ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] del linguaggio orientalistico (v. orientalismo), l'insieme delle culture e letterature cristiane nazionali che si affermarono, con caratteri analoghi, nell'Oriente vicino fin dai primi secoli del cristianesimo.
L'Oriente bizantino e slavo, le cui ...
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Orientalista inglese, di padre italiano, nato a Manchester il 14 novembre 1852, morto il 18 gennaio 1925. Insegnò zendo e pehlevico all'università di Lovanio (1900-1903) e sino al 1920 lingue iraniche [...] La philosophie religieuse du Mazdéisme sous les Sassanides, Lovanio 1884, e il Traité de médicine mazdéenne (trad. dal pehlevico), ivi 1886; oltre a varî studî, traduzioni ed articoli di argomento orientalistico, per riviste e repertorî scientifici. ...
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Filologo (Verona 1885 - Berkeley, California, 1961), figlio di Leo Samuele; prof. a Heidelberg (1909-32), a Roma (1932-38) e in varie università americane (1939-50); socio straniero dei Lincei (1957). [...] letteraria delle scoperte geografiche (1937); Machiavelli the scientist (1945); L'Italia e il suo genio (1953); Dante poeta veltro (1953); L'Asia di Marco Polo (1957) e varî scritti di soggetto dantesco, letterario, geografico e orientalistico. ...
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HAMMER-PURGZTALL, Joseph von, barone
Carlo Alfonso Nallino
Orientalista austriaco, nato a Graz il 9 giugno 1774, morto a Vienna il 23 novembre 1856. Quale funzionario della carriera diplomatico-consolare, [...] produzione, soprattutto nel campo dell'arabo, di cui non ebbe una cognizione molto profonda; cosicché mediocre dal punto di vista orientalistico è la sua versione poetica del "divano" arabo di al-Mutanabbī (Vienna 1824) e senza valore l'altra, pure ...
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ORIENTALISMO (XXV, p. 537)
Luigi SUALI
Gli eventi dell'ultimo decennio hanno da un lato influito sfavorevolmente su questa come su ogni altra disciplina storico-filologica, interrompendo od ostacolando [...] nella storia politica e religiosa i testi di Ugarit (Ras Shamra), che costituiscono forse il maggior ritrovamento orientalistico dell'ultimo ventennio (v. epigrafia: Epigrafia semitica, in questa seconda App., p. 861). Importantissimi, per lo studio ...
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MÜNSTER, Sebastian
Roberto Almagià
Umanista, cosmografo, orientalista, nato a Nieder-Ingelheim nel 1489, morto a Basilea il 26 maggio 1552. Dopo avere iniziato gli studî teologici nell'università di [...] ed ebraica, come delle matematiche e della cosmografia. A lui deve il M. le più solide basi della sua cultura, soprattutto orientalistica. Egli seguì nel 1511 il Pellikan a Basilea, ma nel 1814 se ne separò per compiere i proprî studî a Tubinga, dove ...
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VACCA, Giovanni
Federico Alpi
– Nacque a Genova il 18 novembre del 1872, figlio di Federico e di Ernesta Queirolo.
La madre, già vedova di Giulio Cesare dei marchesi da Passano – da cui non aveva avuto [...] importanza per lo sviluppo della disciplina in Italia: a lui si devono oltre sessanta pubblicazioni di carattere sinologico e orientalistico, fra cui – oltre al già citato Origini della scienza – è utile ricordare La scienza nell’estremo oriente, in ...
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di Emanuele Giordana
La Durand Line e in particolare i suoi passaggi, di cui il più famoso è quello di Khyber, sono sempre stati una grande attrazione per i viaggiatori occidentali. Anche prima che quel [...] in un libro appena dato alle stampe della scrittrice e fotografa Monika Bulaj o nel romanzo di Jamil Ahmad, scrittore pachistano che, forse per questo, cede meno al fascino orientalistico che inevitabilmente colpisce il viaggiatore occidentale. ...
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GIORGI, Agostino Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a San Mauro di Romagna (oggi San Mauro Pascoli) il 10 maggio 1711, primogenito di Antonio (1685-1723) e di Antonia Semprini (1687-1767) [...] erudito della figura del G., documentato da oltre 60 pubblicazioni, in due filoni principali, storico-teologico e linguistico-orientalistico (il secondo di maggior rilievo). Come accennato, fin dalla giovinezza i suoi studi si erano indirizzati a ...
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RAINERI BISCIA, Antonio
Mario Casari
RAINERI BISCIA, Antonio. – Nacque a Villa Salto, un podere di famiglia presso Predappio, nell’Appenino forlivese, il 20 gennaio 1780, da Luigi Raineri e da Maria [...] in memoria di Luigi de Gregori, Roma 1949, pp. 234-253; O. Pinto, Alcuni opuscoli arabistici «per nozze», in Studi orientalistici in onore di Giorgio Levi Della Vida, II, Roma 1956, pp. 365-370; M. Nallino, Un orientalista dei primordi del secolo ...
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orientalistico
orientalìstico agg. [der. di orientale] (pl. m. -ci). – Che concerne i paesi, i popoli, le civiltà dell’Oriente: studî o.; o che ha rapporto con l’orientalismo nelle arti figurative: movimento o.; pittura, arte orientalistica.
orientalistica
orientalìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. orientalistico]. – Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà...