È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] divisione della filosofia in fisica, logica, etica che S. Agostino, seguendo le orme dei platonici, fa sua (cfr. De civ. Dei, 8, 4; 8, 10, 2; opinioni, prima troppo strettamente ligie al platonismo od al neo-platonismo. Non è infine da dimenticare che ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] senso contrario che pur si ebbero nel Rinascimento, sia in seno al rinnovato (neo-) platonismo (il platonismo assimilato al cristianesimo: Marsilio Ficino; il platonismo come comune fondamento di tutte le religioni: Gemisto Pletone), sia da parte di ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] preghiera e sull'estasi, ricordano sempre quelli dei mistici alessandrini, sebbene a colorire cristianamente il suo neo-platonismo egli parli continuamente della grazia. Ma la caratteristica fondamentale del pensiero dell'Areopagita si rileva dalla ...
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Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] , di giungere all'universale, attraverso il probabile, e aprir la via ai principî delle varie scienze.
Dopo il neo-platonismo, che rinnova il significato metafisico della parola, fissando con Plotino i due processi dell'emanazione dall'Uno e del ...
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Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] si serve l'azione divina per dirigere tutte le cose. Le correnti della filosofla della natura che maggiormente dipendono dal neo-platonismo (Giordano Bruno, p. es.) ammettono con questo che tutte le cose sottostanno a una necessità che è insieme una ...
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Tommaso d'Aquino, santo
Kenelm Foster
Tommaso d'Aquino (Thomas; Tomma), santo.
I II. Il contesto storico: 1. La vita, p. 626; 2. Prime polemiche intorno al tomismo, p. 627; 3. Il tomismo e l'ambiente [...] -25; cfr. De Unitale intellectus contra Averroistas, capp. 3-5).
Per quanto riguarda il terzo momento della critica al neo-platonismo - il sistema stesso di T. - più che tentarne una diretta ricostruzione, lasceremo che emerga nelle sue grandi linee ...
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BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] maggiore, e aveva sconvolto le basi e i canoni della conoscenza, fermi da secoli nei rigidi schemi del neo-platonismo, entro i quali la patri.stica aveva inquadrato e sistemato la dottrina cristiana. Il ricomposto sistema aristotelico sconvolge ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] volte si serve il B. non sono profondamente assimilati. In effetti nella sua ampollosa introduzione egli richiama il neo-platonismo dei trattati tardomanieristi sull'Idea: "Quel sommo ed eterno intelletto, autore della Natura nel fabbricare le opere ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] II e l'arte del Duecento italiano, a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, pp. 183-198.
Id., Il neo-platonismo nel pensiero dei nuclei ebraici stanziati nell'occidente latino (riflessioni sul 'Commento al Libro della Creazione' di Rabbi Sabbetai ...
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Varchi, Benedetto
Carlo Dionisotti
Letterato fiorentino (1503-1565), fra i più autorevoli dell'età sua. Nella storia degli studi danteschi l'influsso che egli ebbe su altri, intorno a sé e dopo, importa [...] scuola a lui avversa. Era inevitabile che il divario fra l'ostentato aristotelismo del V. e l'ostentato neo-platonismo degli altri finisse col cedere alla medesimezza del procedimento. Ne risultò un'attenuazione dei motivi e stimoli polemici che ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoaccademico
neoaccadèmico agg. e s. m. [comp. di neo- e accademico] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., detto delle dottrine e dei seguaci della media e della nuova accademia platonica, soprattutto sotto lo scolarcato di Arcesilao di...