sciiti
Cristiana Baldazzi
La fazione di ‘Ali
All’interno dell’Islam la maggioranza dei fedeli è rappresentata dai sunniti. Alcune minoranze (10-15%) sono denominate sciiti, dall’arabo shi‘at ‘Ali «la [...] i drusi, una vera e propria comunità a sé, e i nusairi) è esiguo; sono presenti in India, Siria e Libano. Lo sciismo moderato corrisponde agli zayditi, che non si differenziano molto dai sunniti e sono concentrati per lo più nello Yemen, dove la loro ...
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Musa al-Kazim
Settimo dello sciismo duodecimano o imamismo (Medina 745-Baghdad 799 ca.), figlio di Ja’far al-Sadiq . Dopo la sua morte, ordinata probabilmente da Harun al-Rashid, una parte degli sciiti [...] lo considerò il e si dispose ad attenderne il ritorno (➔ ), mentre il resto della comunità ritenne che l’imamato continuasse nella persona di ‛Ali al-Rida’ ...
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Najaf
Città dell’Iraq centrale, uno dei luoghi santi dello sciismo e il principale centro religioso sciita iracheno, sede del sepolcro di ‛Ali ibn Abi Talib e di un importante seminario teologico. Fondata [...] Oggetto di ripetuti attacchi nel corso della storia per la sua importanza religiosa, in parte ridimensionata dall’affermazione dello sciismo duodecimano iraniano e dalla fondazione del seminario di Qom nel sec. 20°, N. è stata al centro di disordini ...
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vilayat-i faqih
(pers. «governo, tutela del giurista») Teoria nata nell’ambito dello sciismo duodecimano, secondo la quale, in assenza dell’imam e nell’attesa del suo ritorno, il giurista (faqih) ha [...] facoltà di tutelare e reggere gli interessi della comunità. Tale teoria fu ampliata dall’ayatollah Khomeini, in una serie di conferenze pubblicate nel 1970, nel senso di permettere alla classe giuridico-religiosa ...
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Qum
Città nell’Iran centrale, capoluogo della provincia omonima. Divenne islamica nel 645, condividendo poi le alterne vicende della regione: distrutta ripetutamente dai mongoli, conobbe una duratura [...] rinascenza dal sec. 15°, divenendo il principale centro di elaborazione religiosa e dottrinale dello sciismo duodecimano; è inoltre città santa degli sciiti e meta di pellegrinaggio perché vi sorge il sepolcro di Fatima, figlia di Maometto e moglie ...
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al-Muti', Abu al-Qasim
al-Muti‛, Abu al-Qasim
Califfo abbaside (m. 974). Salito al trono nel 946, il suo regno segna uno dei periodi di massimo esautoramento del califfato, essendo l’Iraq sotto l’effettivo [...] dominio dei Buwaihidi, che favorirono pratiche e culti dello sciismo, mentre s’imponeva in Egitto la potenza fatimide e molti sovrani vassalli della periferia negavano il riconoscimento, anche formale, del califfo abbaside. Obbligato dai suoi ...
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Dinastia musulmana sciita, che regnò in Persia nei secc. 16º-18º d. C. Suo fondatore fu Ismā῾īl (1483-1524), discendente dello shaikh Ṣafī ad-dīn di Ardabīl, eponimo della dinastia (Ṣàfawiyya, o Ṣàfawī, [...] divenuto nelle fonti occidentali Sofi o Sophi). I Ṣ. riunificarono territorialmente la Persia e dichiararono religione ufficiale lo sciismo duodecimano che rimase da allora dominante. Sotto il quarto successore di Ismā῾īl, ῾Abbās 1º (1587-1629), che ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] semplice ufficiale, ottenne solo una legittimazione a posteriori per aver annientato lo sciismo ismailita in Egitto, poi per la sua vittoria imprevista e insperata su Guido di Lusignano nel 1187. Tolse Damasco e Aleppo all'erede del suo signore Nūr ...
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Isma'il I
Isma‛il I
Fondatore della dinastia persiana dei Safavidi (Ardabil 1487-ivi 1524). Discendente dal fondatore di una confraternita mistica, Safi al-Din (da cui «safavide»), I., appoggiato da [...] elementi turchi della sua terra di origine, riuscì a estendere il suo dominio su gran parte della Persia, alla quale impose lo sciismo, assumendo nel 1502 il titolo di scià e ponendo a Tabriz la sua capitale. I. fu autore della conquista del Khurasan ...
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babismo (dall'ar. Bab «porta»)
babismo
(dall’ar. Bāb «porta») Setta religiosa, nata in Persia (metà sec. 19°) in seno all’islam sciita. Suo fondatore fu il mistico ‛Ali Muhammad (1819-50), che si proclamò [...] Bab, ossia porta d’accesso all’imam (capo spirituale) occulto, la cui esistenza è fra i dogmi dello sciismo. Tale dottrina, che apriva un nuovo ciclo profetico dopo quello chiuso da Maometto, provocò in Persia gravi disordini, conclusi dall’ ...
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sciismo1
scïismo1 s. m. [der. di sci], non com. – La pratica dello sci nel suo aspetto tecnico, e come diporto e sport; il complesso di tutto ciò che appartiene o si riferisce a tale pratica.
sciismo2
scïismo2 s. m. [der. di sciita]. – Complesso delle dottrine e delle pratiche religiose degli sciiti musulmani, diffuso spec. in Iran e in Iraq, secondo cui solo al califfo Alì, genero di Maometto, e ai suoi discendenti, spetta il...