Scultore italiano (Mazara del Vallo 1920 - Milano 2005); ha studiato all'Accademia di Palermo, quindi a Roma (dal 1944) con R. Guttuso, orientandosi poi ben presto verso l'astrattismo (nel 1947 è stato [...] che si sviluppa al di là di esso. Il suo interesse per problematiche architettoniche e urbanistiche si è concretizzato nella propostautopica delle Città frontali (1969) e nelle realizzazioni a Gibellina (1976-81, tra cui la grande stella in acciaio ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] cripto-protestanti dall'altra, ma una frattura che colpisce all'interno la comunità cristiana e mette in crisi la propostautopica di resurrezione di una Chiesa veneziana ripresa all'inizio degli anni '30 e teorizzata da Gasparo Contarini. Ciò non ...
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Con transizione costituzionale si usa intendere un lungo percorso di ipotesi progettuali per la riforma di parti della C. repubblicana del 1948. La ix, l'xi e la xiii legislatura hanno avuto commissioni [...] . economica. Prima di concludere i suoi lavori, la Commissione Bozzi discusse una proposta, presentata dai commissari P. Scoppola, A. Barbera, G. Giugni, G. tra grande e piccola riforma, e utopica la ricerca della migliore Repubblica possibile. La ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] (1993, p. 12). Per di più la perdita della dimensione utopica (di cui il maggio 1968 era ancora un'espressione), che si .
Tra gli autori che si sono affiancati a Ōe nella proposta di un pieno rinnovamento espressivo, in netta rottura con il ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] imposte, ma che indicò anche l'assenza di una chiara proposta politica fra i suoi avversari, i quali non ottennero infatti restaurativi'' per assicurare comunque l'accesso a quella dimensione utopica e ''critica'' che l'ideologia del testo vorrebbe ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] all'età domizianea; per il sacello di Giuturna viene pure proposta una fase di ristrutturazione in età domizianea con un totale storico − al fallimento pratico la loro profonda tensione utopica. Consensi quasi unanimi ha riscosso invece la Moschea di ...
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(IV, p. 63; App. II, i, p. 229; III, i, p. 122; IV, i, p. 150; V, i, p. 203)
La voce architettura, presente sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana, venne redatta da G. Giovannoni, che cercò di definire [...] , si andavano esaurendo anche le tematiche legate al concetto di macrodimensione, la cui proposta megastrutturale risultava evidentemente utopica e non praticabile: era tuttavia evidente come questi progetti portassero un contributo positivo nell ...
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Terremoto
Giancarlo Scalera
(XXXIII, p. 639; App. II, ii, p. 981)
Un panorama sulla sismologia, la parte della geofisica che studia i t. come fenomeno fisico, è presentato nell'omonima voce di G.B. [...] anni Cinquanta e Sessanta, del modello della 'deriva dei continenti' proposto negli anni Venti da A. Wegener. Tale modello mette in di costruzione antisismica, fino ad affrontare la forse utopica possibilità di una 'città ideale', nella quale nessuna ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] computerizzati, ma in contrasto con la matrice utopica e costruttivista di Schöffer egli concepì opere e sostanzialmente positivo anche per la varietà delle iniziative e delle proposte, il rapporto tra l'informatica e le discipline storico-artistiche ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] intermedie tra accettazione e rifiuto dei nuovi scenari urbani, proposte da P. Virilio. Il terzo problema ha invece dal loro tecnicismo per riscoprire l'inevitabilità di una tensione utopica verso la bellezza della c., una bellezza che comprenda ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...