Erudito e poligrafo (Padova 1807 - Vichy 1878); di idee neoguelfe, passato dopo il 1859 a posizioni di intransigentismo cattolico; è noto soprattutto per aver pubblicato Le relazioni degli ambasciatori [...] veneti al senato durante il sec. XVI (1839-1863, in 15 voll.), ancor oggi strumento prezioso, e la prima edizione delle opere di Galileo (1847-56) ...
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Uomo politico e scrittore (Bologna 1810 - ivi 1866). Di tendenze neoguelfe, partecipò ai moti bolognesi (1848-49) e al movimento per l'annessione dell'Italia centrale al regno di Vittorio Emanuele II (1859). [...] Fu poi prefetto del Regno d'Italia. Cultore di studî geografici, scrisse tra l'altro un Saggio di geografia pura (1840) e curò tre volumi (1844-46) di un Annuario geografico italiano; nel 1844 fondò un ...
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Pantaleoni, Diomede
Patriota e uomo politico (Macerata 1810 - Roma 1885). Laureatosi in medicina all’università di Roma, si segnalò per il suo impegno durante il colera del 1837. Di tendenze moderate [...] e neoguelfe, nel 1848 fu membro del Consiglio dei deputati dello Stato pontificio, sostenitore della necessità di un accordo con Pio IX. Contrario all’idea dell’Assemblea costituente, rifiutò di presentarsi alle elezioni del 1849. Dopo il ritorno del ...
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RAMPONE, Salvatore Giuseppe
Carmine Pinto
RAMPONE, Salvatore Giuseppe. – Nacque a Benevento il 6 giugno 1828 da Filippo ed Emilia Galasso.
Era il primo di due figli, di una tipica famiglia della borghesia [...] stagione che conobbe i progetti politici che marcarono una parte importante della sua generazione, soprattutto le idee neoguelfe, diffuse ampiamente nella città sannita.
Benevento era l’appendice napoletana dello Stato della Chiesa, ma anche un ...
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Lucca, Francesco
Editore musicale (Cremona 1802 - Milano 1872). Diplomatosi giovanissimo in clarinetto, nel 1816 fu assunto come apprendista incisore di musica presso la casa editrice di Giovanni Ricordi. [...] 1847 avviò la pubblicazione di un nuovo periodico, «L’Italia musicale. Giornale artistico-letterario». Vicino a posizioni neoguelfe, raccolse attorno a sé una vivace compagine culturale, formata da musicisti, poeti, artisti, intellettuali e patrioti ...
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Bonghi, Ruggiero
Uomo politico e letterato (Napoli 1826 - Torre del Greco, Napoli, 1895). Pur avendo compiuto studi irregolari, maturò un’eccellente conoscenza delle lingue classiche tanto che, ad appena [...] inviato a Roma come segretario alla delegazione per la costituenda Lega italiana. Fallita la missione e spentesi le speranze neoguelfe, Bonghi si trasferì prima in Toscana e poi in Piemonte dove strinse rapporti con Antonio Rosmini, che ebbe grande ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Egidio Bellorini
Letterato, nato ai Bagni di San Giuliano (Lucca) il 29 ottobre 1782, morto a Firenze il 20 settembre 1861. Si laureò in leggi a Pisa e visse poi a Firenze, [...] , e solo per la mitezza del governo toscano non ebbe a subire altre persecuzioni. Durante il prevalere delle idee neoguelfe e degli entusiasmi per Pio IX, in contrasto col suo incrollabile anticlericalismo, ne soffrì tanto da averne disturbi nervosi ...
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RANUZZI, Annibale Ludovico Luigi Romano
Federico Ferretti
RANUZZI, Annibale Ludovico Luigi Romano. – Nacque a Bologna il 28 febbraio 1810 da Carlo e da Paolina Trionfi.
Discendente da un’antica famiglia [...] » (1892, p. 5). Ranuzzi fu un militante risorgimentale; cattolico e di idee politiche moderate prossime alle tendenze neoguelfe, ebbe nondimeno, sin dalla giovinezza, problemi con la censura pontificia.
Tra le fonti più importanti per ricostruire la ...
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CACCIA DOMINIONI, Carlo
Luigi Ambrosoli
Nato a Milano il 14 maggio 1802 dal conte Paolo e da Marianna Martignoni, ebbe la prima educazione in un ambiente familiare refrattario alle idee rivoluzionarie. [...] di Milano nell'ordine suddiaconale. Non subì, anche dopo l'avvento al papato di Pio IX, il fascino delle idee neoguelfe e fu del tutto estraneo al movimento patriottico; anzi nel 1848 biasimò la partecipazione di sacerdoti all'insurrezione contro l ...
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Durando, Giacomo
Uomo politico (Mondovì, Cuneo, 1807 - Roma 1894). Laureato in giurisprudenza a Torino (1829), di idee liberali, entrò a far parte della società segreta dei Cavalieri della libertà (1830) [...] italiana, la sua opera maggiore che uscì nel luglio 1846 a Parigi. In questo scritto, che criticava le tesi neoguelfe di Gioberti e contestava il progetto di unificazione immediata dell’Italia, si ventilava un «riordinamento di tutte le provincie ...
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neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.