Rime
**
Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] nell'ordine, Così nel mio parlar voglio esser aspro, Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete, Amor che ne la mente mi ragiona, Le dolci rime d'amor ch'i' solia, Amor, che movi tua vertù dal cielo, Io sento sì d'Amor la gran possanza, Al poco giorno e ...
Leggi Tutto
Rime sparse
Francesco Bausi
Consistenza, datazione e circostanze di composizione
Sotto la denominazione di rime o di rime sparse o varie si comprende oggi la produzione poetica estravagante di M., non [...] e di genere) e facendo posto, in calce, anche alle due poesie di incerta attribuzione.
Bibliografia: N. Machiavelli, Canti carnascialeschi e Rime varie, a cura di A. Corsaro, N. Marcelli, in Id., Scritti in poesia e in prosa, coord. di F. Bausi, Roma ...
Leggi Tutto
Giuntina di rime antiche
Vittorio Russo
. Si usa indicare con questo nome un volume miscellaneo di rime, edito dalla stamperia fiorentina dei Giunti (per l'esattezza da Bernardo, figlio di Filippo Giunti, [...] Davanzati, Ricco di Varlungo, Cione Baglioni, ecc.).
La G. è un testo d'importanza notevole per l'attribuzione di una serie di rime di D. (e non soltanto di D.), che non compaiono nella tradizione manoscritta a noi nota, e anche per le varianti di ...
Leggi Tutto
pietra (petra solo nelle Rime)
Domenico Consoli
Indica in primo luogo una compatta materia silicea diffusa in natura che, secondo l'invenzione dantesca, costituisce, riveste o delimita anche luoghi dell'Inferno [...] a XX 7 già citato, dove si riscontra un preciso richiamo al luogo del Guinizzelli comprendente il verso ora trascritto). Lo stesso valore in Rime CI 19, CII 19, Cv III VII 3, IV XII 4 le pietre che si voleano ascondere (da Boezio Cons. phil. II m. V ...
Leggi Tutto
pieno (pino, solo in Rime dubbie XXVI 2, è dovuto alla rima " piuttosto umbra che siciliana ", Contini)
Antonio Lanci
Aggettivo largamente usato, in funzione sia attributiva che predicativa. Il complemento [...] di Venere dichiarano di essere pien d'amor, " animati da ardore di carità "); Vn XXXI 11 30 (anima p. di grazia), Rime CXVI 22, Cv IV Le dolci rime 130, Rime dubbie X 5 e XVII 12, Cv III Amor che ne la mente 35 (ripreso in XIII 11); e analogamente I ...
Leggi Tutto
Silloge di rime della scuola siciliana, dell’ultimo Trecento e del primo Quattrocento, ma soprattutto dello Stil nuovo, apprestata da Lorenzo il Magnifico e da lui donata a Federico, figlio di re Ferdinando [...] d’Aragona (1476). Vi è premessa un’epistola critica, opera dello stesso Lorenzo o di A. Poliziano ...
Leggi Tutto
palpare
In Rime CXVI 64, con valore estensivo: qui vivo e morto, come vuoi, mi palpi: il soggetto è Amore, che in mezzo l'alpi " tratta duramente ", " maltratta " D. (palpi è rima rara, unica in tutte [...] Commedia c'è solo alpe e talpe, in Pg, XVII 1 e 3).
Ancora in rima con alpi e scalpi, ma con diverso valore, in Rime dubbie VII 4 Iacopo, i' fui, ne le nevicate alpi, / con que' gentili ond'è nata quella / ... per che tu, parlando anzi lei, palpi ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] loda di questa gentilissima». È dunque un'esigenza d'unità e totalità quella che muove la mente di Dante e determina le «nove rime» (la razo di Donne ch'avete ci fa altresì assistere al rapporto fra l'ispirazione, l'est deus in nobis, da cui trae ...
Leggi Tutto
cognato
. L'occorrenza di Rime LXXVII 14 ci conduce a un verso di dubbia interpretazione della tenzone di D. con Forese, sanno a lor donne buon' cognati stare; il Barbi (La tenzone di D. con F., in " [...] Studi d. " IX [1924] 107-108, poi in Rime, ediz. Barbi-Maggini 348-349) accettava l'ipotesi del Gaspary - registrata anche dal Contini - che qui c. abbia il significato preciso di " imparentati attraverso il matrimonio del fratello o della sorella "; ...
Leggi Tutto
dardo
Beatrice Guidi
In Rime CIV 59 designa la " freccia " che Amore scaglia nei cuori degli uomini: egli appare impugnando l'uno e l'altro dardo, giusta la tradizionale figurazione ovidiana (Met. I [...] ] " per mezzo lo cor me lanciò un dardo "). Nello stesso senso il vocabolo è ripetuto al v. 72, in LXXX 16, e in Rime dubbie V 17.
In Cv II V 14, figuratamente, vale " fulmini ": dice Venere ad Amore: " Figlio, vertù mia, figlio del sommo padre, che ...
Leggi Tutto
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...