DE ROMANIS, Mariano Augusto
Marina Formica
Nacque a Roma l'8 genn. 1761 da Nicola e da Caterina Massi.
Il padre Nicola (Roma, 28 nov. 1710-4 nov. 1789), figlio di Giuseppe e Francesca Lazzari, fu letterato [...] la cura della correttezza del testo, arricchito da illustrazioni nitide e chiare che caratterizzavano sempre le stampe del De Romanis. Nel 1514 lo stesso D. curava la Spiegazione della carta biografica continuata a tuttoil secolo XVIII con l'indice ...
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DE ROMANIS, Filippo Antonio
Marina Formica
Nato a Roma il 21 ott. 1788, primogenito di Mariano e di Vincenza Cucomos, si dedicò giovanissimo all'amministrazione e direzione dell'azienda tipografica [...] membri, ad eleggere il 5 genn. 1823 il D. accademico d'onore.
La notorietà ottenuta in quegli anni dalla stamperia De Romanis giunse anche a Giacomo Leopardi, il quale pensò ad essa per la pubblicazione delle canzoni All'Italia e Sopra il monumento ...
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Pittore, nato a Napoli il 24 novembre 1829, morto ivi il 29 marzo 1913; fu allievo di Gabriele Smargiassi e di Salvatore Fergola e, trasferitosi a Roma, ove visse dal 1855 al 1864, vi divenne col Vertunni pittore della campagna romana, esplicando nei suoi paesaggi caratteri personali di delicatezza cromatica e luministica.
Suo figlio Edoardo, nato a Napoli il 17 gennaio 1857, morto a Buenos Aires nel ...
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Pittore, nato a Napoli il 23 giugno 1856, studiò in quell'Istituto di belle arti con Domenico Morelli e con il paesista Smargiassi. Le sue pitture di genere rappresentano i costumi e i tipi di Napoli e dell'isola di Capri. Prevalente la sua produzione di paesaggio, improntata a intendimenti strettamente realistici secondo le norme che Filippo Palizzi aveva diffuso e imposto in tutto l'ambiente pittorico ...
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Pittore, nato a Pescara il 1 agosto 1860. Sulle orme del Michetti, ma con mezzi d'espressione tutti proprî, fu illustratore delle genti e dei paesaggi d'Abruzzo, con sentimento di gioiosa e sana adesione alla natura e alla vita semplice degli uomini della marina e della montagna. Oltre che alla pittura, si dedicò alla litografia e alla ceramica. Furono suoi discepoli i figli Tommaso (nato in Ortona ...
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MIGLIARO, Vincenzo
Alfonso De Romanis
Pittore, incisore e scultore, nato l'8 ottobre 1858 a Napoli: discepolo di D. Morelli nell'accademia napoletana di belle arti, praticò, oltre la pittura, la plastica [...] statuaria, opere di cesello, acqueforti, litografie. Iniziò la sua carriera con un'assidua ritrattistica di tipi femminili napoletani, nella quale manifestava il suo gusto di sodezza plastica e di colorismo ...
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Pittore, nato a Napoli nel 1799, morto ivi nel 1877. Nei palazzo reale di Caserta è una cospicua raccolta di scene riferentisi ad avvenimenti della corte napoletana; e sempre a servizio della casa di Borbone egli si recò anche in Spagna, per esercitarvi la sua attività di vedutista e di scenografo per quadri commemorativi. Ma ciò che ha valore nei suoi dipinti è soltanto il paesaggio, per il quale ...
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Pittore, nato a Napoli il 29 marzo 1818, vi morì il 28 dicembre 1900. Appartenne al gruppo dei pittori che formarono la cosiddetta scuola di Posillipo; ma tenne viva, nella sua lunga carriera e nell'abbondante operosità, la tradizione dei vedutisti italiani e stranieri. Fu figlio del pittore di genere Raffaele. Suo fratello Gabriele fu paesista e pittore di architetture: ed ebbe come seguace il figlio ...
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IERACE, Francesco
Alfonso De Romanis
Scultore, nato a Polistena (Reggio Calabria) il 26 luglio 1854, vivente a Napoli. I suoi maggiori successi giovanili furon dovuti a busti femminili in marmo di una [...] plasticità risentita e vigorosa; ma i caratteri generali dell'arte sua son da riconoscere soprattutto nei consueti compromessi napoletani (evitati o superati soltanto da Vincenzo Gemito) fra la tradizione ...
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Pittore, nato a Salerno nel 1858, morto suicida a Sala Consilina l'8 aprile 1911. Studiò a Napoli con Domenico Morelli; ma la sua istintività pittorica lo portava fuor della via segnata da quel maestro. I suoi quadretti di genere, coi quali si rivelò dapprima nell'esposizione napoletana del'77, e la vasta tela Sinite parvulos (1880; Napoli, Accademia di belle arti) non valgono a dare le più precise ...
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