, riferito soprattutto a serpenti, a frecce e proiettili, a uno scudiscio, al vento, al fuoco che arde con fiamma...