In medicina, aumento stabile del volume totale dei globuli rossi del sangue circolante. Può essere reale, manifestandosi come una malattia primitiva (p. vera, p. familiare benigna) o secondaria a varie cause (malattie polmonari croniche, cardiopatie ecc.); oppure relativa (pseudo-p.), se il volume totale dei globuli rossi circolanti è normale mentre è diminuito il volume plasmatico per stress, disidratazione ...
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busulfan
Farmaco utilizzato nella terapia di leucemie e policitemia. È dotato di azione citotossica, essendo in grado di interferire con la replicazione del DNA e con la trascrizione di RNA. Ha un’azione [...] marcata verso le cellule del midollo osseo ematopoietico, mentre svolge un ruolo meno attivo nei confronti dei linfociti; particolare tossicità è stata dimostrata sulle cellule staminali ...
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Aumento del normale numero di globuli rossi: nell’i. assoluta (policitemia) per reale aumento (per es., morbo di Vaquez) e, nell’i. relativa, per diminuzione della quota plasmatica del sangue (per es., [...] per disidratazione dell’organismo) ...
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iperglobulia
Aumento del normale numero di globuli rossi. Si distingue un’i. assoluta (detta anche policitemia), cui corrisponde un reale aumento di tale numero (come nel morbo di Vaquez), e un’i. relativa, [...] apparente, dovuta a diminuzione della quota plasmatica del sangue (per es., per disidratazione dell’organismo) ...
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eritrocitosi
Aumento del numero dei globuli rossi contenuti in 1 mm3 di sangue oltre i valori fisiologici (➔ policitemia); avviene per cause diverse: variazione di altitudine, cardiopatie congenite, [...] tubercolosi splenica, intossicazioni fosfo-arsenicali. Una forma particolare di e. è quella talora osservabile nella malattia policistica del rene, conseguente a una esagerata produzione di eritropoietina ...
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Medico austriaco (n. 1868 - m. Innsbruck 1955), prof. all'univ. di Innsbruck, noto per aver studiato una forma benigna di policitemia (morbo di G.), per lo più associata a ipertensione arteriosa, ma senza [...] splenomegaglia né leucocitosi e trombocitosi ...
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replezione
Riempimento di un organo: in partic., r. della vescica. Anche l’aumento della massa sanguigna in modo abnorme per policitemia o ipervolemia. ...
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MONGE, Malattia di (malattia delle Ande; mal di montagna prolungato)
È una sindrome nella quale C. Monge, medico peruviano nato a Lima il 13 dicembre 1884, ha riunito, distinguendole per gravità e decorso [...] eritremie da perdita di acclimatazione o da inadattamento alla vita in alta montagna.
Nelle sindromi lievi, oltre alla policitemia, si ha esauribilità nelle prestazioni fisiche e in quelle psichiche, colorito eritrosico che negli sforzi può diventare ...
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(o eritrocito) Globulo rosso del sangue (➔emazia).
Formula (o curva) eritrocitometrica Con riferimento alla determinazione delle dimensioni degli e., il grafico ottenuto dall’esame di un numero elevato [...] cause diverse: variazione di altitudine, cardiopatie congenite, tubercolosi splenica, intossicazioni fosfo-arsenicali (➔ iperglobulia; policitemia).
Una forma particolare è quella talora osservabile nella malattia policistica del rene, conseguente a ...
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Budd, George
Francesco Romeo
Medico inglese (North Tawton, Devonshire, 1808 - Barnstaple, Devonshire, 1882). Fu medico della marina militare a Greenwich, dove compì studi sul colera e sullo scorbuto, [...] ma di solito la trombosi è acquisita, in relazione a uno stato di ipercoagulabilità da malattie mieloproliferative (policitemia vera, mielofibrosi) e altre malattie del sangue quali l’anemia a cellule falciformi, l’emoglobinuria parossistica notturna ...
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policitemia
policitemìa s. f. [comp. di poli-, cito- e -emia]. – In medicina, aumento stabile del volume totale dei globuli rossi del sangue circolante: può essere «reale» (detta anche poliglobulia assoluta) e manifestarsi come una malattia...