Nella terminologia grammaticale greca, si dice di parola che ha l’accento acuto sulla terzultima sillaba (es., ἄνϑρωπος). Per estensione, con riferimento ad altre lingue, di parola che ha l’accento tonico sulla terzultima sillaba, cioè sdrucciola (es., ànima) ...
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. Il cursus è una cadenza o clausola ritmica, molto ricercata nella prosa "regulata" latina del Medioevo, cadenza o clausola che chiude armoniosamente i periodi e membri di periodo, e che comprende almeno [...] o anche, con l'ammesso scioglimento del quadrisillabo, examinátis quae tángimus. Il velox consta di un polisillabo proparossitono seguito da un quadrisillabo parossitono, vínculum fregerámus, consíliis et respónsis, e perfino cándida nostra sígna. Il ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] kup da capu, ecc.; 3. u̯á(ìn posizione), p. es. ju̯álb da albu; bu̯árba da barba; su̯áng da sangue, ecc. (e anche nel proparossitono ju̯árbul da arbore).
Per il lat. ĕ, ae, oe: 1. i (in sill. libera). p. es. dik da dece(m); čil da caelu, ecc.; 2. i ...
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diastole
Gian Luigi Beccaria
I metricologi chiamano d. l'avanzamento dell'accento che si verifica nel verso per necessità ritmiche (‛ sistole ' il fenomeno contrario): spesso è difficile stabilire se [...] provenzale (lingue che fanno cadere l'accento sull'ultima sillaba sonora, per la nota tendenza a eliminare il ritmo proparossitono). Il caso più noto (è di tutta la tradizione poetica predantesca, indi petrarchesca, e rimasto stabilmente nella lingua ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] sdrucciole come pecora, opera, rimprovera si spiegano con il fatto che in sillaba libera una vocale tonica è più breve in un proparossitono che in un parossitono e perciò [ε] e [ɔ], in uno sdrucciolo, sono meno soggette a dittongarsi (il che non ha ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] con team; ciò si verifica anche nell’accentazione (festival originariamente assunto come francesismo e quindi ossitono, ora proparossitono sul modello dell’inglese) e nell’adattamento di toponimi stranieri, come nel caso del nome della capitale ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] noti d'accento, che si riflettono nel neolatino, sono d'altra natura e cioè:
1. La penultima breve di un proparossitono chiama l'accento quando sia seguita da muta + liquida (r), senza cambiare di quantità (tenúbrae, intúgrum, colŭ???brum, ecc.). La ...
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Lingua
Giovanna Frosini
Il tentativo di delineare un profilo fonomorfologico della lingua di M. incontra molte difficoltà: in primo luogo la complessità straordinaria dell’oggetto dell’indagine, quel [...] fosse parossitono), forme sincopate e non sincopate si alternano in entrambe le categorie (avverbio su parossitono o proparossitono); ma M. mostra comunque, almeno fino al Modo che tenne il duca Valentino, una significativa sensibilità verso ...
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proparossitono
proparossìtono agg. [dal gr. προπαροξύτονος, comp. di προ- «avanti» e παροξύτονος «parossitono»]. – Nella terminologia grammaticale greca, di parola che ha l’accento acuto sulla terzultima sillaba (per es., ἄνϑρωπος). Per estens.,...
sdrucciolo1
sdrùcciolo1 agg. e s. m. [der. di sdrucciolare]. – 1. agg. Che ha l’accento sulla terzultima sillaba (v. proparossitono): parola s.; «esile», che ora è pronunciato s., si è pronunciato piano fino al secolo 19°. In senso largo,...