Corrente di pensiero sviluppatasi in Russia, fra il 1840 e il 1860, intorno all’idea della necessità di una riforma politica e sociale che trasformasse l’autocrazia zarista in una monarchia costituzionale [...] da Pietro I il Grande nella storia russa e l’atteggiamento critico nei confronti della Chiesa ortodossa contrapposero gli occidentalisti agli slavofili (➔ slavofilismo). Fra i principali esponenti, gli storici B.N. Čičerin, T.N. Granovskij e S.M ...
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SLAVOFILISMO
Wolfango GIUSTI
. È uno dei principali movimenti di pensiero nella Russia del sec. XIX; lo si contrappone generalmente all'occidentalismo. Come per altre correnti russe, non è facile una [...] . La chiesa ortodossa non avrebbe mai esercitato, neppure in passato, coazioni sulla libera volontà del popolo. Mentre gli stati occidentali si sarebbero venuti costituendo con la forza, lo stato russo si sarebbe venuto costituendo sulla base del più ...
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PICCHIO, Riccardo
Michele Colucci
Slavista, nato il 7 settembre 1923 ad Alessandria. Ha studiato nell'università di Roma sotto la guida di E. Damiani, E. Lo Gatto, G. Maver, laureandosi nel 1946 con [...] una tesi in letteratura bulgara (L'occidentalismo conservatore di Penčo Slavejkov). Dopo essere stato corrispondente dell'Avanti! e quindi lettore d'italiano in Polonia, dal 1948 si è dedicato totalmente alla slavistica, trascorrendo un triennio di ...
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Scrittore e uomo politico cinese (Leshan Xian, Sichuan, 1892 - Pechino 1978). Studiò medicina in Giappone prima di dedicarsi alla letteratura e all'archeologia. La sua prima raccolta di versi, Nüshen (1921; [...] Le dee, 1987), fu di grande importanza nella storia della poesia cinese moderna, situandosi originalmente all'incrocio tra occidentalismo e tradizione poetica nazionale. Durante la guerra cino-giapponese fu a Chongqing, dove scrisse il dramma Qu Yuan ...
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Storico e pensatore russo (Orël 1813 - Mosca 1855). Rientrato in Russia nel 1839 dopo un soggiorno all'estero, soprattutto a Berlino, occupò la cattedra di storia generale all'univ. di Mosca, che tenne [...] organico, nonché dalla storiografia diF.-P.-G. Guizot, di J.-N.-A. Thierry e di J. W. Ritter, il suo occidentalismo liberale e moderato fu in netto contrasto con l'assolutismo di Nicola I. Le opere complete (Sobranie sočinenij) furono edite a Mosca ...
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Pensatore e scrittore russo, nato nel 1794, morto nel 1856. Di nobile famiglia, ebbe un'eccellente educazione per opera di maestri stranieri: Buhle e Christian von Schloezer che esercitarono profonda influenza [...] attivo a buona parte del passato patrio egli non è né il primo né l'ultimo, ché anzi con lui proprio s'inizia l'"occidentalismo moderno" russo; e non è né il primo né l'ultimo nel profetizzare alla Russia una particolare missione. Ma egli è il primo ...
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Il decimo ed ultimo patriarca di Mosca e di tutta la Russia. Nacque nel 1636. Era archimandrita del monastero di Čudov, quando cominciò ad esercitare una notevole azione in mezzo ai dirigenti della chiesa [...] tradizionalista (p. es., il famoso taglio delle barbe, intorno a cui A. scrisse un breve trattato). L'occidentalismo che progrediva in Russia, appoggiato dall'imperatrice Sofia e dal suo favorito Golicyn, aveva ripercussioni anche nel campo dogmatico ...
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WITTFOGEL, Karl August
Domenico Caccamo
Sociologo e orientalista, nato a Woltersdorf, Hannover, il 6 settembre 1896, collaboratore dell'Institut für Sozialforschung di Francoforte (1925-33) e della [...] Stati Uniti di fronte al potere nazionalsocialista. Nello spirito della guerra fredda, il suo fondamentale occidentalismo si tradusse in una polemica radicale contro il "dispotismo managerialeburocratico" della società asiatica (comprendente anche ...
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PANSLAVISMO
. Sotto il termine di "panslavismo" si comprendono generalmente movimenti di pensiero assai differenti, sorti in epoche diverse e presso diversi popoli slavi (slavofilia, austroslavismo, [...] (v.) mette in guardia i suoi connazionali contro le eccessive speranze nella Russia, sottolinea l'appartenenza dei Cèchi al mondo occidentale, e pone in rilievo come la classe dirigente della Russia "slava" sia staccata dal popolo e d'origine tedesca ...
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SACHAROV, Andrej Dmitrevič
Domenico Caccamo
Scienziato e pubblicista russo, nato a Mosca il 21 maggio 1921, premio Nobel per la pace nel 1975. Laureato in fisica nell'università di Mosca (1942), lavorò [...] I. Solženicyn, tacciato d'isolazionismo e romanticismo religioso-patriarcale; ma, al tempo stesso, ha accentuato il suo occidentalismo, identificando il regime sovietico con il centro d'irradiazione del totalitarismo nel mondo. È stato condannato dal ...
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occidentalismo
s. m. [der. di occidentale]. – 1. L’atteggiamento di pensiero di chi sostiene la superiorità della civiltà e della cultura occidentali rispetto a quelle espresse da tradizioni e da popoli differenti; anche, l’atteggiamento di...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...