Scimmie (dette anche antropoidi) che per aspetto esteriore e struttura anatomica si avvicinano molto all’uomo: sono Primati del sottordine Catarrine, famiglia dei Pongidi, privi di coda e di borse guanciali, senza callosità ischiatiche o appena rudimentali; faccia e dita prive di peli, arti anteriori assai più lunghi dei posteriori, denti canini ben sviluppati, placenta discoidale. Comprendono i generi: ...
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Famiglia (Hylobatidae) di Primati Catarrini Ominoidei. Sono scimmie arboricole, dagli arti anteriori più lunghi dei posteriori, senza coda. Producono elaborate vocalizzazioni. Conservano, fra le scimmie [...] antropomorfe, i caratteri più arcaici. Abitano le foreste tropicali e subtropicali dell’Asia sud-orientale (➔ gibbone; siamango) ...
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Famiglia di Mammiferi Primati Catarrini che, insieme a Ominidi e Ilobatidi, forma la superfamiglia degli Ominoidei e che comprende gorilla, scimpanzé e orango. Di grossa corporatura, hanno braccia più [...] lunghe delle gambe, pollici opponibili e coda assente; in genere si spostano sul terreno poggiando tutti e quattro gli arti, ma sono in grado di mantenersi in posizione semieretta sugli arti posteriori. ...
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Alberto Piazza
Il più antico genoma umano
Il sequenziamento del DNA di reperti fossili di ominini trovati in Spagna ha rivelato una datazione di circa 400.000 anni fa: non solo si tratta del più antico [...] del percorso evolutivo della nostra specie.
L’uomo appartiene tradizionalmente all’ordine dei primati, in particolare alla superfamiglia ominoidei che comprende 3 famiglie: ominidi, in cui sono inclusi l’uomo (genere Homo) e i predecessori; pongidi ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] dell’orologio molecolare, questa ipotesi è largamente applicata per costruire alberi filogenetici.
Per quanto riguarda la filogenesi degli Ominoidei (fig. 1), cioè del gruppo che riunisce l’uomo e le scimmie antropomorfe, la linea dei gibboni ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] consentito approcci nuovi alla classificazione degli Ominidi. L'integrazione di dati molecolari con l'analisi delle interrelazioni degli ominoidei ha suggerito ulteriori riordinamenti (Goodman 1963; Groves 1989). Nelle sistematiche tradizionali gli ...
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Paleoantropologia
Fiorenzo Facchini
di Fiorenzo Facchini
Paleoantropologia
1. Introduzione
Dal punto di vista etimologico 'paleoantropologia' (da palaios, antico; antropos, uomo; logos, discorso) [...] è considerata preparatoria della ominizzazione, cioè della comparsa dell'uomo. Si ritiene che si siano sviluppate da ominoidei del Terziario, ancora non bene identificati, ricollegabili al kenyapiteco di 14-15 milioni di anni fa. Comunemente ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] , etnologia, linguistica ed etologia.
5. L'origine di Hominidae
Siamo in possesso di un certo numero di fossili ominoidei, risalenti all'Era Terziaria e provenienti da Africa, Europa meridionale e Asia, che secondo diversi studiosi vanno considerati ...
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ominoidei
ominoidèi s. m. pl. [lat. scient. Hominoidea, comp. del lat. homo -mĭnis «uomo» e -oidea (v. -oideo)]. – In zoologia, superfamiglia di mammiferi primati, comprendente le famiglie ominidi, pongidi e ilobatidi.
pliopiteco
pliopitèco s. m. [lat. scient. Pliopithecus, comp. di plio(cene) e gr. πίϑηκος «scimmia»] (pl. -chi o -ci). – Genere di ominoidei fossili pleistocenici (vissuti tra 22 e 10 milioni di anni fa), che presentano alcune affinità con...