In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleoatomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nucleiatomici, permette da un lato di indagare [...] o radioisotopi) e di energia.
La chimica n. è la parte della chimica relativa alle trasformazioni che riguardano i nucleiatomici e portano per conseguenza a un mutamento degli elementi che vi partecipano.
L’ingegneria n. è la branca dell’ingegneria ...
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Nucleoatomico instabile, in cui uno o più nucleoni sono sostituiti da altrettanti iperoni. Gli i. sono prodotti in alcune reazioni nucleari e, dopo un intervallo di tempo dell’ordine della vita media [...] normali e mesoni. Per es., un i. può formarsi nella collisione di un mesone K– con un nucleo, nella quale il K– viene catturato da un protone del nucleo che si trasforma in un iperone Λ con l’emissione di un mesone π0. Sperimentalmente sono stati ...
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In fisica, particelle costituenti il nucleoatomico, ossia il protone e il neutrone. Secondo il formalismo dello spin isotopico, il protone e il neutrone sono i due stati di carica del nucleone. ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleoatomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] studio dei costituenti nucleari della materia, ossia quella che più propriamente oggi si chiama fisica del nucleo (atomico) o dei nucleiatomici per distinguerla dalla fisica delle particelle elementari o delle alte energie. La fisica subatomica si è ...
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quasi deutone
quasi deutóne [ALG] Nucleoatomico complesso, costituito da due deutoni molto vicini; per il modello fenomenologico a q.: v. fotoreazione nucleare: II 733 b. ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] saturazione della densità.
Energia di legame e stabilità dei nuclei
Come si è detto, ogni nuclide è specificato dai il processo sia esoenergetico. Ciò comporta che la massa del corrispondente atomo deve soddisfare la disuguaglianza
[7] M(Z, N)>M( ...
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nucleonùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] prevalgono sulle forze coulombiane che determinano una repulsione fra i protoni. Per l'evoluzione delle conoscenze sui n. atomici v. nucleoatomico, cenni storici sul, mentre per le conoscenze attuali v. le voci cui si rinvia per le locuz. citate ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nucleiatomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] , la misurazione della loro lunghezza d’onda. Subito dopo la scoperta del nucleoatomico nel 1911, emerse in modo incontrovertibile che i fenomeni radioattivi hanno sede nel nucleo. Si concluse così, intorno al 1914, il periodo, iniziato da Becquerel ...
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transuranici, elementi Elementi che nel sistema periodico vengono dopo l’uranio, avendo numero atomico maggiore di 92. Non sono presenti in natura se non in tracce minime e sono stati prodotti artificialmente.
Nel [...] è instabile; tuttavia, studi teorici basati sul modello a gusci del nucleoatomico suggeriscono che intorno al valore Z=114 ci dovrebbero essere nuclei relativamente stabili.
I metodi di produzione dei t. sono: a) irradiazione con neutroni, metodo ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] quale viene emesso in molte reazioni nucleari.
A sua volta il n., usato come proiettile per bombardare nucleiatomici, dà luogo a numerosissime reazioni nucleari, in molte delle quali vengono prodotti isotopi radioattivi, il cui studio approfondito ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...