Statista (Putney 1485 circa - Londra 1540). Da giovane viaggiò e sostò a lungo in Italia. Entrò nel parlamento nel 1523. Qualche anno dopo si pose al servizio del cardinale T. Wolsey, ministro di Enrico [...] la stessa energia tese a realizzare - più per la riaffermazione dell'assolutismo regio che per ispirazione religiosa - la riformaanglicana. Nel 1540 convinse il re a sposare, per opportunità politica, la principessa tedesca Anna di Clèves, che in ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] sostenute da seguaci di Lutero o degli Svizzeri. E i consiglieri di Edoardo VI, che spinsero innanzi la Riformaanglicana in modo tale che contribuì a provocare la reazione del regno successivo, subirono principalmente l'influsso di Lutero, Zwingli ...
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, Nella storia del beato Giovanni Houghton e dei protomartiri della riformaanglicana ricorre menzione anche di Agostino Webster, monaco certosino in Shene (Surrey), e poi priore di Axholme nel Lincolnshire, [...] che fu arrestato insieme con il Houghton e con Roberto Laurence nella certosa di Londra, ove casualmente trovavasi il 13 aprile 1535, e rinchiuso nella Torre. Dopo il rifiuto di prestare il cosiddetto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento il crollo dell’unità religiosa con la Riforma luterana [...] costumi. The Comedy Concerning Three Laws è invece un dramma comico-religioso in cui John Bale dimostra come prima della Riformaanglicana la legge della Natura, di Cristo e di Mosè fosse stata misconosciuta e tradita.
Il passaggio dai modi della ...
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GHINUCCI, Girolamo
Michele Di Sivo
Nato a Siena nel 1480 da una nobile famiglia, andò via molto giovane dalla sua città e "… da fanciullo fu educato alla Corte di Roma" (Ugurgieri Azzolini, 1649, p. [...] Clemente VII a concedere la dispensa chiesta da Enrico VIII. Il fallimento di questi tentativi e l'affermazione della Riformaanglicana comportarono la fine dei rapporti del G. con la corte inglese, nonché la perdita del vescovato di Worcester, da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il distacco geografico e culturale dal continente, che caratterizza le isole britanniche, [...] di influenza sugli altri paesi europei. Le peculiarità della pratica inglese emergeranno ancor più dopo l’instaurazione della Riformaanglicana, che implicherà la creazione di forme musicali specificamente dedicate a questo rito.
La musica sacra
A ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] di Enrico VIII (Atto di supremazia, 1534), si affermò la Chiesa anglicana, che conservò l'episcopato e forme di culto tradizionali, pur facendo propria la teologia riformata. Nell'ambito della crisi religiosa del Cinquecento si diffusero anche sette ...
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. Con questo nome, o con quelli di "chiesa anglicana" o "chiesa d'Inghilterra" (church of England) si designa, in senso stretto, il complesso delle due provincie ecclesiastiche di Canterbury e York. Ma [...] chiesa; delle concessioni reciproche e dei tentativi di riforma religiosa o ecclesiastica che maturarono nei secoli XIV propria autonomia, le varie chiese aderenti alla comunione anglicana, fu il Pan-Anglican Congress, tenuto a Londra tra il 12 e il ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] da E. arcivescovo di Canterbury, intraprendeva l'edificazione della Chiesa anglicana. Era stato lui a proclamare (23 aprile 1533) l' era lasciato persuadere da Th. Cromwell a introdurre la Riforma e a stabilire alleanze coi protestanti di Germania, di ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...