Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] e A. Libera e il contributo critico di E. Persico e G. Pagano.
Dal 1940 l’influenza delle cosiddette normative razionaliste si estese fuori dall’area dei paesi di grande sviluppo economico, sia come occasione di rinnovamento sociale delle condizioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In linea con le radicali novità del movimento moderno maturano in Italia, e in particolare [...] del Gruppo 7) Larco e Rava. Il 1931 segna dunque, a detta di Terragni, la fine del periodo “squadrista” del razionalismo italiano, aprendo la strada a diversi orientamenti e alle polemiche interne al fronte modernista sull’architettura più idonea a ...
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Architetto (Parigi 1898 - ivi 1983). Esponente del razionalismo francese fra le due guerre, lavorò in collaborazione con M. Lods (1925-40), realizzando soprattutto complessi residenziali con l'uso di elementi [...] prefabbricati: Champdes-Oiseaux, Bagneux (1931-32); Cité de la Muette, Drancy (1932-35); Maison du Peuple, Clichy (1937-39). Tra le opere del dopoguerra: Cité Rotterdam, Strasburgo (1951), nuovi edifici ...
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Filosofo (Metz 1851 - Parigi 1894). Teorizzò un razionalismo morale, che è sotto l'influenza dello spiritualismo francese da Cartesio a Maine de Biran e Lachelier. Ebbe varî discepoli, tra cui i più noti [...] sono Alain e P. Desjardins. I suoi scritti sono stati pubblicati postumi: Fragments (in Revue métaphysique et de morale, 1898), Les célèbres leçons (1926), Célèbres leçons et fragments (1950), che raccoglie ...
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Architetto (Pesaro 1907 - Roma 1982). Esponente del razionalismo italiano tra le due guerre, con L. Piccinato, G. Cancellotti e A. Scalpelli realizzò Sabaudia (1933) e Carbonia (1938) con I. Guidi e C. [...] Valle. Partecipò ai principali concorsi indetti dal regime fascista: città universitaria di Roma (1933), palazzo del Littorio (1935), stazione di Venezia (1935), piano regolatore di Aprilia (1936), piazza ...
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Poligrafo (Chieri, Torino, 1735 - Torino 1794); combatté il razionalismo (Della falsa filosofia, 1777); la sua opera più nota è Il secolo d'Augusto (1769), nella quale preannuncia per l'Italia un "imminente [...] risorgimento" ...
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Architetto finlandese (Tampere 1900 - Helsinki 1952). Esponente del razionalismo e maestro di A. Aalto, è noto per il piano regolatore del centro di Helsinki (1949, in collaborazione con E. Kräkström, [...] che lo portò a termine dopo la morte di L.) ripreso nel 1961 da A. Aalto. L. realizzò anche lo Stadio Olimpico di Helsinki (1933-40; ampliamento 1952) ...
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Teologo luterano (Kassel 1765 - Heidelberg 1836). Passò dal razionalismo kantiano al teosofismo dello Schelling: Theologoumena (1806), Judas Ischarioth (1816-1818). La sua opera maggiore però, Die dogmatische [...] Theologie (1833), documenta il suo passaggio definitivo, mediato dalla filosofia hegeliana, alle posizioni della cosiddetta "teologia speculativa", di cui fu, insieme a P. K. Marheinecke, uno dei maggiori ...
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Architetto statunitense (n. Springs, Kentucky, 1902). Ricollegandosi al razionalismo di R. J. Neutra e all'organicità di F. L. Wright, tra il 1936 e il 1941 ha collaborato con G. Nelson a varî di progetti, [...] significativi per lo studio psicologico degli ambienti, modellati in base alle esigenze del fruitore (Fairchild House, 1941, New York). Nel dopoguerra ha lavorato con R. Loewy e A. Fordyce ...
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Architetto cèco (n. Praga 1898 - m. 1967). Sulla traccia del razionalismo architettonico tedesco, fu tra i maggiori protagonisti del rinnovamento dell'architettura in Cecoslovacchia. Tra le sue opere: [...] centrale elettrica di Kolín (1930) e, a Praga, palazzo delle assicurazioni Merkur (1934), progetti di ricostruzione della cappella Betlemme, ricostruzione del Carolinum ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...