Cronista danese (circa 1140 - 1210). Studiò forse a Parigi e, a quanto sembra, fu molto vicino all'arcivescovo Assalone (uomo di chiesa e guerriero a un tempo), dal quale fu esortato a comporre i sedici libri dei Gesta danorum o Historia danica: racconto aneddotico con intenti eroici e celebrativi, la cui ultima parte soltanto ha interesse storico (fino al 1185 circa). Ebbe certo fonti poetiche di ...
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Teologo e scrittore danese (Helsingør 1480 circa - ivi 1554). Studiò a Parigi, dove pubblicò un vocabolario latino-danese (Vocabolarium ad usum Danorum, 1510) e la cronaca di SassoneilGrammatico (Danorum [...] regum heroumque historiae stilo eleganti a Saxone Grammatico conscriptae, 1514). Tradusse anche il Nuovo Testamento (1529), i Salmi e molti scritti di Lutero. Nel 1550 pubblicò la sua traduzione della Bibbia, la prima Bibbia danese, nota col titolo ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] alla parola di Bonifazio e alla spada di Carlomagno, i Sassoni della Germania. Poi sarà la volta degli Slavi d'occidente ricordato Draconzio), vi operò il mitografo Fulgenzio, vi si educò ilgrammatico Prisciano. Ma il dominio bizantino, succeduto al ...
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GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] è l'espositivo. Nell'epoca sassone e carolingia fiorirono le grandi scuole cenobiali e la scuola carolingia, pure vescovile e cenobiale, ma di stato: la grammatica si apprese mediante il metodo catechetico. Il tempo dei trattati metrici è quello ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] sotto la supervisione della Serenissima nel 1429, ilgrammatico e umanista Giovanni da Spilimbergo salutava nella occidentale: "È pressoché la stessa forma di governo che i sassoni stabilirono in Germania, i franchi nelle Gallie, i visigoti in ...
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La nascita della lingua italiana
Luca Serianni
Quando parliamo di nascita e di morte di una lingua, ricorriamo a metafore non sempre pertinenti. A rigore, una lingua muore solo quando si spegne l’ultimo [...] distinto dal latino o da altre lingue moderne. Nel 965 ilgrammatico Gunzo (Gonzone) di Novara scrive una lettera ai monaci nostrae vulgaris linguae quae latinitati vicina est»; il cronista sassone Widukindo (Vitichindo) di Corvey menziona la perizia ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] vide nascere - figlio appunto d'un maestro di rettorica e grammatica napoletano - Stazio.
Ai tempi dell'autonomia, essa ebbe due e nel 1718 vi si davano l'Agrippina e il Rinaldo di Händel. Ilsassone G. Adolfo Hasse vi esordì nel 1723. Nel 1724 ...
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Stato dell'Europa settentrionale, situato allo sbocco del Mar Baltico.
Sommario: Geografia: Delimitazioni e confini (p. 297); Coste (p. 297); Geologia e morfologia (p. 297); Clima (p. 298); Idrografia [...] , la lingua si spoglia di voci e di forme antiquate, la grammatica si fa più regolare; questa età crea una lingua scritta comune a B. le Coffre (pitture dei solfitti nel Rosenborg e nel Frederiksberg), ilsassone J.S. du Wahl, M. Tuscher, e H. Krock ( ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] sono le glosse al testo del grammatico Prisciano contenute in diversi manoscritti, di cui uno a Milano e un altro, il più ampio, a S. eroica e la lirica guerriera sono le lotte dei Celti contro i Sassoni invasori, che hanno luogo dal sec. V d. C. ...
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PARIATI, Pietro
Giulio Natali
Poeta melodranmatico, nato a Reggio nell'Emilia il 27 marzo 1665, morto a Vienna nel 1733. Fu in relazione a Venezia con Apostolo Zeno, che, meno felice verseggiatore, [...] quali ultimi l'Ambleto (Venezia 1705), derivato non dallo Shakespeare, ma da SassoneGrammatico, e Don Chisciotte in Sierra Morena (Vienna 1719), il miglior dramma donchisciottesco del Settecento.
Bibl.: G. Tiraboschi, Biblioteca modenese, IV, Modena ...
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possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi p. (o, sostantivato, i possessivi), gli...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...