neutroni termici
Mauro Cappelli
Neutroni a bassa energia coinvolti nella fisica dei reattori nucleari, così definiti perché la loro energia è comparabile con l’energia termica a temperatura ambiente [...] termici, assai più efficaci per il mantenimento della reazione medesima. Solitamente, il fascio di neutronilenti emerge da un cilindro di grafite inserito nella parete di protezione del reattore: grazie alle continue collisioni con gli atomi ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] un nuclide composto di Z=13 protoni e N=A−Z=27−13=14 neutroni. Il numero Z, in questo caso 13, viene chiamato numero atomico in quali si ha λ=1,81 Å. La diffrazione dei n. lenti differisce, tuttavia, da quella dei raggi X o degli elettroni perché ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] così basse, dando origine in genere a reazioni (n, γ) o di cattura radiativa. In alcuni nuclei molto pesanti, i neutronilenti possono provocare la fissione dalla quale si originano due o più frammenti radioattivi; b) reazioni di media energia (tra 5 ...
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Fisico (Roma 1901 - Chicago 1954). Accostatosi allo studio della fisica fin dall'adolescenza, alla fine del liceo entrò alla Scuola normale superiore di Pisa. Durante il periodo universitario studiò in [...] di alcuni fatti a prima vista inspiegabili portò alla scoperta della grande efficacia dei neutronilenti (ottenuti per collisione dei neutroni veloci con nuclei leggeri, soprattutto idrogeno) nel produrre le reazioni nucleari, la massima scoperta ...
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Fisico (Pisa 1913 - Dubna, Mosca, 1993) fratello di Guido e di Gillo. Dopo aver fatto parte, negli anni 1933-36 del gruppo formatosi intorno a E. Fermi, collaborando alle classiche ricerche sulle proprietà [...] dei neutronilenti, si trasferì a Parigi, dove lavorò con F. Joliot-Curie all'Istituto del radio, ottenendo notevoli risultati nel campo della fisica nucleare, e quindi (1940) negli USA, dove mise a punto un metodo di carotaggio neutronico ancora ...
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Fisico (Carpaneto Piacentino 1908 - Roma 1989), figlio di Ugo, dal 1937 prof. di fisica sperimentale a Roma; nel dopoguerra ha promosso la costituzione dell'INFN, del quale è stato poi presidente; assertore [...] alle attuali conoscenze sulla radioattività artificiale indotta da neutroni e sulle proprietà dei neutronilenti, e ha dato per primo una prova sperimentale diretta della diffrazione dei neutroni veloci da parte dei nuclei. Importanti anche i ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] , fino a energie dell’ordine dell’energia di agitazione termica delle molecole, e i neutroni così rallentati, detti neutronilenti, sono particolarmente efficaci nella produzione di alcune categorie di processi nucleari (➔ reazione).
La materia ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] (che si forma nell’atmosfera in conseguenza di reazioni nucleari tra l’azoto atmosferico e i neutronilenti della componente secondaria dei raggi cosmici).
Caratteristiche
In natura il c. si trova sia allo stato libero sia in combinazione in ...
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Fisico canadese (Lethbridge, Alberta, 1918 - Hamilton, Ontario, 2003). Dopo aver conseguito il PhD in fisica alla University of Toronto (1950), ha svolto attività di ricerca presso i Chalk River national [...] McMaster University di Hamilton, Ontario. B. ha condotto fondamentali ricerche sulla diffrazione dei neutronilenti, contribuendo allo sviluppo della spettroscopia neutronica che, a uno stadio pionieristico negli anni Cinquanta e Sessanta, si è poi ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] veloci (autofertilizzazione veloce). Il ciclo U-Th, in conseguenza dell’elevato valore di ηt(U233) è possibile invece anche con neutronilenti: di qui l’interesse per i r. a U-Th. Poiché i materiali fertili sono presenti in natura in quantità di ...
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moderatore
moderatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. moderator -oris]. – 1. a. Chi modera, chi induce a moderazione o pone un freno, una regola: fu un saggio m. della violenza popolare; la ragione deve essere moderatrice degli istinti....
radiosintesi
radiosìnteṡi s. f. [comp. di radio- (nel sign. a) e sintesi]. – In chimica, reazione che si produce per assorbimento di particelle nucleari. In partic., reazioni di r., quelle per cui si ottengono isotopi radioattivi di un elemento...