SERAPEO
Giulio FARINA
Il tempio del dio Serapide (v.). Quello di Alessandria contava fra i più belli d'Egitto. Si elevava l'edificio quadrato sopra una scala di 100 gradini e all'intorno correva un [...] verso il 1851, erano state quasi tutte saccheggiate. In Egitto sulla metà del sec. II d. C. c'erano 42 altri serapei. Si conoscono pure templi nell'Africa settentrionale, in Europa e in Asia.
Bibl.: Kees, Memphis (Ds Serapeum), in Pauly-Wissowa, Real ...
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SERAPEO
S. Donadoni
È l'appellativo generico dei templi dedicati al culto di Sarapis (Serapide). Il più illustre, nell'antichità, fu quello di Alessandria, ma sotto questo nome in archeologia egiziana [...] si intende il sepolcro dei tori Apis presso Memfi, a Saqqārah. Al posto delle singole cappelle funerarie, sotto Ramesses II fu scavato un lungo corridoio sotterraneo, di circa 100 m, ai cui lati si apriva ...
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Vedi APIS dell'anno: 1958 - 1994
APIS
S. Donadoni
Nome dei tori sacri di Memfi, la cui necropoli si trova a Saqqārah (Serapeo). Il culto non sembra risalga oltre la I dinastia, ma presto assume notevole [...] importanza e con la V esso è pienamente stabilito. Soltanto con la XVIII dinastia si inizia il sincretismo con Ptaḥ e, naturalmente, solo in epoca greca si assimila l'A. defunto (Usir-Ḥap) con Serapide ...
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Egittologo (Boulogne-sur-Mer 1821 - Būlāq, Il Cairo, 1881). Incaricato nel 1850 di una missione in Egitto, per ricercarvi manoscritti copti, scoprì e scavò negli anni successivi il serapeo di Saqqāra presso [...] Menfi. Nel 1858 fu nominato dall'autorità locale direttore delle antichità; in questa veste eseguì ricognizioni e scavi nei più importanti siti archeologici dell'Egitto, raccogliendo poi a Būlāq il materiale ...
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DIONYSI... (Διονύσι[ος] o Διονυσι[άδης])
L. Guerrini
Scultore la cui firma frammentaria fu letta dal Manette sul dorso curvo del seggio della statua di Pindaro, di periodo tolemaico, nel Serapeo di Memfi. [...] si supplisce Διονυσι[άδης] si potrebbe allora ammettere che un unico scultore avesse eseguito le varie statue del Serapeo, integrando questo stesso nome nell'iscrizione frammentaria ης che con patronimico ed etnico lacunosi, seguito da ἐποίει rimane ...
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SERAPIDE (Σαράπις, raro Σεράπις, Σοράπις, Σοροάπις; Serapis, raro Sirapis)
L. Vlad Borrelli
Divinità risultante da un sincretismo dell'egizio Osiride-Apis col greco Zeus-Hades e onorata particolarmente [...] nel III sec., è probabilmente un'erma con testa di S. a cui si appoggia la statua di Demetrio di Falero, scoperta nel Serapeo di Memfi, che il Picard ritiene riproduzione del tipo originario di S. di cui tutte le altre effigi sarebbero una versione ...
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Vedi ALESSANDRIA dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRIA (᾿Αλεξάνδρεια, Alexandrēa)
A. Adriani
L. Rocchetti
1. La tradizione. - La città che Alessandro fondò nell'inverno del 332-331 a. C., sulla breve fascia [...] le tavolette di fondazione del tempio d'Iside e Serapide al centro della città lungo la via Canopica e per quelle del Serapeo, A. Rowe e E. Drioton, Annales du Serv. d. Antiq., Cahier, 2, 1946. Per le necropoli reale, oltre lo studio fondamentale di ...
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SAQQĀRAH
Giulio Farina
. Villaggio arabo che dà il nome a una parte della necropoli dell'antica Menfi, non derivato, come spesso si ripete, dal dio egiziano Zôker. Questa regione si estende da Abū Ṣīr [...] a nord sino a Daḥshūr a sud, per circa 8 km. Comprende tra l'altro: il serapeo, la piramide di Atôte, quella a scaglioni di Sôśer, quelle di Wenjóś, di Pjôpe I, di Mernerîe I, di Jîbe, di Pjôpe II, di Šepśeśkôf, di Weśrkerie Henser. Intorno ad esse, ...
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Ipazia di Alessandria
Ipazia di Alessandria (Alessandria d’Egitto, seconda metà del iv secolo - 415) matematica, astronoma e filosofa greca. Vissuta in epoca tardo-ellenistica, figlia di Teone, anch’egli [...] studio della filosofia abbracciando il pensiero neoplatonico e dedicandosi all’interpretazione di Platone e Aristotele; insegnò nel Serapeo di Alessandria. Collaborò con il padre e scrisse sicuramente alcune opere di matematica, tra cui un commento ...
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RECLUSIONE sacra
Evaristo BRECCIA
Durante l'età ellenistica è documentata l'esistenza d'una categoria di persone obbligate a rimanere chiuse dentro un luogo determinato che è quasi sempre un santuario [...] ma in modo particolare a Menfi. Difatti un cospicuo gruppo di papiri tolemaici si riferisce a individui che sono alloggiati nel Serapeo di Menfi ed ivi stanno come prigionieri, veri e proprî reclusi per volere del dio. Non risulta che per alcuno tale ...
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serapeo
serapèo s. m. [dal lat. tardo Serapēum (o Serapīum), gr. Σεραπεῖον]. – Tempio dedicato al dio greco-egiziano Seràpide: i s. di Alessandria, di Menfi, di Roma.