sedativo Farmaco che agisce sul sistema nervoso diminuendone l’eccitabilità. È un termine molto generico anzitutto perché non tiene conto del livello del sistema nervoso su cui si svolge l’azione (centri [...] corticali, sottocorticali, neurovegetativi, oppure terminazioni periferiche) e secondariamente perché comprende farmaci che possono avere azione differente a seconda della dose: per es., azione sedativa, miorilassante, ipnotica, antiepilettica. ...
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talidomide Farmaco ipnotico-sedativo, il cui nome è tratto dalla formula chimica (α-f)tali(mi)do(glutari)mide. Il suo uso è stato vietato per l’elevato effetto teratogeno dimostrato da malformazioni, in [...] genere focomeliche, comparse in bambini nati da madri che ne avevano fatto uso durante la gravidanza. Reintrodotto negli anni Novanta con severe restrizioni, il farmaco viene utilizzato negli ospedali ...
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cloropromazina
Farmaco antipsicotico, sedativo e antiemetico, appartenente alla classe delle fenotiazine, sintetizzato attorno al 1950 come farmaco in grado di stabilizzare l’anestesia generale e il [...] agitazione psicomotoria, sia negli stati maniacali e nella schizofrenia. Fra gli antipsicotici la c. possiede maggior effetto sedativo, spec. all’inizio del trattamento; tipicamente si sviluppa tolleranza a tale effetto e prevalgono in seguito quelli ...
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zaleplon
Farmaco sedativo ipnotico non benzodiazepinico caratterizzato da durata di azione molto breve. Agisce con attività agonista sui recettori del GABA. Lo z. è indicato nel trattamento a breve termine [...] dell’insonnia ...
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antitussivo
Farmaco sedativo della tosse. A seconda del meccanismo di azione, gli a. agiscono a livello centrale, innalzando a livello del bulbo la soglia di evocazione dello stimolo tussivo (codeina), [...] a livello periferico, agendo dirttamente sui recettori della tosse (levodopropizina), a livello dell’arco efferente, antagonizzando a livello locale la risposta effettrice del nervo vago (ipratropio bromuro) ...
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fentanyl
Farmaco oppiaceo derivato dalla morfina. Potente analgesico, viene usato in chirurgia come anestetico o come sedativo e analgesico nei tempi post operatori. Trova anche indicazione nella terapia [...] del dolore correlato a presenza di neoplasie ...
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biancospino
Specie di arbusti appartenenti al genere Crataegus della famiglia Rosacee; fiori bianchi in corimbi, usati in medicina come sedativo, e frutti rossi carnosi. ...
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edera
Erba perenne, della famiglia delle Araliacee. Nella medicina tradizionale si usava la pianta fiorita nelle bronchiti croniche o come sedativo locale; si usa estratto di foglie di e. in preparati [...] locali anticellulitici ...
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Etere di Kay. È l'ortoformiato di etile reso solubile e stabile; liquido incolore di odore particolare. È un possente sedativo nella tosse (tracheiti, laringiti, tubercolosi, tosse convulsa); si somministra [...] negli adulti fino a 60 gocce per dose, da ripetersi cinque volte nella giornata; ai bambini la metà o il terzo ...
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sedativo
agg. e s. m. [dal lat. mediev. sedativus, der. di sedare «sedare»]. – 1. agg. Che serve a calmare il dolore o uno stato ansioso: l’azione s. di un farmaco; pillole sedative. 2. s. m. Genericam., qualsiasi farmaco che agisce su un...
mentile
s. m. [der. di ment(ano), col suff. -ile]. – In chimica organica, denominazione del radicale monovalente C10H19−, derivato dal mentano per eliminazione di un atomo di idrogeno e contenuto in numerosi composti, quali, per es., l’acetato...