partitocrazia
Predominio, strapotere dei partiti, che tendono a sostituirsi alle istituzioni rappresentative nella direzione e nella determinazione della vita politica democratica dello Stato. Il termine [...] fu introdotto nel dibattito politico italiano a partire dagli anni Sessanta in polemica con il consolidamento del sistema dei partiti nella società dell’Italia del secondo dopoguerra ...
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MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] la sua prolusione, per l'anno accademico 1949-50 su Governo parlamentare e partitocrazia [Firenze 1950] che introdusse nel lessico politico italiano il lemma "partitocrazia", destinato a grande fortuna). E fu anzitutto all'analisi e alla denuncia di ...
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STURZO, Luigi (App. II, 11, p. 924)
Angelo TAMBORRA
Uomo politico e sociologo, morto a Roma l'8 agosto 1959. Membro della Corte costituzionale per la Sicilia, nominato senatore a vita nel novembre del [...] Canossiane a Roma dove trascorse gli ultimi anni S. continuò a influire sul costume politico italiano, avversando la partitocrazia, il sempre più vasto intervento dello Stato nella vita economica italiana, senza esitare ad assumere posizioni di netta ...
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Scrittore e giornalista (Napoli 1887 - Roma 1972); già redattore del Resto del Carlino e del Mondo (1925-26) di G. Amendola, si ritirò dalla professione perché ostile al fascismo: ostilità che gli procurò [...] inglese (1925); Romantici e decadenti inglesi (1926); Romanticismo (1931; nuova ed. 1954); I partiti italiani dal 1948 al 1955 (1955); Destino dell'Occidente (1960); I partiti italiani: dallo statuto albertino alla partitocrazia (1968). ...
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PARTITI POLITICI (v. partito, XXVI, p. 423)
Giovanni Galloni
Domenico Caccamo
Fondamenti giuridici. - La Costituzione italiana afferma all'art. 49 il diritto dei cittadini ad associarsi liberamente [...] ai processi di burocratizzazione e alle tendenze oligarchiche in atto nei p. e ha tratto nuovi elementi la polemica alla partitocrazia (S. Valitutti).
Le fonti lecite tradizionali di autofinanziamento del p. sono tre: 1) il contributo dei soci; 2) il ...
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parlamentarismo
Sistema politico fondato sul eletto dai cittadini, sistema che si è sviluppato in epoca moderna (a partire dal 17° sec. in Inghilterra, dalla fine del 18° sul continente europeo). In [...] politici a regime parlamentare hanno cercato di limitare mediante riforme istituzionali i rischi di assemblearismo e partitocrazia, gli eccessi di frammentazione, di conflittualità e instabilità, nella prospettiva di un modello che si definisce ...
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Grillo-centrico
(grillo-centrico), agg. (iron.) Che ruota attorno a Beppe Grillo e al suo movimento politico.
• Queste due linee sono opposte: l’una tiene in sella [Pier Luigi] Bersani, l’altra lo sostituisce [...] stessa parte politica è stato accostato ai lepenisti francesi e infine, da un’altra tribuna, la sua polemica contro la partitocrazia è diventata l’imputata del giorno, il brodo di coltura della sparatoria di ieri. (Dario Di Vico, Corriere della sera ...
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(MSI) Partito politico fondato nel dicembre 1946 per iniziativa di fascisti che avevano militato nella Repubblica sociale italiana. Eletto segretario G. Almirante, alle elezioni politiche del 1948, il [...] anni 1980 il MSI-DN si caratterizzò per una politica di opposizione complessiva al sistema dei partiti (definito partitocrazia), senza rimettere in discussione la propria tradizione antidemocratica. Nel 1987 ad Almirante subentrò G. Fini, che nel ...
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Con transizione costituzionale si usa intendere un lungo percorso di ipotesi progettuali per la riforma di parti della C. repubblicana del 1948. La ix, l'xi e la xiii legislatura hanno avuto commissioni [...] democratica, al rifiuto della politica soprattutto tra i giovani. Il rapporto tra partiti e istituzioni dava luogo alla partitocrazia e alla lottizzazione delle cariche negli enti pubblici, cioè a un processo di occupazione. Le difficoltà di ...
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Il ceto politico locale e regionale
Carlo Carboni
Cenni storici
A lungo, dall’Unità d’Italia alla seconda metà del Novecento, le élites politiche locali e regionali sono state considerate nella letteratura [...] delle classi politiche locali verificatasi durante la prima parte degli anni Novanta per effetto della crisi istituzionale e della partitocrazia, si è assistito a un ‘riflusso’ della società civile tra gli eletti, con una rimonta del neonotabilato ...
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partitocrazia
partitocrazìa s. f. [comp. di partito2 e -crazia]. – Nel linguaggio polit., l’eccessivo potere dei partiti che tendono a sostituirsi alle istituzioni rappresentative nella direzione e nella determinazione della vita politica...
partitocratico
partitocràtico agg. [der. di partitocrazia] (pl. m. -ci). – Relativo alla partitocrazia: spinte, tendenze p.; o che ha i caratteri della partitocrazia: sistema, regime, stato p.; una democrazia partitocratica. ◆ Avv., non com.,...