legittimita, principiodilegittimità, principiodiPrincipio che accorda validità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno di essere riconosciuto [...] forza non è sufficiente a garantire la continuità del dominio e che nessun ordinamento diventa legittimo per il solo fatto di essere effettivo, cioè capace di ottenere obbedienza, ma che un ordinamento è effettivo solo se può contare sulla l. del ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] and the mandate to rule, Berkeley 1978 (tr. it.: Re o popolo. Il potere e il mandato di governare, Milano 1980).
Bobbio, N., Sul principiodilegittimità, in Studi per una teoria generale del diritto, Torino 1970, pp. 79-93.
Bobbio, N., La teoria ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] etico-religiosi). Correlativamente, nella politica egli pone a fondamento della vita degli stati il principiodilegittimità, sola forza morale capace di rigenerare l'uomo e di restaurare il diritto che la Rivoluzione francese ha calpestato. Tale ...
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Complesso di norme che ordinano e disciplinano una determinata istituzione o attività.
Diritto
L’o. giuridico
Dell'o. giuridico si hanno sostanzialmente tre concezioni. La teoria normativa, che fa capo [...] potere sta nella sovranità popolare (art. 1, co. 2, Cost.: «la sovranità appartiene al popolo»); negli o. assoluti il principiodilegittimità del potere sta nella volontà del monarca; negli o. teocratici, nella volontà divina. Il perseguimento ...
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Potere
Angelo Panebianco
(XXVIII, p. 117)
Non tutto ciò che il linguaggio comune definisce potere è tale per le scienze sociali. In primo luogo, non lo è la capacità di disposizione e di manipolazione [...] nei regimi dispotici, ma la sua stabilità presuppone sempre il consenso. E il consenso dipende dall'esistenza di un accettato e condiviso principiodilegittimità (ciò che Ferrero definisce i Geni invisibili della città). Per J. Ortega y Gasset (1921 ...
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Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] e discordi passioni. Qui come là si vide il tentativo di monopolizzare la vittoria a danno di altri che pure avevano contribuito a conseguirla. Se al principiodilegittimità che aveva dominato a Vienna si sostituirono, con maggiore ragionevolezza ...
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VIENNA (ted. Wien; A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans TIETZE
Giuseppe GABETTI
Karl August ROSENTHAL
Roberto PARIBENI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Carlo MORANDI
Franco VALSECCHI
Capitale [...] per ottenere questo fine era il principiodilegittimità, mediante il quale poteva sostenere i diritti del re di Sassonia contro la Prussia, di Ferdinando IV dei Borboni di Napoli contro Gioacchino Murat e dei Borboni di Parma contro Maria Luisa, la ...
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PERGAMO
Giuseppe CARDINALI
*
Goffredo BENDINELLI
. Antica città della Misia, a nord del Caico, a 120 stadî dal mare, su una collina di forma conica, della quale in origine occupò soltanto la cima, [...] anni prima ch'egli passasse all'azione, e, conscio della forza morale che il principiodilegittimità esercitava sul mondo ellenistico, non cercò un motivo diretto di rottura con Antioco, ma rifiutò invece (verso il 230 a. C.) il pagamento del ...
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LUBIANA (in sloveno Ljubljana, in ted. Laibach; A. T., 77-78)
Antonio Renato TONIOLO
Alojzij RES
Piero STICOTTI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Città della Iugoslavia, centro della Slovenia, [...] si mise a caldeggiare un regime costituzionale, che desse qualche soddisfazione ai Napoletani senza ledere il principiodilegittimità, ma Metternich giunse a dire che avrebbe combattuto tale regime, anche se fosse stato liberamente concesso ...
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FRANCESCO GIUSEPPE I di Asburgo-Lorena, imperatore d'Austria, re d'Ungheria, ecc
Francesco Tommasini
Nato il 18 agosto 1830, nel castello di Schönbrunn presso Vienna dall'arciduca Francesco Carlo secondo [...] , avrebbero avuto bisogno d'un profondo riordinamento. Inoltre, considerò sempre che il principiodilegittimità e l'onore del suo esercito gli vietavano di cedere, anche contro compensi, territorî ereditarî, quando ciò non fosse inesorabilmente ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...