Ambiente annesso alla chiesa, sviluppatosi dal diaconicon (antico luogo dei servitori del tempio, destinato ai diaconi e anche alla conservazione di offerte, alla biblioteca, a deposito di suppellettili ecc.) e dalla contrapposta prothesis (dove venivano preparate e conservate le offerte della mensa eucaristica): insieme, nelle chiese paleocristiane, erano posti ai lati dell’abside e costituivano i ...
Leggi Tutto
SACRISTIA (sagrestia, sacrestia)
Celso Costantini
È un luogo annesso alla chiesa, quasi sempre presso il coro e comunicante con esso per mezzo di porte interne. La sacristia è composta di uno o più locali, [...] con uno o più piani. Nella sacristia si conservano gli arredi, i paramenti sacri e i libri liturgici, e in essa i sacerdoti indossano le sacre vesti prima di celebrare le funzioni ecclesiastiche.
Le origini. ...
Leggi Tutto
Orafo. Un inventario della sacrestia di S. Domenico in Perugia, redatto nel 1458, descrive minutamente un calice firmato da Cataluccio da Todi, che ora si conserva nella regia galleria di detta città. [...] Il calice è decorato da finissime storie e figurine di santi in argento niellato e smaltato, e nella patena v'è una grande formella polilobata con la Crocefissione dipinta a smalti translucidi e varî dischi ...
Leggi Tutto
DIAKONIKON
G. Matthiae
Nell'edificio di culto d'età paleocristiana o bizantina è la sacrestia destinata a conservare gli arredi e le vesti liturgiche e nella quale avviene la vestizione degli officianti. [...] che taglia tutte e tre le navate, in quanto, in tal caso, vi si svolgevano le stesse cerimonie.
L'origine delle due sacrestie affiancate all'abside e la loro diversa destinazione si fa risalire alla Siria poiché in quella regione se ne trovano esempî ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore in legno. Nacque fra il 1479 e il 1481; morì nel 1532. Per la sacrestia di S. Pietro a Roma eseguì un quadro con S. Pietro, S. Paolo e la Veronica (museo Petriano), giudicato assai scadente [...] e deriso da Michelangelo. Nei suoi chiaroscuri a più legni accoppiò alla perfezione tecnica una sensibilità di effetti pittorici non superata da alcuno dei suoi contemporanei.
Ricorderemo qui soltanto ...
Leggi Tutto
VICENZA (XXXV, p. 292)
Fausto Franco
Arte (p. 293). - Recenti indagini hanno consentito l'identificazione della cappellina paleocristiana di S. Maria Mater Domini, attualmente sacrestia della basilica [...] dei ss. Felice e Fortunato. Il piccolo edificio, perfettamente conservato all'interno, con un'alta zoccolatura in marmo, è in parte incorporato tra costruzioni posteriori. La pianta è a croce greca, iscritta ...
Leggi Tutto
Pittore (Bergamo 1603 circa - Roma 1670), detto anche il Codagora, per un errore di un antico biografo. Attivo a Roma e a Napoli, fu abile prospettico (Napoli, S. Martino, sacrestia). Collaborò spesso [...] con i bamboccianti. La critica moderna ha messo a fuoco l'aspetto realistico delle sue vedute, che hanno influenzato le generazioni successive (Rivolta di Masaniello, Roma, Galleria Spada; Arco di Tito, ...
Leggi Tutto
Architetto e quadraturista (Bologna 1735 - ivi 1817). Allievo del padre Bernardo (1696-1769), valente paesaggista, e di Giovanni Carlo Sinicio Bibiena (1717-1760), eseguì apparati effimeri e decorazioni [...] a Bologna (sacrestia della chiesa del Corpus Domini, 1766; cappella Pepoli in S. Petronio, 1783; varî palazzi) e a Forlì (palazzo Reggiani, 1775; cupola di S. Filippo, 1780). ...
Leggi Tutto
Pittore veneziano (sec. 14º). Noto dal 1353, di lui rimane firmata e datata (1367) una tavoletta con il Seppellimento di s. Sebastiano (della serie di otto con storie del santo, Padova, Duomo, sacrestia [...] dei canonici) che rivela, accanto alla formazione nell'ambito di P. Veneziano, l'assimilazione delle novità di Guariento di Arpo. Gli è concordemente attribuito il Crocifisso della chiesa degli Eremitani ...
Leggi Tutto
Architetto spagnolo, originario di Álava. L'opera sua più antica che si conosca è nella cappella maggiore della cattedrale di Plasencia (1497). Stabilitosi a Salamanca, disegnò la sacrestia della cappella [...] universitaria (1505), la chiesa di S. Agostino (1516), e anche, cominciandola a costruire otto anni dopo, la chiesa conventuale di S. Stefano, uno degli esemplari più ricchi e caratteristici dello stile ...
Leggi Tutto
prosit
pròṡit interiez. [è propr. la 3a pers. sing. del pres. cong. del v. lat. prodesse «giovare»; quindi: «giovi!»]. – Augurio in uso in circostanze diverse, per es. in occasione di brindisi o quando qualcuno starnutisce (col sign. di «alla...