Affezione scheletrica caratterizzata da rammollimento delle ossa sì che esse non sono più capaci, senza deformarsi, di sostenere il peso del corpo o di resistere alle trazioni cui i muscoli le sottopongono. Le ossa che maggiormente si deformano sono la colonna vertebrale e il bacino. La causa risiede in un complesso disturbo delle correlazioni ormoniche tra tiroide, ipofisi, surrene e ovaio, con conseguente ...
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spondilomalacia
Processo di osteomalacia particolarmente pronunciato a livello della colonna vertebrale. Le conseguenze della s. sono: dolori al rachide, crolli vertebrali con fratture spontanee, deviazioni [...] della colonna (cifosi, scoliosi). La terapia è quella medica per l’osteomalacia (calcio e vitamina D), e ortopedica con busto o correzione chirurgica delle forme più gravi (innesti ossei, mezzi metallici di allineamento e sostenimento vertebrale). ...
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iperlordosi
Abnorme accentuazione della lordosi lombare. Può essere conseguenza di rachitismo, osteomalacia, obesità, malattie endocrine, ecc. ...
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osteodistrofia
Malattia che si sviluppa per alterazione metabolica del tessuto osseo. Le cause più frequenti di o. sono malattie delle ghiandole paratiroidi, osteomalacia, osteporosi, osteoatrofia per [...] mancata mobilizzazione. L’insufficienza renale cronica è però la causa più grave e frequente di o., che chiama in causa molti dei fattori precedenti, soprattutto la ridotta attivazione dei recettori della ...
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Anatomopatologo (Hohenlimburg 1855 - Bonn 1920); prof. di patologia generale e anatomia patologica a Zurigo, Marburgo, Gottinga, Bonn. Si dedicò prevalentemente allo studio di tumori, endocarditi, nefriti, [...] osteomalacia, fisiopatologia del rene, ecc. Le sue pubblicazioni più importanti sono: Lehrbuch der pathologischen Histologie (1896); Lehrbuch der allgemeinen pathologischen Anatomie (1901). ...
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gibbo
Accentuata cifosi a breve raggio, ossia la marcata sporgenza di una o più vertebre. Il g. è causato da crolli delle vertebre dorsali per fratture non traumatiche (osteomalacia, osteoporosi), o [...] per viziature di posizione lavorativa (tipica quella dei calzolai); una volta instauratosi, si può parzialmente correggere con busto ortopedico, per sostenere le vertebre e impedire un aggravamento. Il ...
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In medicina, tecnica che consente di misurare in vivo la quantità di minerali contenuta in vari tessuti biologici. Di recente introduzione nella pratica clinica, viene applicata soprattutto sul tessuto [...] .
La m. ossea si impiega in caso di malattie con presunta alterazione del contenuto minerale delle ossa (osteomalacia, osteoporosi, malattie iperostosiche ecc.). Viene inoltre utilizzata per valutare l’efficacia della terapia effettuata in caso di ...
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MALACIA (dal gr. μαλακία "mollezza")
Alberto Pepere
In patologia significa il rammollimento dei tessuti per processi morbosi di varia natura, quali, p. es., l'interruzione del circolo sanguigno per embolia [...] (come nel rammollimento cerebrale o encefalomalacia), il riassorbimento della sostanza calcare dello scheletro (osteomalacia), i processi putrefattivi postmortali (pneumomalacia acida) e altri. Si dice anche malacia il desiderio morboso d'ingerire ...
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osteomalacia
osteomalacìa s. f. [comp. di osteo- e malacia]. – In medicina, affezione scheletrica caratterizzata da rammollimento delle ossa con produzione di deformità, in seguito a perdita di sali di calcio dovuta a gravidanza, carenze alimentari...
spondilomalacia
spondilomalacìa s. f. [comp. di spondilo- (v. spondilo) e malacia]. – In patologia, processo di osteomalacia particolarmente pronunciato a livello della colonna vertebrale (v. osteomalacia).