Architetto e teorico dell'architettura (Bologna 1475 - Fontainebleau 1554). Nonostante l'incerta cronologia degli esordî, è indubbia la lunga formazione a Bologna, dove S. iniziò e condusse, fino al 1510 circa, un'intensa attività di pittore e prospettico. La commissione dei disegni per l'Arca di S. Terenzio (già nel coro della cattedrale) lo portò a Pesaro, dove rimase fino al 1514 circa ed ebbe modo ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] Vita e opere
Iniziò come pittore, si diede poi ai disegni di prospettive e sulla sua formazione ebbe influenza SebastianoSerlio. A Roma (dopo il 1530) lavorò alle fabbriche vaticane come architetto (1534-36) e fu segretario dell'Accademia vitruviana ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] la canonizzazione del linguaggio classico che aveva avuto in Serlio un precursore (1537), s’inserisce con autorità nella Romanino, G. Savoldo, A. Moretto, G.B. Moroni, mentre Sebastiano del Piombo, emigrato da Venezia a Roma, fondeva la sua educazione ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Pietro; Pellegrino, la cappella Poggi in San Giacomo con gli stucchi e gli affreschi delle pareti. Nulla rimane di SebastianoSerlio, il celebre trattatista, dacché la finestra del palazzo comunale con gli stemmi Dal Monte è oggi data all'Alessi, al ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] , Torino 1987; C. Thönes, Die frühen St. Peter Entwürfe 1505-1514, Tubinga 1987; AA.VV., Giulio Romano, Milano 1989; SebastianoSerlio (Atti), a c. di C. Thönes, ivi 1989.
Seicento: Retorica e Barocco (Atti), Roma 1955; G. Argan, Borromini, Milano ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] , che per tradizione erano più vicini alle tendenze del nuovo stile. Il saggio più antico è il trattato di SebastianoSerlio (1537-47), nel quale si rilevano chiese su schemi ovali o pentagonali; a cappelle alternamente semicircolari o poligonali ...
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PERUZZI, Baldassarre
Adolfo Venturi
Pittore e architetto, nato a Siena nel 1481, morto a Roma il 6 gennaio 1536. A vent'anni dipinse nella cappella di S. Giovanni nel duomo di Siena, probabilmente come [...] il P., non solo a far dipingere da Sebastiano del Piombo altre rappresentazioni indicate nelle Metamorfosi d'Ovidio del Bramante, e "seguitandone i vestigi" come ricorda S. Serlio, aveva fatto un modello a pianta concentrica. Nella fabbrica di ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] di sezioni e disegni prospettici, e una pianta separata sembrano derivati dai trattati di architettura di SebastianoSerlio (1475-1554), ampiamente letti in questo periodo. Dalla stessa fonte probabilmente provengono anche i dettagli della ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] affreschi di Pontormo, Torino 1997, s.v.
R. Zapperi, La leggenda del papa Paolo III, ivi 1998, s.v.
S. Frommel, SebastianoSerlio, Milano 1998, s.v.
Francesco Salviati 1510-1563, o La bella maniera, a cura di C. Monbeig Goguel, Parigi-Milano 1998, s ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] ibid., p. 253; F. Bausi, Un'egloga di G. Muzio, in Studi di filologia italiana, XLVII (1989), pp. 221-224 passim, 232; SebastianoSerlio, a cura di C. Thoenes, Milano 1989, ad vocem; S. Bertelli, Il corpo del re…, Firenze 1990, p. 185 (ma il 1539 va ...
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