sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] o indirettamente, dall’esperienza sensibile. La storia del s. può farsi iniziare, in età postaristotelica, dalla reazione contro la precedente tendenza a svalutare la conoscenza dei sensi a vantaggio di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Esigenze razionali e attenzione continua al rapporto uomo-natura orientano le poetiche [...]
Nella sua luce i nereggianti flutti.
in Orfeo. Il tesoro della lirica universale, Firenze, Sansoni, 1974
Dal sensismo al sublime, la discussione poetica sta inseguendo una dimensione originaria del linguaggio che modificherà profondamente lo statuto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parte non secondaria della filosofia francese del Settecento si sviluppa sulle grandi [...] (senso primario) poi la vista, l’udito, l’odorato e infine il gusto. Dall’insieme armonizzato delle sensazioni (donde il nome di sensismo o sensazionismo) s’ottiene quella “statua vivente” che è l’uomo in carne e ossa, con tutto il suo sapere e la ...
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Filosofo (Livignac, Aveyron, 1756 - Parigi 1837), seguace del sensismo di Condillac, influenzò il sorgere del pensiero spiritualista francese dell'Ottocento, specie Maine de Biran. Opere principali: Projet [...] d'éléments de métaphysique (1793); Sur les paradoxes de Condillac (1805); Leçon de philosophie (1815-18) ...
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Filosofo (Parigi 1715 - ivi 1771). Influenzato dalla scuola degli illuministi francesi assertori del sensismo, nell'unica opera pubblicata, De l'esprit (1758), ne radicalizzò gli esiti materialistici sviluppando [...] di tesi sensiste e materialiste discusse dai philosophes negli anni '50. La gnoseologia non si scosta dal radicale sensismo di Condillac, ma, saldando la riduzione condillachiana di tutta l'attività dell'intelletto alla sensazione con il principio ...
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Laromiguiere, Pierre
Laromiguière, Pierre
Filosofo francese (Livignac, Aveyron, 1756 - Parigi 1837). Seguace del sensismo di Condillac, influenzò il sorgere del pensiero spiritualista francese dell’Ottocento, [...] soprattutto Maine de Biran. Tra le sue opere si segnalano: Projet d’éléments de métaphysique (1793); Sur les paradoxes de Condillac (1805); Leçon de philosophie (1815-18; trad. it. Lezioni di filosofia ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] avvicinandosi a posizioni filofrancesi e giacobine. Bandito nel 1796 dall'amministrazione generale di Lombardia un concorso sul tema "Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d'Italia", G. ...
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Filosofo (Monreale 1733 - Palermo 1781). Sacerdote, prof. di metafisica (dal 1765) nel seminario di Monreale, avversò l'empirismo di Locke e il sensismo di Condillac. Fu accusato di panteismo spinoziano [...] e come tale avversato dal camaldolese p. Isidoro Bianchi (nel De existentia Dei, 1722); fu anche canzonato da Giovanni Meli nel poemetto Origini di lu munnu (scritto nel 1768) e nell'epigramma Ricetta ...
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idéologues Esponenti di una corrente filosofica operante in Francia tra la fine del 18° e gli inizi 19° sec., che si fondava sul sensismo di matrice illuminista. Tra i suoi rappresentanti: P. Cabanis (1757-1808) [...] e A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836). Fu Napoleone a usare il termine idéologue ("ideologo") in senso dispregiativo contro costoro, per indicare l'intellettuale dottrinario, astratto, privo di senso ...
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Filosofo (Rennes 1735 - ivi 1820), uno dei maggiori rappresentanti del naturalismo francese del sec. 18º. La sua concezione dell'unità organica del mondo della natura fonde sensismo lockiano e panpsichismo [...] leibniziano in una sintesi orientata verso il materialismo. Tra le sue opere: De la nature (4 voll., 1761-66); Considérations philosophiques de la gradation naturelle des formes de l'être (1768) ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....