Movimento artistico sorto in Francia nell’ultimo ventennio del 19° sec., con l’intento di sviluppare e sistematizzare i principi di visione dell’impressionismo. Il termine, usato per la prima volta dal [...] teorico del movimento, nel saggio D’Eugène Delacroix au néo-impressionisme (1899), notò come già in E. Delacroix dimanche à la Grande Jatte, esposta all’ultima mostra degli impressionisti (1886), segnò, insieme agli studi sullo stesso soggetto, ...
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IMPRESSIONISMO
Giorgio CASTELFRANCO
Palma BUCARELLI
Nel 1874 ebbe luogo a Parigi, organizzata dalla Société anonyme des artisies peintres sculpteurs et graveurs, un'esposizione dei pittori C. Monet, [...] è Max Liebermann, che, partito dal nerume del Munkáczy, s'impregna a poco a poco delle influenze del Manet e del Degas. Il neo-impressionismo, alla sua volta, trova proseliti nel gruppo Scholle di Monaco, p. es. in Leo Putz e in Adolf Munzer. Tra i ...
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Critico d'arte e riformatore sociale (Londra 1819 - Brantwood, Lake District, 1900). La sua formazione è riferita nelle belle pagine autobiografiche di Praeterita (pubbl. tra il 1885 e il 1889; rimasto [...] drawing che ebbe larga diffusione e, per la tecnica della macchia di colore puro su fondo bianco, influenza sul neo-impressionismo (parte del saggio fu introdotto nel libro di O. Rood, Modern chromatics, 1879, tradotto in francese nel 1881, Théorie ...
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Pittore tedesco (Aschaffenburg 1880 - Davos 1938). Con E. Heckel e K. Schmidt-Rottluff formò (1905) il gruppo Die Brücke; fu (1911) a Berlino, poi (1916) a Davos fino alla morte, avvenuta per suicidio. [...] i più notevoli esponenti dell'espressionismo tedesco, K. nella sua formazione si ispirò a E. Munch, superando così il neo-impressionismo dei suoi primi quadri. Nel periodo di Dresda e poi a Berlino, la realtà esasperata della vita della città ispirò ...
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MUSICA
Leonardo Pinzauti
Ernesto Assante
Salvatore de Salvo
Salvatore de Salvo
Ermanno Comuzio
(XXIV, p. 124; App. II, II, p. 372; III, II, p. 186; IV, II, p. 541)
Musica classica. - Alla fine degli [...] '' e cresceva il rifiuto dei ''sistemi'' − di nuovi bisogni dichiaratamente ''espressivi'', che hanno fatto parlare di neo-impressionismo e addirittura di neo-romanticismo.
È il caso, per es., dell'italiano L. Ferrero (n. 1951) che si è dedicato ...
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. Termine artistico che traduce il francese plein-air usato dall'impressionismo per indicare gli effetti pittorici nella piena luce solare, diretta o indiretta: ciò che Leonardo chiamava vedere alla campagna. [...] -Manet-Degas), già in Renoir trema la malia dei riflessi. I massimi effetti di luce-colore furono raggiunti dal neo-impressionismo (Monet-Signac), che chiude il ciclo delle ricerche pittoriche nel lume universale. Rientrato dopo quindici secoli nella ...
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NOMELLINI, Plinio
Pittore, nato a Livorno il 6 giugno 1866, vivente a Firenze. Iniziato al disegno e alla pittura da Natale Betti, il N. divenne scolaro di Giovanni Fattori, e strinse amicizia con Silvestro [...] un cromatismo liricizzante, in tele di carattere decorativo; pur continuando a trattare scene familiari e motivi di paese d'un neo-impressionismo spesso audacissimo. Nel 1914 il N. vinceva, con La famiglia, il premio Ussi; nel 1920 faceva una mostra ...
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Pittore inglese (Rode, Somerset, 1876 - Londra 1919). Tornato a Londra, dopo alcuni viaggi all'estero, incominciò a interessarsi al neo-impressionismo; aderì al circolo di W. R. Sickert e al gruppo Cumberland [...] Market. Nel 1910 l'esposizione dedicata da R. Fry ai post-impressionisti gli rivelava Cezanne, Gauguin, Matisse, van Gogh; seguiva un viaggio a Parigi al ritorno dal quale, professandosi "neo-realista", costituiva con Ch. Ginner (1878-1954) e S. F. ...
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Pittore ungherese (Budapest 1893 - ivi 1978); è passato per varie esperienze della pittura d'avanguardia: neo-impressionismo, cubismo, futurismo; ha coltivato anche l'incisione (su linoleum), la scenografia [...] (molto notate le sue messinscena futuriste per il teatro moderno (L'asino verde di Budapest), il cartellone e gli affissi ...
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Pittore francese (Melun 1870 - Parigi 1950). Seguì dapprima la corrente del neo-impressionismo, accostandosi poi al violento colorismo dei Fauves. Ritornò quindi a una pittura più sfumata e meditata, non [...] molto dissimile da quella di P. Bonnard ed É. Vuillard ...
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postimpressionismo
s. m. [comp. di post- e impressionismo]. – Movimento artistico nato come reazione al naturalismo degli impressionisti: caratterizzato dalla tendenza a una maggiore essenzialità di forme e colori, sul modello di pittori come...
divisionismo
diviṡionismo s. m. [der. di divisione (dei colori)]. – 1. Tecnica pittorica consistente nell’accostamento di colori puri, stesi sulla tela in pennellate regolari, spesso puntiformi (di qui il sinon. puntinismo), allo scopo di...