Letteralmente, potere della ricchezza; nel linguaggio politico, comunemente con accezione polemica, preponderanza nella vita pubblica di gruppi detentori della maggior parte della ricchezza, e più propriamente, secondo l’accezione comune, predominio politico di grandi finanzieri, banchieri, e simili ...
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britannofobia
s. f. L’avversione nei confronti dell’Inghilterra e degli inglesi.
• mai l’uomo dell’impresa, del libero mercato, degli animal spirits del capitalismo liberista, delle tre «I» inglese compreso, [...] », che con il fascismo celebrò la britannofobia vittimistica dell’Italia «proletaria» vessata dagli squali senz’anima della plutocrazia anglosassone (e non solo). (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 26 settembre 2011, p. 41, Lettere al Corriere ...
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OMODEI, Luigi Alessandro
Andrea Spiriti
OMODEI (Homodei, Hamadei, Amodei, Amadei), Luigi Alessandro. – Nacque a Milano l’8 dicembre 1608, settimogenito di Carlo I e di Beatrice Lurani.
La famiglia di [...] terrieri nell’Alessandrino e in Brianza, gli Omodei si affermarono nel XVII secolo con i fratelli Emilio, finanziere legato alla plutocrazia genovese, e Carlo I, che nel 1613 acquisì dai Balbi il marchesato di Piovera. Fra i figli di quest’ultimo ...
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SCHÖNERER, Georg von
Franco VALSECCHI
Uomo politico austriaco, nato il 17 luglio 1842 a Vienna, morto il 14 agosto 1921 nel castello di Rosenau presso Zwett (Austria Inferiore). Fu appassionato cultore [...] , come il semitismo e la Chiesa di Roma; promozione degl'interessi del proletariato, soprattutto agricolo, contro la plutocrazia. Per l'estrema violenza dei suoi atteggiamenti, nel 1888 fu condannato alla perdita del mandato parlamentare e del ...
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SOREL, Georges
Carlo Antoni
Pensatore francese, nato il 2 novembre 1847 a Cherbourg, morto il 30 agosto 1922 a Boulogne-sur-Seine. Allievo dell'Ècole Polytechnique, ingegnere civile di ponti e strade [...] previde con ira la sconfitta della Germania e le delusioni dell'Italia - le "due nazioni del lavoro" - per opera della plutocrazia anglo-sassone e francese, accolse con gioia la rivoluzione bolscevica esaltando Lenin come un nuovo Pietro il Grande e ...
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PERTINACE, Publio Elvio (P. Helvius Pertinax)
Arnaldo Momigliano
Imperatore romano (1° gennaio - 28 marzo 193 d. C.). Nato ad Alba Pompeia (Alba in Piemonte) nel 126 d. C. da umile famiglia di liberti, [...] mesi del suo governo a realizzare notevoli economie. È poi caratteristico che egli, in corrispondenza di un ovvio desiderio della plutocrazia romana, scindesse totalmente i suoi beni privati dai beni del fisco (seguendo l'esempio di Antonino Pio) col ...
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HÉBERT, Jacques-René
Alberto Maria Ghisalberti
Rivoluzionario francese, nato ad Alençon il 15 novembre 1757, giustiziato a Parigi nel 1794.
Ebbe una giovinezza burrascosa; scoppiata la rivoluzione l'H., [...] schierati. Avverso al lusso, sebbene egli vivesse confortevolmente, alla corruzione, alle disparità sociali, ai preti e alla nuova plutocrazia delineava un programma di socialismo di stato e affermava che la prima proprietà è l'esistenza. Una comune ...
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Magnati
Guido Pampaloni
Magnas ha origine dal latino magnus, come primates da primus: quindi il " grande " dei cronisti del tempo di D. ne è la traduzione letterale, mentre " potente ", termine altrettanto [...] vitalità della stessa, il continuo meraviglioso sviluppo del periodo.
Il gruppo di governo, sintetizzato nella formula nobiltà-plutocrazia, logicamente non esaurisce in sé stesso la società politica del comune: esso costituisce il ceto dirigente, ma ...
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SEMBLANÇAY, Jacques de Beaune, signore di
Georges BOURGIN
Finanziere francese del sec. XVI. Figlio di Giovanni de Beaune, fornitore della casa d'Angoulême, divenne un grande negoziante e collaborò alla [...] morte il 9 agosto e impiccato a Montfaucon l'11.
Cortigiano arrendevole, abile nel maneggiare i denari, rappresentante tipico della plutocrazia borghese, S. non seppe sempre fare distinzione tra i denari suoi e quelli dello stato, che tuttavia servì ...
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HUYSMANS, Joris-Karl
Pietro Paolo Trompeo
Scrittore francese, nato il 5 febbraio 1848 a Parigi, dove morì il 12 maggio 1907. La sua famiglia era d'origine olandese. Dal 1866 al 1898 fu impiegato al [...] vita piccolo-borghese, il regresso della vita spirituale combattuta da un piatto illuminismo, la brutalità dell'industrialismo e della plutocrazia, la mancanza di senso estetico nelle classi dirigenti, ecc. ecc. Si può ben dire che l'iniziazione alla ...
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plutocrazia
plutocrazìa s. f. [dall’ingl. plutocracy, che è dal gr. πλουτοκρατία, comp. di πλοῦτος «ricchezza» e -κρατία «-crazia»]. – 1. Regime, sistema politico e sociale in cui le persone o i gruppi che detengono la ricchezza mobiliare...
plutocratico
plutocràtico agg. [dall’ingl. plutocratic] (pl. m. -ci). – Dei plutocrati o della plutocrazia; che si basa sulla plutocrazia, che appartiene alla plutocrazia o ne è caratterizzato: ceti p.; regime p.; l’accentuarsi di tendenze...