Zingari Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe, oggi a causa della connotazione negativa che la parola ha assunto preferibilmente designati come Rom (➔). Zingaresca Composizione musicale di forma varia, caratterizzata da spirito e stilemi considerati come propri dell’arte musicale degli Z., e specialmente quelli di Ungheria o di Spagna. Queste composizioni, ...
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ROMAN (A. T., 79-80)
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Virgil VATASIANU
Città della Romania, nella Moldavia, capoluogo dell'omonimo dipartimento e sede vescovile (sec. XV); sorge sulla riva sinistra della Moldava, circa 6 km. a O. [...] dalla confluenza col Siret, ed è mercato agricolo della fertile regione circostante (cereali); le industrie, in prevalenza connesse all'agricoltura, riguardano la molitória, la distillazione dell'alcool ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] (La métamorphose, dal racconto di F. Kafka, 1988). Nel 2012 è stato presentato al festival di Cannes il film-intervista Roman Polanski: a film memoir (2011), girato da L. Bouzereau nel corso di numerosi incontri avuti con il regista nell'inverno del ...
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POLAŃSKI, Roman
Daniela Angelucci
Regista polacco, naturalizzato francese, nato a Parigi il 18 agosto 1933. Tra i grandi autori del cinema contemporaneo, attivo sin dai primi anni Sessanta, nella sua [...] per una vicenda giudiziaria risalente agli anni Settanta: l’accusa di avere avuto rapporti sessuali con una minorenne.
Bibliografia: Roman Polanski, a cura di S. Francia di Celle, Milano-Torino 2008; Pianeta Polanski, a cura di G. Mondadori, Milano ...
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Uomo politico polacco (Varsavia 1864 - Drozdovo presso Łomża 1939); fu il teorico e uno dei fondatori e capi del partito democratico nazionale polacco (Demockracja narodowa). Deputato alla Duma dal 1906, propugnò una politica di intesa con la Russia considerando la Germania come il maggiore ostacolo alla resurrezione della Polonia. Rappresentante del governo polacco alla conferenza della pace con I. ...
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Filologo, linguista e critico letterario russo (Mosca 1896 - Boston 1982). Iniziatore del metodo formalista in critica letteraria, è da considerarsi anche fra i fondatori, con N. Trubeckoj, nel Circolo linguistico di Praga, dello strutturalismo in linguistica. Fondatore del "binarismo" in fonologia e più generalmente in linguistica, ha aperto numerose direzioni di ricerca, talora genialmente, come ...
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Musicista (Cernăuţi 1919 - Roma 2013). Studiò in Romania, nel conservatorio della sua città, e poi a Roma, dove si trasferì nel 1938, con A. Casella. Dal 1951 è cittadino italiano. Ha composto i balletti [...] e morte, per soprano e orchestra, 1990) e da camera. Accademico di Santa Cecilia, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana (1955-58; 1966-69) e poi presidente (1994-2007), direttore artistico nel 1964 del XXVII Maggio musicale fiorentino ...
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ROMAN, Mstislavič
Giorgio Vernadskij
Principe di Volinia e di Galizia; non si conosce l'anno della sua nascita; morì nel 1205. Allorquando nell'anno 1168 il padre di R., Mstislav, divenne granduca di [...] Kiev, egli fece del figlio il signore di Novgorod. Ciò fu la causa della guerra tra Mstislav e il principe di Suzdal, Andrea Bogoljubskij, il quale voleva sottomettere a sé Novgorod. Nel 1169 gli eserciti ...
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Espressione con la quale si suole indicare l’opera di un gruppo di romanzieri francesi emersi negli anni 1950. Elementi comuni sono il rifiuto del romanzo tradizionale e il deciso orientamento antinaturalistico, [...] degli anni 1960, influenzato dalla semiotica, dall’opera di R. Roussel e dal pensiero di J. Derrida, ha sempre più privilegiato la dimensione autoreferenziale del testo letterario, dando origine a quello che è stato definito nouveau nouveau roman. ...
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Filosofo polacco (Cracovia 1893 - ivi 1970), prof. all'univ. di Leopoli (1933-41), poi (dal 1945) all'univ. di Cracovia; direttore della riv. Studia philosophica (dal 1935). Il suo pensiero è informato alla fenomenologia di E. Husserl. Tra le sue opere: Über die Gefahr einer petitio principii in der Erkenntnistheorie (1921); Essentiale Fragen (1925); Über die Stellung der Erkenntnistheorie im System ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...