Termine dei testi canonici del buddhismo che, applicato al vivente, designa l’estinzione delle passioni; riferito al morto, la liberazione dalla rinascita e quindi l’annientamento. La felicità di questo stato perfetto è puramente negativa e consiste nel cessare di ogni sensazione e quindi del dolore.
Principio del n. In psicanalisi, la tendenza ad abbassare, fino a ridurla a zero, la tensione provocata ...
Leggi Tutto
Una delle più significative band della fine del 20° sec., nonostante il percorso artistico di brevissima durata, conclusosi tragicamente con il suicidio della guida del gruppo, il cantante e chitarrista statunitense Kurt Donald Cobain (Aberdeen 1967 - Seattle, Washington, 1994). Ai N. si devono gli album Bleach (1989), Nevermind (1991) e In utero (1993; riedito in versione masterizzata nel 2013), capisaldi ...
Leggi Tutto
moksa
mokṣa
Termine sanscr. che significa «liberazione» ed è comune, assieme a nirvāṇa e altri termini simili, in testi buddisti, giainisti e induisti. Per la maggior parte delle scuole induiste, m. [...] indica il quarto e sommo fra i fini della vita umana (➔ puruṣārtha) ...
Leggi Tutto
Gruppo post-grunge fondato nel 1994 su iniziativa di D. Grohl, ex batterista dei Nirvana. La band (formata da D. Grohl, P. Smear, N. Mendel, C. Shiflett e T. Hawkins, subentrato a W. Goldsmith), è stata [...] accolta con entusiasmo dal pubblico internazionale già con il primo album (l’omonimo Foo Fighters); con i sette lavori successivi i F.F. si sono guadagnati un posto d’onore nella storia del rock, aggiudicandosi ...
Leggi Tutto
Patriarca jaina (sec. 6º a. C.), il sesto dopo Mahāvīra (morto probabilmente 170 anni dopo il nirvāṇa di lui). I jaina, che lo venerano come uno dei più autorevoli maestri della loro religione, gli attribuiscono, [...] oltre a un intero testo canonico, l'Āyāradasāo ("Le dieci sezioni sulla condotta"), talune brevi spiegazioni del canone chiamate Niryukti ...
Leggi Tutto
. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] che sia e non sia al di là della morte, o che né sia né non sia al di là della morte". Non par dubbio che il nirvāṇa di Khemā sia qualcosa di diverso dal puro e semplice nulla. Non sarà un essere nel senso materiale, ma non è neanche un non essere; è ...
Leggi Tutto
Missionario e orientalista tedesco (Coblenza 1861 - Tokyo 1930); gesuita. Studioso della religione indiana (Das Mahābhārata als Epos und Rechtsbuch, 1895; Das Nirvana, 1896; Buddha, ein Kulturbild des [...] Ostens, 1898); fra i primi missionarî gesuiti a tornare (1908) in Giappone, dopo l'allontanamento (1863) degli Occidentali da quel paese, a Tokyo promosse la fondazione dell'univ. cattolica (Sophia Daigaku, ...
Leggi Tutto
Nel buddhismo, chi ha raggiunto il quarto grado della perfezione ed è ormai il ‘santo’, colui che solo la morte separa dal Nirvana. Nel jainismo, a. sono i 27 Jina o santi supremi che, ormai privi di ogni [...] vincolo di passione, hanno diritto a essere oggetto di venerazione in tutto l’universo ...
Leggi Tutto
SAMSĀRA
Ambrogio Ballini
. Termine sanscrito (dalla radice sar col prefisso sam "volgersi, girare attorno"), indicante il corso e il ricorso delle esistenze (il ciclo, cioè, delle nascite e delle morti) [...] nell'anima universale (Brahman), di cui è emanazione (brahmanesimo); o facendola salire al di sopra dell'universo, in luogo (ṇirvāna o nirvṛti) ove è possibile godere ogni felicità (jainismo); o concedendo, comunque, al vivente, pur quando di anima ...
Leggi Tutto
Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Napoli 1950). Ha studiato a Milano all'Accademia del Piccolo Teatro e nel 1972 è stato tra i fondatori del Teatro dell'Elfo. Nel 1983 ha diretto il [...] tempo stesso, di distacco come in Turné (1989), Mediterraneo (1991, premio Oscar), Puerto Escondido (1992), Sud (1993), il fantascientifico Nirvana (1996), Denti (2000) e Amnésia (2002). Hanno fatto seguito: Io non ho paura (2003) e Quo vadis, baby ...
Leggi Tutto
nirvana
s. m. [dal sanscr. nirvāṇa «estinzione»], invar. – Nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desiderî, delle passioni, delle illusioni dei sensi, e quindi nell’annientamento...