peneio
Lucia Onder
Forma patronimica già presente nel passo delle Metamorfosi (I 452 ss.) al quale chiaramente D. s'ispira (cfr. anche l'espressione versa Peneyde nell'egloga responsiva a Giovanni del [...] Virgilio, II 33); letteralmente vale " di Peneo ", il padre di Dafne (v.), la ninfa amata da Apollo e trasformata in alloro. Quindi per traslato l'espressione la fronda peneia indica la fronda dell'alloro ...
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MALATESTA (Bastiani, de' Bastiani), Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a L'Aquila, attorno al 1545, da Sebastiano (donde forse deriva l'uso prevalente della forma patronimica Bastiani nelle edizioni delle [...] sue opere).
Nell'ambito letterario il M. compare nel 1576, allorché alcune sue rime trovarono posto in una raccolta di componimenti funebri in onore del conte bresciano Lelio Avogadro; più significativa ...
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CAPRAIA, Guido da (Guido Borgognone)
Zelina Zafarana
Figlio di Rodolfo detto Borgognone, è comunemente considerato nella letteratura storica come appartenente a un ramo collaterale della famiglia dei [...] conti Alberti. Il suo nome si incontra talvolta nei documenti anche nella forma patronimica (Guido Borgognonis). Titolare di possessi allodiali e feudali a cavallo tra le diocesi di Lucca e Pistoia - specialmente nella Valdinievole e nel Valdarno ...
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BORGOGNONI, Ugo
Augusto Vasina
Nacque a Lucca in un anno imprecisato da individuarsi presumibilmente negli ultimi decenni del sec. XII. Le origini, il periodo di formazione del B., l'identità e le condizioni [...] stesse della sua famiglia ci restano del tutto ignote. L'attribuzione del cognome, di sicura derivazione patronimica, è seriore: non è riscontrabile infatti nelle fonti documentarie che menzionano il B., mentre è presente nella tradizione manoscritta ...
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TIZZONE, Gaetano
Milena Montanile
– Non è possibile stabilire con esattezza la sua data di nascita, come pure quella della morte: originario di Pofi, piccolo centro del Frusinate, visse tra la fine [...] raccolte trent’anni addietro da Giovanni Veludo, a cui va il merito di aver ristabilito per primo la vera identità patronimica dello scrittore di Pofi (Veludo, 1887, p. 1011; Rossi, 1910). Figlio di Carlo Clemente, anche lui «amico delle umane ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] anche il termine eponimo, propriamente «che dà il nome a una città, a una famiglia, a un popolo e simili».
Con patronimia si intende il processo per cui si identifica la persona con il nome del padre ma anche la consuetudine per la quale in certe ...
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DALL'ANCONATA (dell'Anconata, da, de l'Anconata, de Lanconata, [de] Lanconelli, [de] Anconelli)
Pietro Marsilli
Famiglia faentina alla quale appartennero numerosi ceramisti, documentata dal XV al XVII [...] .
Capostipite si può considerare un Bartolino, del quale si conosce solo il nome, ma che rimarrà ricordato in forma patronimica nei documenti relativi ai suoi discendenti per quasi un secolo dopo la morte. Forse fu proprio Bartolino, ricco contadino ...
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GENTI
Giuseppe Cardinali
. In Grecia. - La parola γένος dalla radice γεν, donde anche γίγνομαι, γονεύς, ecc., racchiude l'idea di generazione, e significa l'insieme di persone nate da un antenato comune, [...] , e se ne ebbe poi incentivo a dare a tutti, anche a quelli che non l'avevano avuta in origine, forma patronimica (onde accanto al nome di Cerici si ebbe quello di Cericidi, e diventarono d'uso esclusivo i nomi di Diogenidi, Eumolpidi, Pemenidi ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] XV secolo. In precedenza, i riferimenti a J. si presentano vari e differenziati: dapprima sono limitati all'indicazione patronimica ("Pieri" o "Petri"); poi, dal 1409, registrano anche il luogo di nascita ("de Senis") ovvero imprese professionali di ...
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Branca, Taddeo del
Franco Mancini
Poeta e grammatico (secc. XIV-XV). Trascorsa la fanciullezza e parte della giovinezza nella nativa Verona (ancora canibus ditata), ne esulò avanti il 1405, l'anno della [...] figlio del poeta, pubblico conferenziere e ‛ sponitore ' a Verona del poema paterno e però, per una specie di patronimica antonomasia, soprannominato il ‛ Dante ': " Petrus Aliger de Florentia, dictus ‛ Dante ' ".
Bibl. - C. Cipolla, T. del B. e una ...
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patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.
patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...