Mimo romano di origine antiochena (seconda metà sec. 1º a. C.). Si affrancò dalla schiavitù grazie alla fama ottenuta per la sua abilità di mimo e di compositore di mimi (improvvisati e scritti). Chiamato a Roma da Giulio Cesare, gareggiò col mimografo Decimo Laberio su cui riportò una celebre vittoria. I suoi mimi sono perduti (ne rimangono pochi frammenti), ma ci è pervenuta una collezione di circa ...
Leggi Tutto
Scrittore romano di mimi (probabilmente 106 a. C. - 43 a. C.). Di famiglia equestre, fu costretto da Cesare, offeso per la sua mordacità, a calcare già anziano le scene come attore in un suo mimo, in competizione [...] , come istrione, la dignità equestre). Pare che neppure in quell'occasione L. abbia risparmiato Cesare, che dichiarò vincitore PublilioSiro, ma restituì a L., con una grossa somma di denaro, l'anello distintivo dell'ordine equestre. Ci sono giunti ...
Leggi Tutto
Filologo inglese. Nacque a Oulton nel Yorkshire, nel 1662; nel 1700 fu nominato Master del Trinity College, nel quale ufficio rimase fino alla morte (1742).
Nella ricca biblioteca di E. Stillingfleet, [...] corrente al tempo del concilio di Nicea (325). L'edizione di Terenzio (1726) che contiene anche le sentenze di PublilioSiro e le favole di Fedro, è particolarmente notevole per una breve trattazione sulla metrica antica latina e sulle sue differenze ...
Leggi Tutto
Autore di un poema didattico intitolato Deliciae cleri, e dedicato intorno al 1055 all'imperatore Enrico III e a sua moglie Agnese. Il poeta aveva allora, com'egli stesso afferma, 36 anni: è tutto quel [...] fine un dialogo fra il poeta e il suo libro. Le Deliciae intendono emulare i Disticha Catonis e le sentenze di PublilioSiro, ma attingono specialmente alla Bibbia, e in particolar modo ai cinque libri che il Medioevo attribuiva a Salomone. Godettero ...
Leggi Tutto
Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] di Marco Antonio). Il m. ebbe dignità letteraria al tempo di Cesare per opera di Decimo Laberio e di PublilioSiro; durante l’Impero trionfò sugli altri generi comici. Molti componimenti medievali provano che nel Medioevo sopravvivessero certe forme ...
Leggi Tutto
Sentenza (gr. γνώμη), espressione brevemente concettosa di una norma morale, caratteristica della letteratura greca in genere e propria, in particolare, della cosiddetta poesia gnomica, genere di poesia [...] di Menandro ordinate alfabeticamente.
Della poesia gnomica romana è stata conservata una raccolta di 700 sentenze tratte dai mimi di PublilioSiro in senari giambici o settenari trocaici. A Catone si deve una raccolta di sentenze, dalla quale va però ...
Leggi Tutto
L’attività letteraria tesa alla raccolta di proverbi.
Il termine compare tardi (sembra per la prima volta nel sofista Zenobio), ma raccolte di proverbi furono fatte in Grecia fino dal 4° sec. a.C. (per [...] le raccolte, nel 13° sec., di Gregorio di Cipro e di Massimo Planude. Nel 1500 Erasmo da Rotterdam fece una raccolta complessiva, con commento, di Adagia. Per Roma furono fatte raccolte di proverbi dagli scritti di PublilioSiro, Plauto e Terenzio. ...
Leggi Tutto
CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] di G. Berengo); infine, non più nella collezione Antonelli, il C. pubblicò il testo e la traduzione delle Sentenze di PublilioSiro, Padova 1871. Quanto debba al C. l'edizione di Apicio curata da G. B. Baseggio nella collezione Antonelli, è incerto ...
Leggi Tutto
SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] di 149 sentenze in prosa, in ordine alfabetico, provenienti in massima parte dal liber de moribus e aggiunte a completare le sentenze di PublilioSiro da N a Z in una redazione che conteneva solo quelle da A a N.
Poco per volta, lungo la tradizione ...
Leggi Tutto
PROVERBIO (dal lat., secondo alcuni, probatum verbum, secondo āltri pro e verbum; ted. Sprichwort)
Raffaele CORSO
Camillo CESSI
Sotto questo nome si comprendono comunemente detti di varia forma e origine, [...] Grecia il loro influsso sulla letteratura dotta, benché molti proverbî popolari si debbano trovare di certo nelle Sentenze di PublilioSiro, così come si risentono nelle commedie di Plauto e di Terenzio.
Medioevo ed età moderna. - La popolarità è si ...
Leggi Tutto
bis dat qui cito dat
(lat. «dà due volte chi dà presto»). – Noto aforisma latino che deriva forse da un verso di Publilio Siro, mimografo latino del 1° sec. a.C.
mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale...