PROSELITO (dal gr. προσήλυτς "sopraggiunto")
Alberto Pincherle
Questo termine è usato modernamente per indicare chi si aggrega volontariamente a una data religione, accettandone le credenze e i riti. [...] affine ai semi-convertiti, ma la cui esistenza è esclusa dagli studiosi più recenti e autorevoli.
L'atteggiamento del giudaismo verso i proseliti variò secondo le scuole e i tempi. La scuola di Shammai si mostrò più severa di quella di Hillel; ma in ...
Leggi Tutto
OVADIAH
Luigi Russo
(Obadiah il proselito). – Nacque nella cittadina di Oppido Lucano verso l’anno 1070, da Dreux (Droco) e da Maria, che lo diede alla luce insieme a un fratello gemello, Ruggero. Fu [...] , pp. 110-134; Catalogus Baronum. Commentario, a cura di E. Cuozzo, Roma 1984, p. 191; M. Perani, Una menzione di O. il Proselito da Oppido Lucano in un commento a Proverbi 19, 14 di Shemariah ben Elijah ben Jacob Ikriti, in Sefer Yuḥasin, VII (1991 ...
Leggi Tutto
Attività svolta da una religione, un movimento, un partito per cercare e formare nuovi seguaci.
Mentre le religioni tribali e nazionali non hanno alcuna tendenza a estendersi al di là della comunità sociale [...] via di salvezza per ogni individuo umano: mossi da ideali soteriologici i rappresentanti della religione cercano di conquistare il maggior numero di proseliti. L’attività missionaria è una forma organizzata del proselitismo.
Nel giudaismo, il nome di ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nel Medioevo centrale
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla vita e alla cultura ebraica dei secoli XI-XII [...] attraverso la Siria, la Mesopotamia, la Terrasanta e, infine, l’Egitto. Oltre che per le sue memorie, Ovadyah il Proselito (questo il nome assunto da Giovanni nell’ebraismo) è noto anche per un altro importante lascito: le prime trascrizioni di ...
Leggi Tutto
Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] non possiamo non dirci crociani') nel 1951 riepilogò il radicamento nella nostra cultura di quel duraturo magistero un anomalo proselito come G. Contini. Si può anche supporre che il crocianesimo rap-presentasse una trincea accademica contro i rischi ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica applicata all'astrologia
Edward S. Kennedy
La matematica applicata all'astrologia
L'astrologia può essere definita come [...] di Balkh, da giovane soggiornò in Iraq, e a Baghdad studiò con diversi maestri fino a divenire un ardente proselito dell'astrologia.
Compose numerose opere che contribuirono ad accrescere la sua fama; tuttavia, i quarantuno libri da lui scritti ...
Leggi Tutto
Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] di rintracciare la «lenta e quasi impercettibile evoluzione, per cui l’imperatore giunse a dichiararsi protettore e finalmente proselito della chiesa»99. Gibbon chiarisce che Costantino, per un lungo periodo, riconobbe nel Sol Invictus ovvero in ...
Leggi Tutto
(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] Aquila anche nella letteratura rabbinica. Vagliate le fonti, si può stabilire con sufficiente certezza che Aquila era un proselito (gentile convertito al giudaismo) nativo del Ponto, divenuto poi in Palestina discepolo del famoso rabbi ‛Aqībā (v.). E ...
Leggi Tutto
L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] . Il processo di integrazione non è mai agevole: l’abiura ne fa un rinnegato e un eretico, circondato dal sospetto anche se proselito e neofita (perché c’è anche chi, deluso, torna nell’alveo della Chiesa di Roma)114. De Felice, poi, non conosce né ...
Leggi Tutto
proselito
proṡèlito (non com. ed erroneo proṡèlite, pro-ṡèlita) s. m. (f. -a) [dal lat. tardo (eccles.) prosely̆tus, e questo dal gr. προσήλυτος, propr. «sopravvenuto»]. – Nell’antica religione ebraica, chi si convertiva dal paganesimo al...
proselitismo
proṡelitismo s. m. [der. di proselito, sull’esempio del fr. prosélytisme]. – La tendenza a fare proseliti, e l’attività svolta per cercarli e formarli: p. di una religione, di un partito, o dei seguaci di una religione, di un...