Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] gli imprenditori-capitalisti.
La teoria del plusvalore
La teoria del p., detta anche dello sfruttamento del lavoratore, può essere storicamente ricondotta a spunti dottrinali contenuti in opere degli economisti classici e soprattutto a un ...
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plusvalore ambientale
plusvalóre ambientale locuz. sost. m. – Nella teoria economica classica il plusvalore indica il profitto dell’impresa, ma oggi si tende a estenderne il significato anche alla produzione [...] all’impresa. La riflessione economica ha affrontato la questione come una contabilizzazione quantitativa del degrado e del plusvalore in modo da offrire risposte economiche agli stessi problemi. A questo scopo si va diffondendo lo strumento ...
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Valore, teorie del
Giorgio Lunghini
Fabio Ranchetti
Introduzione
Per 'teoria del valore' si possono intendere due cose distinte: la determinazione quantitativa dei rapporti secondo cui le merci vengono [...] dell'economia nel suo complesso.Il modo in cui Marx tenta di rappresentare il processo è il seguente. Si calcolino il plusvalore complessivo (3), il capitale complessivo (12), e il loro rapporto, che è pari al 25%: questo sarà il saggio generale del ...
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Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] di quanto ne incorporano. Il c. variabile compra la forza-lavoro che, oltre a riprodurre il proprio valore, crea il plusvalore, fonte del profitto.
C. Menger definì il c. come il potere di acquisto disponibile per investimenti produttivi, concezione ...
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Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] 1283). Ma se si tengono insieme il primo e il terzo volume di Das Kapital, appare chiaramente che, individuata nel plusvalore relativo la molla del progresso tecnico, la contraddizione evidenziata da Marx è che
mentre da un lato il progresso tecnico ...
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Economista e studioso di diritto (Maniów, Galizia, 1841 - Roma 1906), fratello di Carl e di Max; è fra l'altro autore di Recht auf den vollen Arbeitsertrag (1886), in cui per la prima volta si formulano [...] dubbî sull'originalità della teoria del plusvalore di Marx. ...
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sfruttamento del lavoro
Dottrina, nella tradizionale formulazione di K. Marx (Das Kapital, 1867-94, in particolare I libro), secondo la quale la classe che detiene la proprietà del capitale paga alla [...] di tempo che corre tra l’inizio della produzione e lo smercio del prodotto finito, dimostrò la corrispondenza fra il plusvalore e la ricompensa che spetterebbe alla classe borghese per anticipare capitali e salari.
Negli anni a seguire, la disputa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Benedetto Croce
Riccardo Faucci
Joseph A. Schumpeter osserva che «la filosofia di Benedetto Croce […] per noi ha un particolare interesse, sia perché lo stesso Croce fu un po’ economista, sia perché [...] puro lavoro e un’economia in cui accanto al lavoro ci sono altri fattori produttivi.
L’operazione con cui Marx deduce il plusvalore da tale raffronto fra due società, una ipotetica e astratta, l’altra concreta e reale, non può dar luogo ad altro che ...
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Socialista irlandese (Roscarbery, contea di Cork, 1785 circa - ivi 1833), seguace di J. Bentham e R. Owen; è autore di una notevole Inquiry into the principles of the distribution of wealth (1824), considerata [...] la principale opera di economia politica cooperativa, in cui già si trova esposta con chiarezza la teoria del plusvalore; vengono proposte nuove forme di impresa a carattere cooperativo e libere comunità socialiste, al fine di migliorare la ...
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Capitale, Il (Das Kapital)
Capitale, Il
(Das Kapital) Opera più importante di K. Marx, della quale egli però vide stampato (1867) solo il 1° libro: il 2° e il 3° furono pubblicati postumi da Engels, [...] e talune parti, che avrebbero dovuto costituire un 4° libro, da Kautsky con il titolo Teorie sul plusvalore (Theorien über den Mehrwert; 1905-10). Oggetto dell’opera è l’analisi economica della società capitalistica. Sulla base della logica hegeliana ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...