Nella retorica classica, figura consistente nel far terminare in maniera foneticamente uguale le parole che chiudono (o più raramente aprono) membri consecutivi del periodo, come cola o commi, anche di diversa estensione.
In filologia, in particolare nella critica testuale, ripetizione a breve distanza di parole graficamente uguali o che terminano in maniera uguale; essa causa facilmente l’omissione ...
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COLONNA, Oddone
Agostino Paravicini Bagliani
Il padre del C., Giordano di Oddone - signore di Palestrina, Colonna, Zagarolo, Gallicano, Caprinica, San Cesario e Campomarzio - aveva sposato Francesca [...] Giordano: ma l'Oliger ha dimostrato che il Petrini, o l'autore della copia seicentesca del documento, aveva operato un omeoteleuto, per cui nel documento si deve leggere: "filii quondam d. Oddonis filii quondam d. Iordani". Una lettera di Bonifacio ...
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Si chiama allitterazione la ripetizione spontanea o ricercata della lettera o della sillaba iniziale di vocaboli più o meno contigui, in generale collegati dal senso. Il termine è stato foggiato dal Pontano [...] relativamente tarda, nelle sentenze di Eraclito e nella prosa di Gorgia (v.) e dei suoi seguaci, insieme con omeoteleuto, antitesi, anafora, chiasmo e altrettali figure, sentite già appunto come figure, ornamenti. Platone nel Simposio, parodiando i ...
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L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] Fulvio Frugoni, Tribunal della Critica, § 52).
All’identità sintattica possono sovrapporsi corrispondenze di ordine fonico, come l’omeoteleuto, il quale, in quanto portato da parole con la medesima funzione sintattica, si risolve nella figura dell ...
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. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] cioè essere stata omessa intenzionalmente) o non finisca nello stesso modo di una delle righe precedenti o seguenti (omeoteleuto), nei quali casi la coincidenza nell'omissione può esser casuale. Anche la constatazione di errori là dove la scrittura ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] di verso, al suo interno, e prima ancora nella prosa sono ampiamente documentati nella tradizione classica e mediolatina (omeoteleuto, 'rima' bisillabica consistente nell'identità dell'ultima e della penultima vocale, esametri leonini con un legame ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] si tratti di figure puntuali di ‛distrazione' attuate a livello individuale, come le assimilazioni specificabili in cadute per omeoteleuto od omeoarchia; sia che si tratti di figure strutturabili, a livello collettivo, in vere forme culturali quali l ...
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omeoteleuto
omeotelèuto (o omoiotelèuto, meno corretto omotelèuto) agg. e s. m. [dal lat. homoeoteleuton, s. neutro, gr. ὁμοιοτέλευτον, comp. di ὁμοιο- «omeo-» e τελευτή «fine, compimento»]. – 1. agg., non com. Che ha la stessa desinenza:...
trucco e parrucco (Trucco e Parrucco, trucco-parrucco) loc. s.le m. inv. 1. Nel mondo dello spettacolo, l’insieme delle operazioni di cura dell’aspetto, e in particolare il trucco e l’acconciatura di modelle e modelli, attrici e attori ecc.;...