Umanista francese, il cui vero nome era Châteillon, nato nel 1515 a Saint-Martin-du-Fresne nel Bugey. Dal 1537 al 1540 rimase a Lione, frammezzo ai letterati della città; e lì si convertì alle dottrine [...] discesa di Cristo all'Inferno, dal C. negata. L'urto s'accrebbe per la traduzione che il C. volle fare del Nuovo France protestante, 2ª ed. a cura di H. Bordier, s. v., si veda F. Buisson, S. Castellion. Sa vie et son oeuvre, voll. 2, Parigi 1892 ( ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] file degli emigrati italiani, che trovò la sua forma letteraria nel De haereticis, an sint persequendi (1554) di S. Castellion. Contemporaneamente la teoria del consenso generale di G. Acóncio e il pragmatismo religioso di L. Sozzini affermavano una ...
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Calvinista (Vézelay, Borgogna, 1519 - Ginevra 1605). Fu professore di greco a Losanna e attivo propagandista del calvinismo in Svizzera, in Germania e anche a Parigi (1557); e scrisse, contro S. Castellion, [...] e donò (1581) all'università di Cambridge dove questo Codex Bezae è tuttora conservato; nonché di quello delle lettere di s. Paolo, anch'esso bilingue e simile al precedente, da lui scoperto nel convento di Clermont presso Beauvais e detto perciò ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] -E. Feist, Per la storia degli eretici ital. del sec. XVI in Europa, Roma, 1937, passim; S. Kot, Autour de M. Servet et, de S. Castellion, Haarlem 1953, passim; U. Plath, Nocheinmal "Lyncurius". Einige Gedanken zu Gribaldi, C., Calvin und Servet, in ...
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Istruzione
Prova, variamente costituita e condotta, mediante la quale viene accertata: la preparazione conseguita dagli studenti nelle scuole statali e non statali dei diversi tipi e gradi, o privatamente; [...] programmatico della rivoluzione protestante. La spinta verso il razionalismo religioso, data da umanisti come L. e F. Socini, S. Castellion, G. Aconcio, sostenitori del libero e., fu aspramente contrastata sia da Lutero e da Calvino sia dai loro ...
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Storico della filosofia italiano (Fiume 1909 - Trieste 1976), prof. (dal 1962) di storia della filosofia nell'univ. di Trieste e quindi (dal 1970) di storia della filosofia medievale nell'univ. di Roma. [...] Satanae (1946) di G. Aconcio, gli Scritti religiosi e filosofici (1953) di L. Valla, Fede, dubbio e tolleranza (1960) di S. Castellion. Gli si deve inoltre la prima traduzione italiana della Propedeutica filosofica (1951) di G. W. F. Hegel. ...
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Theologia deutsch Scritto anonimo della fine del 14° sec. o degli inizi del 15°, attribuito a un autore francofortese, ispirato alla mistica neoplatonico-cristiana dello Pseudo-Dionigi e di coloro che, [...] » dell’uomo. L’opera fu pubblicata per la prima volta da M. Lutero (1516; poi ancora 1518) ed ebbe molta fortuna negli ambienti riformati; dai cattolici fu guardata con sospetto, e la traduzione latina di S. Castellion fu messa all’Indice. ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] trascende le altre scienze speculative, sua per la certezza, come spiega S. Tommaso (Summa theol I, q.1, art. 5), sia per romana, affatto contraria allo stile biblico, apparve quella di S. Castellion: fu dannata quindi come "opera di Satana", sicché ...
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OCHINO, Bernardino
Benedetto Nicolini
Predicatore, riformatore, scrittore. Nato nel 1487 a Siena, nella contrada dell'Oca (donde Ochino), dal barbiere Domenico Tommasini, dopo aver trascorso qualche [...] ; e i Dialogi XXX, di cui il XXIX sulla poligamia, apparsi soltanto (ivi 1563) nella traduzione latina di S. Castellion.
Poiché, fra le tante polemiche ch'egli condusse in tutti questi scritti, ricorre incessante quella contro la filosofia e ...
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CELSI, Mino Gregorio Romolo
Peter G. Bietenholz
Figlio di Giovanni di Mino e di Vittoria di Francesco Tancredi, fu battezzato il 22 sett. 1514 a Siena.
La sua famiglia apparteneva alla nobiltà senese [...] de Grantrye, ambasciatore francese nei Grigioni, e del Novum Iesu Christi Testamentum Latine et Gallice, tradotto da S. Castellion, con una dedica a sir Francis Walsingham, allora ambasciatore inglese a Parigi.
Le due lettere dedicatorie mostrano ...
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