In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleoatomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nucleiatomici, permette da un lato di indagare [...] o radioisotopi) e di energia.
La chimica n. è la parte della chimica relativa alle trasformazioni che riguardano i nucleiatomici e portano per conseguenza a un mutamento degli elementi che vi partecipano.
L’ingegneria n. è la branca dell’ingegneria ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nucleiatomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] , la misurazione della loro lunghezza d’onda. Subito dopo la scoperta del nucleoatomico nel 1911, emerse in modo incontrovertibile che i fenomeni radioattivi hanno sede nel nucleo. Si concluse così, intorno al 1914, il periodo, iniziato da Becquerel ...
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Energia liberata durante le trasformazioni di nucleiatomici. Tali trasformazioni si hanno principalmente attraverso processi di fissione (su cui si fonda la tecnologia per la produzione di energia nucleare, [...] nonché la bomba atomica) o di fusione (alla base dell’energia prodotta dalle stelle e della bomba a idrogeno). L’e. n. trova impiego tanto in campo militare quanto in campo civile. In campo militare è utilizzata per la propulsione di mezzi navali e ...
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raggi còsmici Radiazione costituita da particelle e nucleiatomici. Sono detti r.c. primari quelli che provengono dallo spazio e interagiscono con i nucleiatomici dei gas dell'atmosfera, generando una [...] varietà di altre particelle e fotoni, che costituiscono i r.c. secondari. Lo studio dei r.c. ha portato alla scoperta di molte particelle subatomiche (per es. positrone, pione, muone) ...
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Fonte di produzione di energia attraverso trasformazioni nei nucleiatomici, l’energia nucleare è oggetto di disciplina giuridica nel diritto internazionale, che ne regola la produzione e l’utilizzo a [...] nucleare devono essere messi al servizio dell’umanità, nel 1956 viene istituita l’Agenzia internazionale dell’energia atomica, preposta al controllo dell’utilizzazione a fini pacifici dei prodotti fissili e all’elaborazione delle necessarie norme ...
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stabilità nucleare
Renato Angelo Ricci
I nucleiatomici possono essere classificati in stabili e radioattivi. I primi rimangono invariati nel tempo, mantenendo costanti le loro proprietà, mentre i radioattivi [...] nel diagramma che riporta tale energia in funzione di A. La stabilità nucleare, quindi, dipende dalla struttura dei nucleiatomici e dall’equilibrio delle forze in esso agenti (nucleari attrattive e coulombiane repulsive) e quindi dal numero quantico ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] effetto fotoelettrico data da A. Einstein (1905) e dello spettro dell’atomo di idrogeno data da N. Bohr (1913). L’inadeguatezza della f al neutrone e questi, a loro volta, ai nucleiatomici. Le forze elettromagnetiche e deboli sono ben descritte dalla ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] quale viene emesso in molte reazioni nucleari.
A sua volta il n., usato come proiettile per bombardare nucleiatomici, dà luogo a numerosissime reazioni nucleari, in molte delle quali vengono prodotti isotopi radioattivi, il cui studio approfondito ...
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Universo In astronomia, l’insieme dei corpi celesti (pianeti, stelle, galassie, polveri e gas diffusi) che circonda la Terra. Lo studio astronomico dell’U. fisico si propone di fornire un quadro descrittivo [...] Alpher e H.A. Bethe (dai cui nomi la sigla αβγ attribuita alla teoria), ipotizzava poi correttamente che i nucleiatomici si fossero formati nell’U. caldo primordiale quando la temperatura fosse scesa abbastanza da aver permesso a protoni e neutroni ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] dovuta alla interazione tra cariche elettriche, e così via.
E. nucleare
L’e. liberata in trasformazioni di nucleiatomici (fenomeni radioattivi e reazioni nucleari).
E. oscura
Osservazioni astronomiche, effettuate a partire dal 1998, e relative a ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...