Il pane di farina impastato senza lievito, usato dagli Ebrei durante la Pasqua (secondo le prescrizioni dell’Esodo) e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della Messa; i cristiani orientali [...] tranne Armeni, Maroniti e Malabaresi) usano invece il pane fermentato. Circa il pane usato da Gesù nell’ultima cena, i Vangeli Greci e Latini: nei concili di Lione (1274) e di Firenze (1439) si concluse che ciascuno dei due tipi di pane era buono. ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). [...] di granoturco; p. nero o integrale, di farina integrale; p. azzimo, senza lievito; p. di glutine, senza amido, per diabetici ecc. tempo stabilito in base al peso ed al tipo di pane; dalla cella vengono trasferiti automaticamente nel forno a piano di ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] omicidio rituale di cui spesso furono accusati gli Ebrei, insulsamente incolpati di usare sangue cristiano per la preparazione del paneazzimo destinato alla Pasqua. I papi e altri principi d'Italia si servirono spesso di medici ebrei.
Più tristi si ...
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Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità.
Nel linguaggio ecclesiastico, Gesù Cristo in quanto offertosi come vittima sacrificandosi sulla croce per espiare i peccati dell’umanità. [...] derivazione da questo significato, il sottile disco di farina (impastata con acqua naturale e cotta al forno) che il sacerdote consacra nel sacrificio della messa. Nella Chiesa latina l’o. non deve contenere alcun lievito o fermento (paneazzimo). ...
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LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] ad abbandonare pratiche qualificate come giudaiche, in particolare la comunione con il paneazzimo: le Chiese latine che avessero mantenuto l'uso del pane non lievitato in territorio bizantino sarebbero state chiuse. Il papa preparò una risposta ...
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Movimenti di risveglio religioso cattolico nelle realtà regionali
Emanuela Contiero
Enzo Pace
Uno degli effetti inattesi della riforma teologica introdotta dal Concilio Vaticano II (1962-65) è stato [...] appena ascoltata ha per sé e la propria vita; la comunione avviene sotto le due specie del pane e del vino attraverso la condivisione di focacce di paneazzimo fatto in casa, che viene spezzato e distribuito a ciascun commensale e di vino che tutti ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] propria del culto ebraico» (1932 in «Studi e materiali di storia delle religioni» 8); massot < ebr. maṣṣôt «paneazzimo»; menorah < ebr. mǝnôrâh «candeliere»; mohar < ebr. môhar «nel diritto ebraico, somma versata dal fidanzato alla famiglia ...
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BONA, Giovanni
Lucien Ceyssens
Nacque a Mondovì in Piemonte il 10 ott. 1609 da Giovanni Battista, ufficiale dell'esercito, e Lucrezia Zuchena. Studiò per cinque anni umanità presso i gesuiti della sua [...] e la spiegazione delle diverse parti della messa. Fu attaccato per quel che concerne l'uso nella Chiesa antica del paneazzimo dal francescano portoghese Francesco Macedo, cui il B. rispose con una Monitio introdotta nelle edizioni successive. Di ...
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OSTIA e Porto (XXV, p. 743; App. II, 11, p. 471; III, 11, p. 335)
Fausto Zevi
L'organico programma di soprintendenza impostato da A.L. Pietrogrande è stato seguito per qualche tempo anche dopo di lui, [...] sud-ovest della città, lungo la Via Severiana. Il complesso comprende una serie di ambienti, tra cui un forno per il paneazzimo, sale di riunione, un cosiddetto "ostello", oltre all'aula sinagogale, preceduta da un vano d'ingresso con pozzo e bacino ...
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SĒDER
Umberto Cassuto
. Con questo vocabolo ebraico (propriamente "ordine") è designato il rituale giudaico della cena pasquale, che si svolge la prima sera della Pasqua ebraica e si ripete la seconda [...] consueta cena serale: principalmente si tratta della recitazione della haggādāh (v.), accompagnata dalla consumazione di determinati cibi (paneazzimo, erbe amare, ecc.), da benedizioni su calici di vino, e dal canto di salmi e di altre composizioni ...
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azzimo
àżżimo (o àżimo) agg. [dal gr. ἂζυμος, comp. di ἀ- priv. e ζύμη «lievito»; lat. tardo azȳmus]. – Non fermentato, fatto senza lievito: pasta azzima. In partic., pane a. (o azzimo s. m.), il pane di farina impastato senza lievito, usato...
pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche mancare) e lievito: impastare, lievitare,...