. Nome dei seguaci di una scuola filosofica greca, così chiamata dalla patria del suo fondatore, Aristippo di Cirene. Questi aveva subito, nella sua giovinezza, l'influsso dei sofisti, ma era poi divenuto [...] altra negava senz'altro il πόνος per l'ἡδονή. D'altra parte, nonostante quest'antitesi di principio, il vangelo cirenaico doveva poi in molti aspetti avvicinarsi allo stesso vangelo cinico: non per nulla essi erano sorti entrambi dallo stesso terreno ...
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Filosofo greco della scuolacirenaica, vissuto in Alessandria verso il 300 a. C. Trasformò l'edonismo positivo di Aristippo, di cui fu discepolo, in un edonismo negativo: il fine della vita umana è, sì, [...] il piacere (come vuole Aristippo), ma questo deve essere concepito come stato negativo, ossia come assenza di dolore e di affanno. Ma poiché ciò è molto difficile a conseguirsi nella vita, appare desiderabile ...
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(gr. Kυρήνη) Antica città della Libia da cui prende nome la Cirenaica.
Sua eponima è la ninfa Cirene; figlia di Ipseo re dei Lapiti della Tessaglia, rapita da Apollo che la trasportò in Libia, là dove [...] nacque il filosofo Aristippo (circa 435-360 a.C.), fondatore della scuola filosofica di derivazione socratica e sofistica, detta scuolacirenaica. Partendo dal concetto socratico del bene che, una volta conosciuto, non può non attrarre a sé il ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , finì venduto schiavo sul mercato di Egina, dove fu però riscattato da un Anniceride di Cirene (da non confondere con l'omonimo pensatore della scuolacirenaica, vissuto assai più tardi). Tornato in maniera così fortunosa ad Atene, P. vi fondò (387 ...
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Nome di vari personaggi greci, tra cui: 1. A. tiranno di Argo dal 240 a. C. circa; sconfitto da Arato presso Cleone, venne ucciso nella fuga da un cretese. 2. A. di Cirene, filosofo (circa 435-360 a. C.), [...] , A. celebrò l'atteggiamento di chi gode senza divenire schiavo del suo godimento. 3. A. il Giovane, filosofo della scuolacirenaica, nipote del precedente, dalla cui figlia, Arete, era stato iniziato allo studio della filosofia; onde, anche per ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] democritea, fortemente permeata di elementi scettici, e soprattutto col relativismo soggettivistico della sofistica protagorea e della scuolacirenaica. La sua figura di iniziatore dello scetticismo ha assunto col tempo un carattere sempre più mitico ...
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Scrittore greco, nato, secondo la tradizione più attendibile, a Messene: incerto però è se si tratti della Messene di Sicilia o di quella del Peloponneso. Se è vera, e non partecipe del carattere romanzesco [...] anche quell'idea del suo discepolato presso Teodoro Ateo, che è l'unico fondamento per la sua connessione con la scuolacirenaica.
Ediz.: F. Jacoby, in Die Fragm. d. griech. Hist., I, p. 300 segg.
Evemerismo. - Se Evemero ebbe con ogni probabilitȧ ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.). Il soprannome di "ateo" (gr. ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l'esistenza di ogni divinità, sicché fu espulso da Atene. [...] Seguace di Aristippo, promosse, nella scuolacirenaica, quello spostamento dell'ideale edonistico dal piacere dell'istante alla soddisfazione duratura, bisognosa per il suo raggiungimento della saggezza pratica, che fu poi pienamente attuato da ...
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Filosofo (fine 4º, inizî 3º sec. a. C.), rappresentante dell'ultima evoluzione della scuolacirenaica; secondo lui il fine supremo della vita è non già il piacere immediato ed egoistico, ma quello "simpatico", [...] quello cioè derivante dall'amicizia, dalla riconoscenza, dall'amore per la famiglia e per la patria, tornando così a recuperare i tradizionali motivi dell'altruisno e del sacrificio ...
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SENSISMO
Guido Calogero
Termine filosofico, che nell'uso italiano viene normalmente distinto da quelli di "sensazionismo "e di "sensualismo": infatti mentre quest'ultimo designa soprattutto la teoria [...] dei sensi: così, sensisti sono tanto gli epicurei, che anche per tale rispetto approfondiscono le tendenze della scuolacirenaica, quanto gli stoici, analogamente proseguenti la tradizione già delineatasi in seno al cinismo, per lo meno nei ...
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cirenaico
cirenàico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cyrenaicus, gr. Κυρηναϊκός] (pl. m. -ci). – Relativo a Cirene o alla Cirenaica, rispettivam. città della Libia e regione dell’Africa settentr.: scuola c., scuola filosofica di derivazione...