Poeta drammatico, nato a Roma il 20 gennaio 1830, morto a Livorno il 30 agosto 1881. Apparso fra il decadere di quello che fu poi chiamato il basso romanticismo, e le prime avvisaglie di quelle idee che, specie in Francia, annunciarono l'avvento sulle scene del cosiddetto naturalismo, il C. espone ingenuamente il suo credo poetico in un breve tratto del prologo del Nerone:
Quanto allo stile e al modo ...
Leggi Tutto
Poeta drammatico (Roma 1830 - Livorno 1881); la storia è alla base dei suoi drammi, tutti in versi a eccezione di uno solo; difatti egli preferì chiamarli poemi drammatici o anche commedie (Mario e i Cimbri, 1864; Nerone, 1871; Messalina, 1876; ecc.); la storia, nei drammi del C., è resa secondo le leggi del "verismo" non senza indulgere, d'altro lato, a un facile "lirismo del cuore" e col proposito ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] la morte di Giuseppe II e l’avvento dell’ex granduca di Toscana Pietro Leopoldo con il nome di Leopoldo II (1790-92), si assiste primo-romantiche alla Pellico si passa ai drammi storici di P. Cossa, alle commedie di P. Ferrari, a quelle di costume ...
Leggi Tutto
Uno dei più noti attori italiani fioriti tra la fine del secolo scorso e l'inizio del nostro. Nacque nel 1857 a Macerata, donde, quand'egli era fanciullo, la sua famiglia dovette per dissesti economici [...] arrivò, come quasi tutti i non figli d'arte, partecipando alle recite di una filodrammatica romana che s'intitolava a PietroCossa, ed era diretta da un vecchio e apprezzato dilettante piemontese, il Gerbino. Di lì passò al teatro regolare, prima con ...
Leggi Tutto
Commediografo, nato a Modena il 5 aprile 1822, morto a Milano il 9 marzo 1889. Studiò dapprima a Massa, dove il padre Sigismondo, ufficiale dell'esercito ducale, si era stabilito nel 1833, e poi, dal 1838, [...] , con molta stanchezza, ai modi e motivi della commedia "storica" che avevano dato l'aire alla sua fortunata carriera.
PietroCossa chiamò il F. il legittimo padre della moderna commedia italiana. In effetti, il suo Goldoni, scritto quando il dominio ...
Leggi Tutto
Scultore e pittore, nato il 25 marzo 1845, in Roma, dove morì il 19 agosto 1929. Indirizzato all'arte dal padre, vi si dedicò soltanto dopo compiuti gli studî nell'università romana. Premiato e biasimato [...] in Verona; fra i numerosissimi busti quelli a Francesco Carrara (Camposanto di Pisa), Jacopo Moleschott (Università di Roma), PietroCossa, di Sante a Pola, del generale Avezzana, di Mazzini e di Michelangelo Caetani in Campidoglio. Il F. fece parte ...
Leggi Tutto
Attore, di famiglia bolognese residente nel Veneto. Nacque verso il 1835, e, interrotti gli studî di filosofia, alla morte del padre, entrò qualche anno dopo in arte con la compagnia di Alessandro Monti; [...] lui un attore di singolare virtù espressiva: esecutore intelligente interpretò per primo, e con grandiosità di effetti, il Nerone di PietroCossa, nel 1871, con la compagnia Bellotti-Bon, a fianco della Tessero, della Campi, del Salvadori e del Belli ...
Leggi Tutto
Letterato e poeta, nato a Roma nel 1825 e ivi morto nel 1898. Appartenne a quella scuola romana che fiorì tra il 1849 e il 1870 e di cui egli fu lo storico, in una serie d'articoli apparsi nella Rassegna [...] del gruppo, i fratelli Maccari, come la "commedia togata" ch'egli compose nel 1862, Gliceria, non può competere col teatro di PietroCossa, il quale pur dovette senza dubbio al suo amico Castagnola l'idea di mettere in scena i costumi privati degli ...
Leggi Tutto
Giornalista, nato a Livorno il 15 novembre 1836, morto a Firenze il 13 dicembre 1895. Il primo periodico in cui collaborò, scrivendo di cose teatrali, fa l'Arte di Firenze; passò poi alla Lente. Nel'60 [...] son da ricordare i volumi Storia dei Burattini, la Fine di una Musa. Notevoli anche quelli sul Ferrari, sul Cossa, sul Giacosa. Il F. fu un piacevolissimo conferenziere. Gli giovarono molto la padronanza perfetta della lingua, la signorilità del ...
Leggi Tutto
CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] si arrese, e a Roma, nel settembre 1881, dette vita ad un "Comitato filellenico centrale italiano" (insieme con PietroCossa, L. Pianciani, Eugenio Popovich ed altri), dopo che già nel novembre 1880 aveva espresso al presidente del Consiglio Depretis ...
Leggi Tutto