Fino a Kant la c. viene intesa, nel senso della classica logica aristotelica, come qualcosa da evitare (➔ contraddizione, principio di). Si deve soprattutto a Hegel, invece, la tesi che la c. non va affatto [...] – per dare poi vita a nuove scissioni e riunificazioni – per via puramente logico-dialettica. Questa visione panlogistica passò anche in Marx, che sebbene appaia pienamente cosciente, soprattutto negli scritti giovanili, del carattere vizioso della ...
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Carattere di ciò che può essere o non essere, o essere diverso da quello che è: l’opposto, quindi, della necessità, nei diversi modi in cui questa si può intendere.
Aristotele intende la c. come pura [...] lecaratteristiche della c. e della necessità vengono discusse come categorie della modalità nell’analitica dei concetti. La visione panlogistica di Hegel non sembra offrire molto spazio alla contingenza. Hegel è convinto come Spinoza che siano solo i ...
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La polemica di Croce con Francesco De Sarlo
Cristiano Sabino
In una lettera del 22 aprile 1907, Croce informa l’amico e collaboratore Giuseppe Lombardo-Radice della sua decisione di «non dare tregua [...] possa consistere in un’autosufficiente comprensione della realtà. A questa concezione romantica – quando non dichiaratamente panlogistica – dell’indagine filosofica, De Sarlo e Aliotta oppongono un’ipotesi di lavoro fondata sulla processualità ...
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