Arte
Movimento artistico della fine del 18° sec. e l’inizio del 19°, volto all’abbandono delle accademie e alla formazione di gruppi artistici finalizzati al rinnovamento del gusto. La prima secessione ebbe luogo a Monaco nel 1892, a opera di W. Uhde e F. von Stuck; seguirono quelle di Vienna (1897) e di Berlino (1899). Di particolare risonanza la secessione viennese, con la produzione pittorica di ...
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Pittrice (Strasburgo 1890 - New York 1970). Studiò a Düsseldorf, Parigi e Monaco, dove nel 1914 partecipò alla Freie Sezession. Fece parte della Novembergruppe (1918), svolgendo le sue ricerche pittoriche [...] nell'ambito dell'impressionismo e dell'espressionismo, fino a giungere, attraverso una fase cubista, all'astrazione. Trasferitasi negli USA, diresse a New York il Museum of non-objective painting (fondazione ...
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Pittore (Esslingen 1893 - Oslo 1975). Studiò a Dresda, dove subì l'influenza dei pittori di Die Brücke; fu poi (1924) a contatto con Kirchner, e nel 1929 fece parte ad Amburgo della Freie Sezession. Nel [...] 1933 si trasferì in Norvegia. Dalle esperienze grafiche sperimentali, ottenute con fili metallici saldati, sagome metalliche applicate alla lastra, N. giunse a considerare la lastra stessa un'opera d'arte, ...
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Pittore tedesco (Esslingen 1892 - Stoccarda 1968). Studiò a Stoccarda e soggiornò a lungo in Svizzera, in Italia e in Francia; nel 1952 si stabilì negli Stati Uniti, assumendone la nazionalità. Presente [...] alla Neue Sezession di Monaco (1922) e in varî Salons des surindépendants, nel 1951 aderì al gruppo Espace: la sua ricerca, sensibile alla poetica di F. Marc, si volse in seguito verso una sempre più decantata modulazione di linee e piani ortogonali. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome art nouveau si intende il complesso fenomeno stilistico, caratterizzato [...] il parallelo austriaco, le Wiener Werkstätte. Le principali opere di Olbrich sono il Padiglione per l’esposizione della Wiener Sezession (1897), compatto edificio culminante in una elegante cupola di foglie di metallo (forse ispirato a un bozzetto di ...
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Scrittore austriaco, nato a Linz il 19 luglio 1863, vivente. Come romanziere (Neben der Liebe, 1893; Dora, 1893; Theater, 1897; Druf, 1909; Die Rahl, 1908; O Mensch, 191i, ecc.) e come commediografo (Die [...] al Fùhrer durch das Gastspiel der E. Duse, 1891). Introdusse in Germania Maeterlink. Parteggiò per gli artisti della Secessione (v. Sezession, 1900; Dialog von Marsias, 1905). Combatté in difesa di Klimt (v. Rede Über Klimt, 1903; la prefaz. alla ...
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LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz
Maurizio Lorber
LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz. – Figlio del commerciante Giacomo Levi e di Caterina Pakitz, nacque a Trieste [...] palesa chiaramente nella sua opera la sua nuova ubicazione: la Parigi di Boldini e Lucien Simon» (Früjahrsausstellung der Wiener Sezession in Die Kunst für Alle, 1° giugno 1907 p. 397). Di questo periodo sono significative anche le sue presenze ...
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Il concetto che dell'arredamento si aveva fino alla vigilia dell'epoca attuale - e cioè, a un di presso, fino al periodo che precedette la guerra mondiale - si è venuto in questi anni radicalmente modificando.
Secondo [...] che discendono appunto dalla lezione del maestro. Accanto all'influenza di Josef Hoffmann e ai relitti del gusto "Sezession" occorre ricordare altre fonti di ispirazione.
In primo luogo, le estetiche post-impressioniste, e cioè il cubismo, il ...
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Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] di Barbantini
Le esposizioni di Ca’ Pesaro si discostano da questa declinazione per avvicinarsi sensibilmente al mondo Sezession (quindi Monaco, Vienna, Darmstadt) in chiave anche decorativa; mettono originalmente a frutto la lezione dei Nabis e ...
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FENOGLIO, Pietro
Guido Montanari
Nacque a Torino il 3 maggio 1865 da Giovanni e da Giacinta Guillot, entrambi della media borghesia sabauda; il padre, laureato in giurisprudenza, si occupava di amministrazione [...] , Bari 1979. Si vedano inoltre: I. Cremona, Le porte dell'Italia, in Il tempo dell'Art Nouveau. Modern style Sezession Jugendstil Arts and crafts Floreale Liberty, Firenze 1964, pp. 161 s.; R. Bossaglia, L'iter liberty dell'architettura torinese ...
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