Incisore di monete (fine sec. 5º a. C.) della zecca siracusana, che firma un tetradramma d'argento con testa femminile ornata di sfendone, con quattro delfini in giro e nel rovescio quadriga agonistica con Nike volante ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla speculazione platonica e dalla critica aristotelica. L'unità e identità dell'essere rimase nota distintiva della scuola eleatica di cui P. fu il capo riconosciuto, e Melisso e Zenone i maggiori epigoni. ...
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PARMENIDE (Παρμενίδης, Parmenides)
M. G. Picozzi
Filosofo greco figlio di Pyres, nato a Elea (Velia) intorno al 520 a.C. Del suo poema Περί φύσεως restano frammenti che ci hanno tramandato la sua dottrina; [...] . 9; J. Frei, Studia varia, Roma 1994, p. 113. - Per la scuola medica eleate in particolare: G. Pugliese Carratelli, Ancora di Parmenide e della scuola medica di Velia, in PP, XL, 1985, p. 34 ss. (con bibl. prec.); id., Nuove note sulla scuola medica ...
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Parmenide
(Παρμενιδες) Dialogo di Platone. Vi si descrive il dialogo fra Parmenide, Zenone e Socrate avente come oggetto il problematico rapporto fra uno e molteplice, donde origina l’aporeticità conseguente [...] non possono essere pensieri; le idee e le cose sono su due piani paralleli non comunicanti (132 d-135 a). Parmenide enuncia la propria concezione dell’uno come estraneo alla molteplicità (135 a-166 c). Mediante il metodo dialettico Socrate dimostra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Parmenide e Zenone
Maddalena Bonelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parmenide e Zenone hanno impresso una svolta alla filosofia, che [...] della via dell’essere sia “l’ente”, e che il soggetto inespresso della via del non essere sia “il non ente”. In questo modo, Parmenide affermerebbe: 1) l’ente è, e non può non essere; 2) il non ente non è, ed è necessario che non sia. Sebbene queste ...
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MELISSO di Samo
Guido Calogero
Filosofo greco della scuola eleatica, vissuto nel sec. V a. C. Dovette anche rivestire, nella sua patria, importanti cariche politiche: l'unica notizia precisa concerne [...] principi ideali, del divenire eracliteo che se ne genera, essi obbediscono (più o meno consapevolmente) non tanto all'eleatismo di Parmenide, quanto a quello di Melisso.
Bibl.: F. Kern, Zur Würdigung des M. v. S., in Festschrift des Stett. Stadgymn ...
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Pensatore greco (sec. 5º a. C.). Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Una testimonianza del suo pensiero è presente nel Parmenide di Platone.
Vita e pensiero
Secondo [...] lui coraggiosamente affrontati. Quanto alla sua opera e alla sua dottrina, la testimonianza più antica e importante è quella contenuta nel Parmenide platonico (127 A - 128 E), in cui si parla di uno "scritto" composto da Z. per "venire in aiuto" del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il poema filosofico
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo nucleo del genere “poema filosofico”, al quale vengono [...] ci è dato di ricavare dai suoi frammenti superstiti) al ruolo di un dio o delle Muse lo separa dal tono ispirato sia di Parmenide sia di Empedocle. E al tempo stesso lo separa da Esiodo, al quale pure i concetti lo uniscono, come abbiamo visto, così ...
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Antropologia
Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure [...] si spiegano come frutto di un pensiero mitologico anziché astratto.
Filosofia
Della genesi del concetto di e. si considera primo autore Parmenide: ma in realtà questi parlò piuttosto dell’‘ente’ (τὸ ἐόν «ciò che è») e non diede mai valore ontologico ...
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Il concetto filosofico di ente nacque nella filosofia greca per opera di Parmenide, che, vedendo nell'"essere" (εἶναι) la forma comune e universale d'ogni asserzione di realtà, la considerò senz'altro [...] come unica realtà vera, superiore alle contraddizioni del particolare. Di qui il termine di ὄν "quel che è" (in assoluto, e senz'altra predicazione), che nei primi Eleati è quasi certamente sentito ancora ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...