REALISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Venceslao IVANOV
. Filosofia. - Il termine "realismo" ha due distinti, e sotto un certo aspetto antitetici, significati. Il primo è quello che il termine [...] che la realtà degli universali viene concepita come trascendente rispetto agl'individui (realismo estremo, platonico) o come immanente negl'individui stessi (realismomoderato, aristotelico). Il primo difende, cioè, la tesi degli universalia ante rem ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] stringato; il romanzo psicologico scompare. V.V. Linna si richiama al romanzo operaio e populista; E. Joenpelto pratica un realismomoderato; V.V.V. Meri si ispira a un modernismo di tipo sperimentale; e con altre varianti adottano criteri modernisti ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] concetto che l’intelletto astrae dalle condizioni individuanti a partire dalle conoscenze sensibili; tale soluzione è nota come ‘realismomoderato’.
Linguistica
U. linguistici L’insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o ...
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Famiglia di pittori di Anversa, di cui il più noto è David il Giovane (Anversa 1612 - ivi 1661); risentì dello stile tardo di A. Brouwer e in seguito di D. Teniers il Giovane per giungere a un realismo [...] moderato e sommesso; dipinse soprattutto scene di genere di ambiente borghese o popolare, rese con disegno attento e interesse ritrattistico, e con colorito via via più chiaro e luminoso. Opere nei principali musei di Anversa, Bruxelles, Parigi, ecc. ...
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GILBERTO Porretano (Gilbertus Porretanus; Gilbert de la Porrée)
Francesco Pelster
Teologo e filosofo, nato nel 1070 a Poitiers; fece i suoi studî sotto Bernardo di Chartres e probabilmente anche sotto [...] l'incitamento che dava ai suoi discepoli. Nelle dispute contemporanee sugli "universali", egli sostenne con un realismomoderato la teoria della conformità: il fondamento della universalità starebbe nelle forme che si concretano nei singoli individui ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] rilevare come le ultime proposte di Putnam (1981, 1987), benché intendano difendere una prospettiva realista moderata (il "realismo interno"), siano in realtà meglio caratterizzabili come un originale tentativo di conciliare il pragmatismo con il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È difficile individuare un’unica prospettiva teorica che si ponga come caratteristica [...] realtà; afferma inoltre il primato della conoscenza intuitiva del singolare sulla conoscenza astratta, e confuta sia il realismomoderato (di stampo tomista), sia la teoria scotista delle formalità.
Antropologia ed etica
Il rapporto tra l’anima ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] bensì indifferente nelle cose singole. Campioni di un'ultrarealismo mitigato si trovano molto avanti anche nel successivo periodo. Nel realismomoderato, che fu inaugurato da Abelardo, più in là del quale la scolastica posteriore non è andata, ha una ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] appaiono in Natura" (ibidem).
Per quanto riguarda gli atomi, Boltzmann era un realista, ma il suo era un realismomoderato e pieno di sfumature, come dovrebbe essere chiaro dal riferimento a Mach quale promotore di una prospettiva scientifica vicina ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] a placarle.
Nel '48 il G. seguì le vicende della guerra da una posizione oscillante tra il radicalismo e il realismomoderato: restio a far parte di un movimento organizzato, ricorreva ancora all'opuscolo d'occasione per invocare nell'ottobre del '48 ...
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