Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose, precisandone la quantità e la qualità, e a volte i rapporti spaziali. Il p. ha quindi non solo funzione anaforica e cataforica, cioè di richiamare o anticipare ...
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questo
. Dell'aggettivo e pronome dimostrativo q., che indica persona o cosa nell'ambito o di chi parla (If X 78 ciò mi tormenta più che questo letto) o di un contesto immediatamente precedente o successivo [...] (v. 3.4.1.). Tra le 28 di ‛ queste ', cfr. III VI 3, IV XVII 7, XXV 4.
3.4.1. Tra le ben 170 ricorrenze del pronome ‛ questo ' si ricordino, per la posizione di q., I III 9 per questo fare, III II 1 a questo perfettamente trattare, VI 7, I VIII 1 mi ...
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CHIUNQUE
Il pronome chiunque può avere una duplice funzione.
• Come pronome ➔indefinito indica genericamente ‘qualunque persona’
Alla festa del paese chiunque sarà ben accetto
• Come pronome ➔relativo [...] indefinito significa ‘qualunque persona che’
Chiunque lo desideri può scattare delle fotografie al quadro
Per questa ragione va evitata la forma ridondante chiunque che
Chiunque sappia, parli non ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] verso la fine del primo anno di vita, il riconoscimento della propria immagine allo specchio, l’uso del pronome io, l’opposizione, sono le prime manifestazioni che consentono una individuazione dello sviluppo dell’Io. Il concetto di individuazione ...
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Pronome personale femminile singolare.
L’uso del l. come forma allocutiva di cortesia comune nel dialogo con estranei, si è divulgato in Italia, sull’esempio spagnolo, nel 17° sec.; ma già nel 15° si era [...] cominciata a usare la terza persona, riferita a un ‘Vostra Signoria’ o simili. Il regime fascista, dispose l’abolizione del l. nella corrispondenza ufficiale, a favore del ‘voi’ o, secondo i casi, del ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho [...] sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’ ha sognato a me).
Il termine è comune in italiano, mentre gli anglosassoni hanno adottato il pronome latino (id) e i Francesi adoperano le ça. ...
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esso
Riccardo Ambrosini
1. Pronome personale e dimostrativo e, meno spesso, aggettivo dimostrativo, e. è attestato 9 volte nella Vita Nuova, 4 nelle Rime, altrettante nel Fiore, ma 228 volte nel Convivio [...] esso poeta satiro: varianti sostanziali di ipse dixit.
5. Nell'uso di e. in D., con funzione di pronome e di aggettivo, è percepibile, quindi, sia la conservazione del valore identificatorio del latino ipse (nella struttura aggettivale, trasformato ...
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tibi
Dativo del pronome latino, riferito a D. nell'apostrofe con cui Cacciaguida lo accoglie nel cielo di Marte: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianua reclusa? (Pd XV 29).
Un'altra [...] occorrenza del pronome si registra nel ‛ descort ' trilingue: Rime dubbie V 2 quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude? ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...